a MONTENOVO i fatti nostri del 28 gennaio |
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Sabato 28 Gennaio 2023 00:00 |
1824 - Il burattinaio veronese Federico Nardi chiede l’uso del Teatro e la sera stessa rappresentò “Le disgrazie di Truffaldino” con balli. Con le ridicole marionette gli spettatori trascorsero qualche serata, invece di stare davanti al fuoco. (Alberto Fiorani, Teatro e Teatranti a Montenovo, testo 011, 1983, p. 75).
1827 - Dopo il litigio del giorno prima fra due “primedonne”, alle prove fu scelta la Cioè, con gran scorno della Ricci. Prezzi di ingresso: possidenti baj. 5, artieri e altri baj. 2½, forestieri baj. 7½. Agli abbonati si promettono 15 Recite, eccettuate le serate di beneficio, ma i pronostici sono negativi, poiché gli spettatori non vogliono abbonarsi. (Alberto Fiorani, Teatro e Teatranti a
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Accadde nel Mondo il 28 gennaio |
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Sabato 28 Gennaio 2023 00:00 |
Il 28 gennaio è il 28º giorno del calendario gregoriano. Mancano 337 giorni alla fine dell'anno (338 negli anni bisestili).
Eventi
1077 - Dopo l'Umiliazione di Canossa l'imperatore Enrico IV è ricevuto da Papa Gregorio VII
1505 - Brucia il Fondaco dei Tedeschi a Venezia
1521 - Inizia la Dieta di Worms, durerà fino al 25 maggio
1547 - Edoardo VI diventa re d'Inghilterra
1573 - Vengono firmati gli articoli della Confederazione di Varsavia, che sanciscono la libertà religiosa in Polonia
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Santo del giorno 28 gennaio: San Tommaso d'Aquino sacerdote e dottore della Chiesa |
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Sabato 28 Gennaio 2023 00:00 |
Tommaso, nacque all’incirca nel 1225 nel castello di Roccasecca (Frosinone) nel Basso Lazio, che faceva parte del feudo dei conti d’Aquino; il padre Landolfo, era di origine longobarda e vedovo con tre figli, aveva sposato in seconde nozze Teodora, napoletana di origine normanna; dalla loro unione nacquero nove figli, quattro maschi e cinque femmine, dei quali Tommaso era l’ultimo dei maschi. Secondo il costume dell’epoca, il bimbo a cinque anni, fu mandato come “oblato” nell’Abbazia di Montecassino; l’oblatura non contemplava che il ragazzo, giunto alla maggiore età, diventasse necessariamente un monaco, ma era semplicemente una preparazione, che rendeva i candidati idonei a tale scelta. Verso i 14 anni, Tommaso che si trovava molto bene nell’abbazia, fu costretto a lasciarla, perché nel 1239 fu occupata militarmente dall’imperatore Federico II, allora in contrasto con il papa Gregorio IX, e che mandò via tutti i monaci, tranne otto di origine locale, riducendone così la funzionalità; l’abate accompagnò personalmente l’adolescente Tommaso dai genitori,
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Ostra Vetere - Anniversario della proclamazione di Traiano a imperatore romano il 27 gennaio 98 d.C. |
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Venerdì 27 Gennaio 2023 19:22 |
Marco Ulpio Nerva Traiano (Italica, 18 settembre 53 – Selinunte in Cilicia, 8 agosto 117) imperatore romano regnante dal 98 al 117 d.C., nacque nella città romana spagnola di Italica (odierna Santiponce, non lontano dall'attuale Siviglia) fondata e abitata da coloni italici nel 206 a.C. da un insieme di veterani (legionari romani e alleati italici) feriti o malati dell'esercito di Scipione Africano, nella Hispania Baetica (attuale Andalusia, Spagna). Il ramo traianeo della Gens Ulpia proveniva dall'Umbria, in particolare da Todi. Suo padre Marcus Ulpius Traianus, anche lui nato nella città di Italica in Hispania, era senatore, e quindi Traiano apparteneva a una famiglia senatoria. Nell'88 ottenne il comando come legatus legionis della legio VII Gemina, che era posizionata nel nord della Spagna. E mentre era al comando della legione spagnola, Domiziano gli ordinò durante l'inverno dell'88/89 di sopprimere la ribellione di Lucio Antonio Saturnino a Mogontiacum (Magonza), nella Germania Superiore. Ma la rivolta di Saturnino fu repressa nel sangue da Aulo Bucio Lappio Massimo prima che Traiano potesse intervenire. Per ricompensarlo della sua fedeltà Domiziano lo fece console con Manio Acilio Glabrione nel 91. Valente militare e popolare comandante, venne adottato
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a MONTENOVO i fatti nostri del 27 gennaio |
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Venerdì 27 Gennaio 2023 00:00 |
1302 - Per la partecipazione alla vita politica fiorentina, l’iscrizione all’arte degli Speziali e lo schieramento con i “guelfi bianchi”, Dante Alighieri viene condannato al confino per 2 anni, perdita di pubblici uffici e multa che rifiuta di pagare. (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/accadde-oggi/5227-nel-mondo-i-fatti-storici-del-27-gennaio-da-wwwaccaddeoggiit-).
