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Home Centro Cultura Popolare Comunicati Lucera (FG): Lavori di restauro della tela "LA DEPOSIZIONE"
Lucera (FG): Lavori di restauro della tela "LA DEPOSIZIONE" PDF Stampa E-mail
Venerdì 10 Marzo 2017 16:46

Lucera FG Lavori di restauro della tela LA DEPOSIZIONECi scrive la Reale Arciconfraternita di “Santa Croce – Santissima Trinità – Beata Vergine Maria Addolorata” di Lucera in provincia di Foggia, con preghiera di dare la massima diffusione all’evento, per inviarci il manifesto ufficiale di invito alla cerimonia di presentazione dei lavori di restauro della tela “La Deposizione” che si terrà il prossimo martedì 21 marzo 2017 alle ore 19,15 presso la Cappella dell’Addolorata della Basilica di San Francesco di Lucera. Interverranno Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Giuseppe Giuliano Vescovo della Diocesi di Lucera-Troia, Padre Eugenio Galignano Rettore della Basilica di San Francesco, Monsignor Luigi Tommasone Direttore dell’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Lucera-Troia, il Professore Saverio Russo Presidente della Fondazione Banca del Monte "Domenico Siniscalco Ceci" di Foggia, la Dottoressa Antonella Simonetti Storica dell'Arte della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, il Geometra Arturo Monaco Priore dell’Arciconfraternita della Santa Croce di Lucera e la Restauratrice Francesca Inglese. L’evento è patrocinato dall’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Lucera-Troia, dalla Fondazione Banca del Monte "Domenico Siniscalco Ceci" di Foggia e dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia. Accogliamo ben volentieri l’invito a dare la massima diffusione all’evento per tre motivi: per la cinquantennale vicinanza e promozione dell’associazionismo confraternitale, per i legami plurisecolari con Lucera e per il fatto che anche a Ostra Vetere esiste una omonima chiesa dedicata alla Santa Croce che non è Basilica dedicata a San Francesco come a Lucera, bensì Santuario Diocesano dedicato a San Pasquale Baylon dell’Ordine di San Francesco. Ma è soprattutto sul legame plurisecolare che risale a quasi ottocento anni fa, che ci induce a valorizzare l’evento, che coinvolge, oltre al mondo delle Confraternite, anche l’associazione culturale lucerese “Stupor Mundi” dedicata all’imperatore ghibellino Federico II. Era proprio il 1240 quando le armate imperiali teutoniche e saracene di Federico II, composto da tedeschi e saraceni mussulmani di stanza a Lucera, invasero le nostre contrade con intenzioni bellicose per soffocare lo spirito autonomistico delle libertà municipali da poco conquistate a Montenovo, l’odierna Ostra Vetere, e assalirono la villa di Barbara, possesso feudale dell’Abate di Sitria. I profughi barbaresi dovettero scappare e vennero a chiedere aiuto al libero Comune di Montenovo.  Anche i frati di San Francesco al Cerretano (presso la Selva di Brancasecca) dovettero abbandonare l’insediamento e venire a insediarsi al Mercatale, poco fuori di Porta Santa Caterina. Contro la violenza degli invasori imperiali e ghibellini, i liberi montenovesi difesero le libertà municipali e seppero opporsi decisamente alle imposizioni dell’uomo più potente del mondo di allora, quel Federico II che avrà certamente stupito il mondo intero, ma non mise affatto paura ai nostri antenati. Che infatti gli resistettero, offrendo protezioni militare e libertà ai servi feudali delle comunità circonvicine, profughe e in fuga. Gli atti di castellanìa, giurati dai nuovi immigrati giunti allora a Montenovo e qui insediati da uomini liberi, sono stati raccolti in una lunghissima pergamena redatta nell’arco di dodici anni, fino al 1252, e che ancora si conserva nell’Archivio Comunale di Montenovo-Ostra Vetere: glorioso e più importante cimelio di storia patria. Una storia muta, sì, ma più che eloquente prova dell’indomito spirito di libertà che animò i nostri compaesani quasi ottocento anni fa, che seppero dire NO all’imperatore Federico II e che ancora anima e difende la libertà municipale dopo cosittanti secoli. I monte novesi, infatti, rivendicarono poi, di fronte al Giudice del Presidato delle Alte Marche, la propria “autonomia comunale” in opposizione al potere imperiale. Ciò grazie al sindaco Bruno e agli altri 58 eroi montenovesi che giurarono le loro deposizioni “non per amore, né per odio, ma solo per la ricerca della verità” in difesa delle famiglie barbaresi rifugiate. A quelle pagine gloriose di storia locale il Centro di Cultura Popolare ha dedicato ben quattro volumi della sua collezione di testi:

