Ostra Vetere: Anniversario della morte di padre Angelo API ofm.conv. |
|
|
|
Martedì 26 Settembre 2017 17:42 |
Alle 11,42 del 26 settembre 1997 una forte scossa di terremoto provocò il crollo delle vele della Basilica Superiore di San Francesco di Assisi con la morte di quattro persone. Fra queste padre Angelo Api ofm.conv. di 48 anni, nato e vissuto con la sua numerosa famiglia a Ostra Vetere, che era il Rettore del Seminario dei Postulanti ad Assisi. Insieme a lui, il seminarista polacco Borowec Zdzislaw di 25 anni, giunto da pochi giorni al Sacro Convento di Assisi, e due tecnici della Soprintendenza ai Beni Culturali dell’Umbria, Claudio Bugiantella di 45 anni e Bruno Brunacci di 41 anni, che persero la vita all’interno della Basilica Superiore di San Francesco per il crollo del tetto. Il sisma provocò il crollo di tre vele del soffitto, con 180 metri quadrati di affreschi, compresi il San Matteo dipinto da Cimabue e il San Girolamo attribuito a Giotto giovane, sbriciolati in 300.000 frammenti. Al momento della scossa era infatti in corso un
|
Ostra Vetere: Anniversario della morte del priore don Augusto Manoni |
|
|
|
Domenica 17 Settembre 2017 17:28 |
Ricorre oggi l’anniversario della morte del priore di San Severo don Augusto Manoni. Nato a Ostra il 18 maggio 1880, era stato inviato a svolgere la sua missione sacerdotale ad Arcevia, da dove venne qui trasferito il 5 luglio 1933 a reggere la più antica parrocchia del paese, quella di San Severo Vescovo ravennate la cui prima citazione risale a un diploma imperiale di Ottone III nel 1001, alla cui guida si prodigò apportando consistenti migliorie alla chiesa parrocchiale al Pozzolungo (cfr. Fiorani.A.-Lipani, San Severo dalla cella sul colle Paradiso alla parrocchiale del Pozzolungo, Ostra Vetere (AN), Centro Cultura Popolare, 1995, pp. 252). Il priore Manoni morì a Ostra Vetere il 17 settembre 1962, ormai 82enne. Nella foto scattata, poco prima della sua morte, è ritratto in alto a sinistra, sotto la statua di san Luigi Gonzaga patrono della gioventù, insieme al gruppo di chierichetti della sua parrocchia accompagnati dal cappellano don Attilio Ferretti e dal sagrestano Giuseppe Puerini, detto Tibobi. Il Centro di Cultura Popolare lo
|
Ostra Vetere: Buon anno scolastico |
|
|
|
Venerdì 15 Settembre 2017 17:20 |
Il Centro di Cultura Popolare fa gli auguri per l’inizio del nuovo anno scolastico a tutti voi, ragazzi e ragazze alunni e studenti degli locali istituti scolastici “Ugo Foscolo”, “Padre Angelo Api” e “Luca Lombardi”, e agli studenti che frequentano le scuole in altri Comuni vicini, ma anche ai vostri insegnanti e a tutto il personale non docente giungano i nostri migliori auguri per un anno scolastico sereno e proficuo. Dopo l'interruzione estiva, riprende infatti l'attività scolastica. E' un momento importante non solo per gli studenti che si apprestano a iniziare un
|
Ostra Vetere: Anniversario della nascita del professore Americo Puerini |
|
|
|
Martedì 12 Settembre 2017 16:49 |
Nel giorno anniversario della nascita del professore Americo Puerini, 12 settembre 1920, il Centro di Cultura Popolare sente di dover manifestare un pensiero particolarmente grato a un “montenovese”, vero figlio di questa terra, che non ha voluto dimenticare la sua patria d’origine pur vivendo altrove. E’ questo il fulgido esempio del professore Americo Puerini, nato a “Montenovo” (come ha voluto far scrivere nella sua lapide funeraria), il 12 settembre 1920, struggente poeta e insuperato cantore di questa terra, che qui è tornato per l’ultima dimora,
|
Ostra Vetere: Anniversario della morte del sindaco Antonio Sampaolesi |
|
|
|
Lunedì 11 Settembre 2017 16:51 |
Ricorre oggi l’anniversario della morte del primo sindaco di Ostra Vetere, eletto a suffragio universale nell’immediato dopoguerra, Antonio Sampaolesi, gestore dell’agenzia locale del Consorzio Agrario. Amministrò il Comune nel quinquennio 1946-51, negli anni della ricostruzione dopo le terribili devastazioni provocate dal passaggio del fronte di guerra che produsse tanti lutti e danni materiali, cui si dovette rimediare con il concorde impegno di tutti, come dimostra la foto allegata, che ritrae il