1822 - Commedia “Boemondo” e “Le parentele” al Teatro Concordia, ma quest'anno tutte sono riuscite pessimamente. (Alberto Fiorani, Teatro e Teatranti a Montenovo, testo 011, 1983, pp. 70-71).
1827 - Circa un’ora di notte sono giunti altri due professori da Fano, Giuseppe Nini primo
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Accadde nel Mondo il 27 gennaio |
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Venerdì 27 Gennaio 2023 00:00 |
Il 27 gennaio è il 27º giorno del Calendario Gregoriano, mancano 338 giorni alla fine dell'anno (339 negli anni bisestili).
Eventi
98 - Marco Ulpio Traiano diviene Imperatore romano
1077 - Enrico IV si umilia a Canossa chiedendo la revoca della scomunica al papa Gregorio VII
1186 - Costanza d'Altavilla sposa a Milano Enrico VI di Svevia figlio dell'imperatore Federico Barbarossa
1302 - La città di Firenze condanna Dante
1512 - Vengono promulgate le Leggi di Burgos per regolamentare il trattamento dei popoli
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Santo del giorno 27 gennaio: Beato Giorgio Matulaitis (o Matulewicz) arcivescovo |
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Venerdì 27 Gennaio 2023 00:00 |
Giorgio Matulaitis nacque nel villaggio lituano di Lugine il 13 aprile 1871, ultimo degli otto figli di Andrea e Orsola Matulaitis. A dieci anni era già orfano di entrambi i genitori ed ebbe come tutore il fratello maggiore Giovanni, il quale dopo gli studi elementari lo pose ai lavori di campagna. A 18 anni nel 1889 seguì il cognato Giovanni Matulewicz in Polonia, dove cambiò il cognome da Matulaitis in Matulewicz. Compì gli studi superiori nel seminario di Kielce e poi in quello di Varsavia, perfezionandosi poi all’Accademia Romana Cattolica di Pietroburgo, dove fu ordinato sacerdote il 20 novembre 1898. Nel giugno 1899 divenne Maestro in Teologia, a dicembre si iscrisse all’Università di Friburgo in Svizzera, dove nel 1903 ottenne la laurea in Teologia, con una brillante tesi sul tema “Doctrina Russorum de statu iustitiae originalis”, che fu poi pubblicata a Cracovia. Dal 1902 al 1904 tenne la cattedra di Lettere latine e Diritto Canonico nel Seminario di Kielce. Nel 1904 si manifestò il male della tubercolosi, che lo costrinse a farsi ricoverare all’Ospedale dei
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Ostra Vetere: Mensilario della nascita a Jesi il 26 dicembre 1194 dell’imperatore Federico II che voleva sottomettere Montenovo |
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Giovedì 26 Gennaio 2023 19:24 |
Federico Ruggero di Hohenstaufen nacque a Jesi (AN) il 26 dicembre 1194, è stato re di Sicilia con il titolo di Federico I dal 1198 al 1250, duca di Svevia con il titolo di Federico VII dal 1212 al 1216, re dei Romani dal 1212 e poi imperatore del Sacro Romano Impero con il titolo di Federico II, eletto nel 1211, incoronato dapprima ad Aquisgrana nel 1215 e, successivamente, a Roma dal papa nel 1220 e re di Gerusalemme dal 1225 per matrimonio, autoincoronatosi nella stessa Gerusalemme nel 1229. Apparteneva alla nobile famiglia sveva degli Hohenstaufen. Discendeva per parte di madre dai normanni di Altavilla (Hauteville in francese), conquistatori di Sicilia e fondatori del regno di Sicilia. Conosciuto con l'appellativo di stupor mundi ("meraviglia o stupore del mondo"), Federico II era dotato