- il numero 7 di Alberto Fiorani, p. Rolando Maffoli o.f.m., Il processo del 1252 per l'incastellamento di alcune famiglie barbaresi a Montenovo, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 1981, pp. 64,

- il numero 53 di Fabrizio Lipani, San Francesco al Mercatale di Montenovo, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 1999, pp. 80,

- il numero 54 di Alberto Fiorani e Fabrizio Lipani, I Palazzi Comunali di Montenovo, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 1999, pp. 116;

- il numero 72 di Renzo Fiorani, Il grande esodo: Barbara fra guelfi e ghibellini, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 2003, pp. 144, e

- il numero 242 di Chiara Fiorani, Ordine pubblico e pubblica sicurezza a Montenovo-Ostra Vetere, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 2015, pp. 80.

Lo stesso Centro di Cultura Popolare ha dedicato all’argomento anche alcuni comunicati:

- Venerdì 06 Novembre 2015 “Ostra Vetere: Clamorose scoperte di antiche sepolture all’Ortaccio di San Francesco” (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/29758-ostra-vetere-clamorose-scoperte-di-antiche-sepolture-allortaccio-di-san-francesco),

- Venerdì 04 Dicembre 2015 “Ostra Vetere: Il discorso del Presidente del Centro di Cultura Popolare al termine della visita del Prefetto” (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/premio-s-giovannino/30174-ostra-vetere-il-discorso-del-presidente-del-centro-di-cultura-popolare-al-termine-della-visita-del-prefetto),

- Lunedì 18 Aprile 2016 “Jesi: Quando Montenovo disse NO allo scomunicato imperatore ghibellino Federico II” (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/32215-jesi-quando-montenovo-disse-no-allo-scomunicato-imperatore-ghibellino-federico-ii-).

Oltre all’associazione culturale, anche l'associazione di cittadinanza attiva “montenovonostro” ha dedicato alcuni articoli a quelle vicende:

- Mercoledì 02 Settembre 2015 “Ostra Vetere: I pilastri della terra, della nostra terra” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/28784-ostra-vetere-i-pilastri-della-terra-della-nostra-terra-),

- Lunedì 07 Dicembre 2015 “Ostra Vetere: Questo è un impegno di tutti e un dovere per tutti” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/30222-ostra-vetere-questo-e-un-impegno-di-tutti-e-un-dovere-per-tutti),

- Sabato 30 Gennaio 2016 “Ostra Vetere: Antica terra delle libertà, grande madre delle civiltà” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/31034-ostra-vetere-antica-terra-delle-liberta-grande-madre-delle-civilta),

- Mercoledì 20 Aprile 2016 “Ostra Vetere: L’imperatore ghibellino Federico II e il deformatore fiorentino Matteo I” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/32249-ostra-vetere-limperatore-ghibellino-federico-ii-e-il-deformatore-fiorentino-matteo-i),

- Lunedì 25 Aprile 2016 “Ostra Vetere: Nella Festa della Libertà rendiamo onore ai 59 resistenti di Montenovo del 1240” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/32324-ostra-vetere-nella-festa-della-liberta-rendiamo-onore-ai-59-resistenti-di-montenovo-del-1240-),

- Lunedì 06 Giugno 2016 “Sirolo: Il sindaco Moreno Misiti relatore al convegno sui piccoli Comuni” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/32952-sirolo-il-sindaco-moreno-misiti-relatore-al-convegno-sui-piccoli-comuni),

- Giovedì 11 Agosto 2016 “Ostra Vetere: Né di Venere né di Marte …” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/33944-ostra-vetere-ne-di-venere-ne-di-marte-).

Tutto ciò a dimostrazione di quanto l’argomento riguardante l’identità civile, sociale, culturale e storica della comunità locale si intersechi con Federico II e la Lucera dei suoi saraceni mussulmani. Passati i secoli, la dolorosa contrapposizione quasi millenaria di allora è stata superata dalla recuperata unità religiosa che accomunano ormai indissolubilmente Ostra Vetere e Lucera e giustifica la bene accolta richiesta di dare la massima diffusione al restauro della preziosa tela dell’Addolorata per la Cappella della Basilica di San Francesco, promossa dalla Reale Arciconfraternita di “Santa Croce – Santissima Trinità – Beata Vergine Maria Addolorata” di Lucera.

da Centro Cultura Popolare

 

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