|
Ostra Vetere: Anniversario della morte del priore don Giovanni Montesi |
|
|
|
Venerdì 25 Agosto 2017 17:50 |
Priore parroco della millenaria parrocchia di San Severo Vescovo, don Giovanni Montesi morì il 25 agosto 1982 mentre stava celebrando la Santa Messa mattutina, accasciandosi sull’altare dopo venti anni di servizio sacerdotale alla comunità locale. Nato a Morro d’Alba il 16 maggio 1904, dopo essere stato parroco della parrocchia di San Ginesio di Arcevia, era stato nominato priore parroco di San Severo di Ostra Vetere, dove giunse il 30 novembre 1962. Si copriva sempre con abiti invernali da quanto era freddoloso e portava sempre un mantello, come ritratto nella foto, il secondo da destra. Bonario
|
Ostra Vetere: Anniversario della Liberazione di Ostra Vetere con l’ingresso dei bersaglieri il 4 agosto 1944 |
|
|
|
Venerdì 04 Agosto 2017 17:56 |
La mattina del 4 agosto 1944 un plotone di bersaglieri italiani del Reggimento Bersaglieri, operante agli ordini del C.I.L. Corpo Italiano di Liberazione, al comando del sottotenente romano Raoul Melchiorri entrarono per primi in Ostra Vetere attraverso la Porta Santa Croce al Borgo Cavour. La popolazione accolse festante i liberatori, dopo mesi di dure privazioni e distruzioni. L’anno successivo l’amministrazione comunale decise di cambiare il nome alla porta, denominandola “Porta IV Agosto” e facendo apporre sullo stipite la seguente lapide: ”Da questa porta il giorno IV agosto MCMXLIV all’avanguardia delle truppe alleate apparvero liberatori al popolo di Ostra Vetere primi i già liberi fratelli italiani. Nel primo anniversario del fausto avvenimento autorità e popolo per riconoscenza a quei prodi e per ricordo ai posteri questo marmo solennemente posero”. Il Centro di Cultura Popolare rammenta, a tanti anni di distanza da quello storico evento, la pagina gloriosa che vide schiudersi al paese un lungo periodo di pace, libertà e lavoro per tutti.
|
Ostra Vetere: Anniversario della Ricognizione del sottotenente Nazzareno Pancotti il 3 agosto 1944 |
|
|
|
Giovedì 03 Agosto 2017 17:29 |
Durante la seconda guerra mondiale, nella lenta e devastante ritirata delle truppe tedesche di fronte all’avanzata degli eserciti alleanti, tra la fine di luglio e i primi giorni di agosto del 1944 anche il territorio di Ostra Vetere venne interessato dalle operazioni belliche. Le ultime formazioni tedesche avevano lasciato a presidio del centro abitato un unico cannoncino che, spostandosi continuamente in varie posizioni del paese e sparando proiettili in direzione Vaccarile-Belvedere, avevano fornito pretesto agli
|
Ostra: Una ricerca storica di Barchiesi sui Brunacci di Montenovo |
|
|
|
Martedì 25 Luglio 2017 17:07 |
La storiografia di Ostra, come anche quella di Ostra Vetere, si arricchisce di una nuova ricerca storica. E' quella che lo storico ostrense Giancarlo Barchiesi dedica alla nobile famiglia montenovese dei Brunacci, inserita nella sua recente opera sui 500 montalboddesi illustri poichè la moglie del cavaliere Antonio Brunacci era una Claudi, Diana, per l'appunto montalboddese. Ecco quanto Barchiesi scrive in alcune sue pagine del Dizionario: "La Famiglia Brunacci di Montenovo oggi Ostra Vetere: Brunacci Antonio (19/01/1598-1684). Figlio del Cav. Antonio Brunacci maiore, studiò legge e si laureò in ambo i diritti. Portò a termine i lavori del Convento di Santa Croce a Montenovo iniziati dal padre. Compose tre libri dal titolo l’Economia Privata e pensiamo di non sbagliare se attribuiamo a questo Antonio i due manoscritti conservati presso la biblioteca di Ostra. Brunacci Francesco (19/09/1640 – 06/11/1703). L'Astronomo Francesco Brunacci nacque a Montenovo il 19 settembre 1640, fratello di Gaudenzio e di don Pietro Paolo (lo storico Montenovese che ci ha lasciato