di una personalità poliedrica e affascinante che, fin dalla sua epoca, ha polarizzato l'attenzione degli storici e del popolo, producendo anche una lunga serie di miti e leggende popolari, nel bene e nel male. Il suo mito finì per confondersi con quello del nonno paterno, Federico Barbarossa. Il carisma di Federico II è stato tale che, all'indomani della sua morte avvenuta a Fiorentino di Puglia (Torremaggiore) il 13 dicembre 1250, il figlio Manfredi, futuro re di Sicilia, in una lettera indirizzata al fratello Corrado IV, lo citava così: "Il sole del mondo si è addormentato, lui che brillava sui popoli, il sole dei giusti, l'asilo della pace". Questo il comprensibile elogio filiale. E tale il comprensibile elogio sia della città natale, Jesi in provincia di Ancona nelle Marche, dove era fortunosamente nato sotto una tenda nella piazza a lui ora dedicata, e che gli dedicò anche una statua di bronzo e un Museo a lui intitolato, come pure della città dove morì il 13 dicembre 1250 a Fiorentino di Puglia (Torremaggiore). Eppure tali giubilazioni non sono unanimi e generalizzate. Infatti non facciamo altrettanto noi di Montenovo (Ostra Vetere), per i motivi ampiamente illustrati in uno dei volumi della nostra collana di testi, il n. 7 di Alberto Fiorani e p. Rolando Maffoli o.f.m., Il processo del 1252 per l'incastellamento di alcune famiglie barbaresi a Montenovo, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 1981, pp. 64, che così ci informa, alle pagine 15-18: “Nella Marca d’Ancona la fine del XII secolo vede l'affermarsi dei liberi Comuni stretti in una lega, capeggiata da Ancona ed Osimo, e sostenuta dal pontefice Innocenzo III, lega che costringe l'ultimo marchese imperiale Marqualdo d'Anweiler a fuggire in Sicilia. La morte dell'imperatore Enrico VI e la minore età di Federico II, privando dell'appoggio militare le signorie locali, accelerano il processo di proliferazione delle nuove realtà comunali. La progressiva affrancazione delle popolazioni della nostra zona (V. VILLANI, Nascita di un Comune - Serra de' Conti nel Comitato di Senigallia (sec. X-XIII) - Comune di Serra de' Conti, Biblioteca Comunale 1980 - p. 90) vede prima il fiorire dell'autonomia locale dei Comuni di Monte Bodio (oggi Ostra), di Rocca Contrada (oggi Arcevia) ai quali si aggiungono poi i Comuni di Corinaldo e di Montenovo (oggi Ostra Vetere) che troviamo già organizzati e riconosciuti nel 1230, mentre a questa data non compaiono ancora i Comuni di Serra e di Barbara, probabilmente perchè ruotano ancora nell’orbita delle rispettive signorie feudali. Più precisamente la "villa di Barbara" dipende dalla Abbazia di Sitria, il cui dominio si conserva ancora solido nei decenni
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a MONTENOVO i fatti nostri del 26 gennaio |
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Giovedì 26 Gennaio 2023 00:00 |
1500 - L’ex comandante della “Nina” di Cristoforo Colombo, Vincent Yanez Pinzon, scopre il Brasile. (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/accadde-oggi/5210-nel-mondo-i-fatti-storici-del-26-gennaio-da-wwwaccaddeoggiit-).
1834 – In scena al Teatro Concordia “La famiglia Uberti, o sia li Bianchi, e Neri” che ottenne molto consenso, anche dai “forastieri” presenti. (Alberto Fiorani, Teatro e Teatranti a Montenovo, testo 011, 1983, p. 98).