il manoscritto contenente la Historia d'Ostra e Montenovo), e figlio del cavaliere Antonio e della Montalboddese Diana Claudi. Condotti i primissimi studi nella patria di origine, li proseguì dal 1657 al 1662 in Macerata, laureandosi in diritto civile e canonico. Trasferitosi in Roma, esercitò la professione forense fino a ottenere la carica di Consultore dei Riti, essendo stato scelto, in precedenza, diverse volte per dirimere controversie tra i più ragguardevoli personaggi del tempo. Fu uditore di diversi alti prelati e apprezzato sopra tutti dal Cardinal Vettori per le sue conoscenze giuridiche, filosofiche e matematiche. Fu aggregato all'accademia fisico-matematica di Mons. Ciampini con il nome di Icasto Nonacrino. Collaborò alla redazione del Giornale dei Letterati, che si pubblicava a Roma, dall'anno 1675 al 1679. Nell'anno 1699 fu Luogotenente dell'Arcivescovo di Fermo, mons. Cellese. Si sposò di mala voglia, costrettovi dalla prematura morte del fratello Gaudenzio, per non lasciare estinguere il suo nome, ma non ebbe figli. L'Arcadia, in due opere, pubblicò un panegirico in sua lode (Notizie istoriche degli Arcadi morti, III, p. 46 e Vite degli Arcadi illustri, II, p. 216). Aggiungiamo anche che nella ristampa della Coelestis Philosophia del 1675, Francesco Brunacci e Francesco Maria Onorati propongono un metodo di calcolo astronomico successivo a quello adottato da Placido Titi e da Adriano Negusanzio che mantiene la stessa struttura del calcolo del Placido, ma viene svolto interamente sull'equatore, operando con l'ascensione obliqua e miste dei luminari, in modo da ottenere l'ascensione mista della sorte. Sulle argomentazioni teoriche e le modalità del calcolo, si segnala per l'estremo interesse ed il carattere di assoluta novità. Scrisse anche "Ad placidianam doctrinam additamenta excerpta: ex III libro astromicarum rerum praemittendarum: ad futuram astrologiam italicam a Cursino Francobacci et Africano Scirotha Romano / Francesco Brunacci, F. Maria Onorati, Milano: Typographia F. Vigoni, 1675”. Francesco Fiorani
Elenco pubblicazioni:
1 Ad placidianam doctrinam additamenta excerpta: ex III libro astromicarum rerum praemittendarum: ad futuram astrologiam italicam a Cursino Francobacci (= nome di Francesco Brunacci) et Africano Scirotha Romano ( = nome Francesco Maria Onorati) / Francesco Brunacci, F. Maria Onorati, Milano: Typographia F. Vigoni, 1675
2. Osservazione dell’Ecclisse Lunare del dì 25. di Aprile 1679. Anche in tal produzione ebbe il Brunacci a compagno della fatica Marcantonio Cellio.
3. Del Planisferio, o descrizione del Globo celeste, in cui si può osservare la volta del cielo da lui disegnata.
4. Rime, in Serbatoio di Arcadia
Brunacci Gaudenzio (14/10/1631-30/08/1669). Nacque a Monte Nuovo il 14 ott. 1631 da Antonio e Diana Claudi. Verso i dieci anni di età il padre lo inviò ad Ancona per studiare con un rinomato precettore, il padre carmelitano Natali. Qui compì studi letterari e filosofici, recandosi poi nel 1648 a Roma, dove studiò presso la facoltà medica della Sapienza per cinque anni. Compiuta la pratica clinica nell'ospedale di S. Spirito, si laureò in filosofia e medicina il 2 luglio 1653. Non è chiaro se dopo questa data rimase a Roma, dove si trovava anche il fratello Pietro Paolo, o tornò al paese natale. Di propria iniziativa, o perché chiamato da qualche conoscente, attorno al 1660 si recò a Venezia, dove prese a esercitare la professione medica. Strinse subito saldi contatti con i circoli colti della città, come appare dagli scritti che presto iniziò a pubblicare. Nel 1661 apparve a Venezia il romanzo La Sofonisba, o vero le vicende del Fato, in cui il Brunacci seguiva il modello, allora usuale, del romanzo a sfondo morale di cui era principale esponente nel Veneto il Loredano. Questa filiazione culturale è avvalorata dalla Vita di Giovan Francesco Loredano, senatore veneto, che il Brunacci pubblicò l'anno successivo a Venezia. Nella produzione del Brunacci gli interessi scientifici e storici si uniscono strettamente con quelli letterari. Già nel 1661 pubblicò, sempre a Venezia, il De Cina Cina, seu pulvere ad febres, syntagma physiologicum, che dibatteva il problema, allora assai vivo e discusso anche dal Redi, dell'utilità terapeutica del chinino. Nel 1665 intervenne nella discussione sulla cometa apparsa l'anno precedente, con lo scritto De pseudo stella, seu Cometa... disquisitio astrologica e con il Discorso apologetico sopra la Cometa, apparsa nel mese di aprile l'anno corrente 1665. Di quello stesso anno è un'altra operetta apparsa a Lione, La sferza de gl’alchimisti. Nei quattro capitoli che la compongono il Brunacci tenta di mostrare su basi storiche e teoriche (aderendo alle posizioni dei paracelsiani) l'inconsistenza delle pratiche e degli scritti alchimistici. L'attività storica, iniziata già nel 1662 con la pubblicazione a Venezia di Scipione Affricano il Maggiore, cui farà seguito nel 1665 una Vita di S.Gaudenzio martire, vescovo di Rimini, comprende alcuni dei numerosi scritti inediti. Il corpo dei manoscritti del Brunacci, rimasti ai padri minori di Monte Nuovo che li conservavano ancora alla fine del Settecento, comprendeva infatti, oltre a varie opere scientifiche quali il Theatrum magnum
|
Ostra: Barchiesi pubblica un libro con 500 monografie di montalboddesi famosi |
|
|
|
Lunedì 24 Luglio 2017 20:35 |
Importante iniziativa editoriale della Libreria Editrice Barchiesi di Ostra. Lo storico Giancarlo Barchiesi ha infatti scritto ed editato un suo nuovo volume dedicato a ben 500 personaggi locali di oggi e di ieri e l’interessante volume è ora in distribuzione. Così scrive Giancarlo Barchiesi nella premessa: “Il tentativo di raggruppare in forma di Dizionario i Personaggi
|
Ostra: Scompare a 89 anni una colonna ostrense, il giornalaio Aldo Barchiesi |
|
|
|
Domenica 23 Luglio 2017 18:21 |
Il Centro di Cultura Popolare di Ostra Vetere si unisce al cordoglio dei familiari per la scomparsa di una autentica colonna ostrense, il "giornalaio" Aldo Barchiesi, una figura tipica, unica, insostituibile di Ostra, ma anche nel Senigalliese. Aldo, "il giornalaio" per antonomasia, era molto conosciuto e stimato. Si è spento nella mattina di sabato 22 luglio all’età di 89 anni dopo una lunga malattia. Aveva iniziato la sua attività giovanissimo, ad appena 11 anni, nel lontano 1939. Da allora ha continuato la sua florida attività, gestita insieme alla moglie Lidia per tantissimi anni, della rivendita di giornali e cartolibreria-giocattoli nella piazza principale della città. Per questo, dopo un quarto di secolo, era stato insignito del titolo di Cavaliere al merito del lavoro nel 1962 dalla Camera di Commercio di Ancona. Negli ultimi decenni è stato affiancato dai figli Giancarlo e Paolo, che proseguono oggi la sua attività con il medesimo
|
Ostra Vetere: Semo gente de còre. Grazie Giacomo |
|
|
|
Martedì 18 Luglio 2017 19:00 |
La lingua madre è, per ciascuno, quella che si è appresi da piccoli dalla madre, è la lingua quotidiana, quella tramandata da generazioni, da madre in madre. Un linguaggio familiare, dialettale. Il dialetto non è mai banale o, peggio, rozzo, come vorrebbe certa cultura supponente e imperversante. Nel dialetto è nascosto un patrimonio di conoscenze e di sapere antico, fondato, è vero, sulla quotidianità dimessa, ma su una lunga, anzi lunghissima maturazione lungo la vita e le vite di generazioni e generazioni. Il dialetto è la lingua della saggezza antica. E anche della sapienza e della conoscenza antica. Non ci pensiamo a sufficienza, ma il dialetto nasconde, fra le sue pieghe, verità nascoste che troppo pochi si sono impegnati a scavare, ad approfondire, a conoscere davvero. Bisognerebbe farlo. E a farlo in tanti. Questo Centro di Cultura Popolare ha raccolto migliaia di lemmi dialettali e tantissimi modi di dire consegnatici dalla tradizione orale. E lo ha fatto nel corso, ormai, di ben cinquant’anni dal 1968, nella convinzione
|
|
|