1835 - Pubblicato il “Bando delle Maschere” che permette mascherate nei soli giorni di lunedì, giovedì e sabato di ogni settimana fino all’ultimo del 3 marzo. Mai c’era stata una tale
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Accadde nel Mondo il 26 gennaio |
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Giovedì 26 Gennaio 2023 00:00 |
Il 26 gennaio è il 26º giorno del calendario gregoriano, mancano 339 giorni alla fine dell'anno (340 negli anni bisestili).
Eventi
1160 - Crema si arrende a Federico Barbarossa
1340 - Re Edoardo III d'Inghilterra è incoronato Re di Francia
1500 - Vicente Yáñez Pinzón diventa il primo europeo a scoprire il Brasile
1531 - Lisbona è colpita da un terremoto e dal successivo maremoto, migliaia di vittime
1564 - Il Concilio di Trento pubblica le sue conclusioni nel Catechismo Tridentino, stabilendo una distinzione tra cattolicesimo e
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Santo del giorno 26 gennaio: Santi Timoteo e Tito vescovi |
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Giovedì 26 Gennaio 2023 00:00 |
Il 26 di gennaio la Chiesa celebra la memoria liturgica di san Timoteo vescovo, di padre pagano e di madre ebreo-cristiana, Eunice discepolo e collaboratore di san Paolo e da lui preposto alla comunità ecclesiale di Efeso, e san Tito vescovo, anch’egli compagno di san Paolo nell’attività missionaria, fu posto alla guida della Chiesa di Creta. I due discepoli sono destinatari di tre lettere ‘pastorali’ dell’apostolo, che fanno intravedere i primi lineamenti dei ministeri nella Chiesa. I due santi sono frutto prezioso della predicazione e dell'opera del grande apostolo delle genti. Paolo li ha convertiti, se li è allevati con amore cristiano e paterno e ne ha fatto dei fari luminosi e delle guide per l'umanità. Paolo incontra il giovane Timoteo per la prima volta a
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Ostra Vetere: Riportate in Italia dagli Usa 60 opere trafugate. E il Traiano quando? |
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Mercoledì 25 Gennaio 2023 19:12 |
Grande operazione contro i trafficanti: riportate in Italia dagli Stati Uniti 60 opere trafugate che valgono 20 milioni di euro. I magistrati italiani e statunitensi hanno seguito le tracce dei reperti, frutto di scavi clandestini o veri e propri furti, immessi nel mercato antiquario internazionale da ricettatori e mercanti d'arte. Come l'affresco pompeiano proveniente da scavi clandestini in area vesuviana: un 'Ercole fanciullo con serpente, risalente al I secolo d.C., commercializzato da un trafficante internazionale e poi acquistato da un collezionista statunitense. O il particolarissimo busto di bronzo maschile, risalente tra la fine del I secolo a.C. e il I secolo d.C., a cui restano ancora tracce materiche usate per la resa degli occhi, finito negli Stati Uniti tramite un commerciante svizzero che lo vendette a un collezionista della contea di New York. Stesso percorso seguito dalla coppa kylix a fondo bianco risalente al V secolo a.C., contrabbandata in Svizzera attraverso un ricettatore internazionale e poi acquistata da una nota istituzione museale newyorkese nel 1979. Come la storia della “nostra” statua dell’imperatore Traiano trovata alle Muracce e trafugata, poi finita in Svizzera a Ginevra. La notizia odierna conferma la giusta inversione di tendenza che avevamo annunciato con il nostro comunicato intitolato “Anniversario della restituzione all'Italia della mummia del Similaun il 16 gennaio 1998. Quando a noi la statua dell’imperatore Traiano?” del 16 gennaio 2023 (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/69209-ostra-vetere-anniversario-della-restituzione-allitalia-della-mummia-del-similaun-il-16-gennaio-1998-quando-a-noi-la-statua-dellimperatore-traiano), ricordando quando finalmente uno Stato straniero, l’Austria, riparava a un danno culturale insopportabile, restituendo il reperto al proprio luogo di origine al Museo di Bolzano. In questi ultimi anni abbiamo dato notizia di tante iniziative, internazionali e nazionali, di rivendicazione dei reperti archeologici trafugati e di cui si chiede ormai con insistenza la giusta e doverosa restituzione. Esattamente ciò che stiamo facendo noi a proposito della "nostra" statua originale dell'imperatore Traiano trafugata dalle Muracce e finita al Museo di Ginevra, come dai seguenti nostri comunicati: “In attesa che si
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