Ostra Vetere: Mensilario della nascita di padre Rolando Maffoli o.f.m. il 5 gennaio 1931 |
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Venerdì 05 Maggio 2023 19:08 |
Padre Rolando Maffoli o.f.m. nacque a Serra Sant’Abbondio (PU), alle falde del Monte Catria, il 5 gennaio 1931. E’ entrato giovanissimo nell’Ordine dei frati minori di San Francesco, presso cui ha prestato la professione religiosa il 17 settembre 1956, per essere poi ordinato sacerdote il 10 novembre 1957. Poco tempo dopo è giunto a Ostra Vetere nel convento di Santa Croce, dove ha prestato la sua opera per oltre sessanta anni di ministero sacerdotale, più volte con la responsabilità di guardiano del convento, guadagnandosi la stima di tutti. Per questo è stato insignito della cittadinanza onoraria e gli è stato assegnato il “Premio San Giovannino” nell’anno giubilare 2000. E’ stato per lunghi anni custode e poi direttore della biblioteca comunale “Giuseppe Tanfani”, prodigandosi in attività di sostegno scolastico a favore di tanti ragazzi del paese, cui impartiva gratuitamente lezioni di latino. Sue sono alcune pubblicazioni edite dal Centro di Cultura Popolare: 7 - Alberto Fiorani, p. Rolando Maffoli
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Jesi (AN): Anniversario di San Floriano di Lorch martire patrono dell’antico Stato di Jesi dal 4 maggio 1138 |
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Giovedì 04 Maggio 2023 19:21 |
La più antica notizia di lui si trova in un atto di donazione del secolo VIII, con il quale il presbitero Reginolfo offriva a una chiesa alcune possessioni site "in loco nuncupante ad Puoche ubi preciosus martyr Florianus corpore requiescit". Verso la metà dello stesso secolo fu composta una passio, che ricalca quella di sant’Ireneo vescovo di Sirmio, ma che ha delle particolarità proprie; poco dopo il suo nome fu inserito nei codici del Martirologio Geronimiano (seconda redazione della fine del secolo VIII) e nel Martirologio di Lione. Attraverso quindi i martirologi storici la sua festa è accolta anche nel Romano, in cui è ricordata il 4 maggio, data tradizionale della sua morte. Secondo il racconto della passio, Floriano era un veterano dell'esercito romano che viveva a Mantem presso Krems. Avendo saputo che Aquilino,
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a MONTENOVO i fatti nostri del 4 maggio |
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Giovedì 04 Maggio 2023 00:00 |
1822 - Gli obblighi morali dei confratelli delle Confraternite locali non si limitavano soltanto a un controllo della loro vita personale e associativa: anche la moralità pubblica era oggetto delle attenzioni delle Confraternite. Ne fa fede il verbale di congregazione della Venerabile Confraternita del Santissimo Sacramento, nel corso del quale il Vicario Foraneo propose ai confratelli di ripristinare una antica usanza secondo la quale si dovevano estrarre a sorte due di loro al mese affinchè girassero per il paese a reprimere, in qualità di "correttori delle bestemmie", le intemperanze verbali dei concittadini. L'esercizio di tale pratica censoria veniva esteso anche a tutte quelle attività che potevano indurre al vizio e all'ozio e
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Santo del giorno 4 maggio San Floriano di Lorch martire |
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Giovedì 04 Maggio 2023 00:00 |
La più antica notizia di lui si trova in un atto di donazione del secolo VIII, con il quale il presbitero Reginolfo offriva a una chiesa alcune possessioni site "in loco nuncupante ad Puoche ubi preciosus martyr Florianus corpore requiescit". Verso la metà dello stesso secolo fu composta una passio, che ricalca quella di sant’Ireneo vescovo di Sirmio, ma che ha delle particolarità proprie; poco dopo il suo nome fu inserito nei codici del Martirologio Geronimiano (seconda redazione della fine del secolo VIII) e nel Martirologio di Lione. Attraverso quindi i martirologi storici la sua festa è accolta anche nel Romano, in cui è ricordata il 4 maggio, data tradizionale della sua morte. Secondo il racconto della passio, Floriano era un veterano dell'esercito romano che viveva a Mantem presso Krems. Avendo saputo che Aquilino,
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Ostra Vetere: Il 3 maggio Ritrovamento della Santa Croce |
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Mercoledì 03 Maggio 2023 18:13 |
Il 3 maggio si celebra il “Ritrovamento della Santa Croce” sulla quale Gesù fu crocifisso. La reliquia sarebbe stata ritrovata a Gerusalemme nell'anno 327-328 dalla madre dell'imperatore romano Costantino I, Flavia Giulia Elena. La Vera Croce sarebbe stata poi in parte conservata a Gerusalemme, in parte a Costantinopoli e in parte a Roma. La reliquia di Gerusalemme vi rimase fino al 1187, quando se ne persero le tracce dopo la conquista della Città Santa da parte del Saladino. In diversi luoghi esistono frammenti che si vorrebbe provengano da essa. Socrate Scolastico (nato nel 380 circa) fornisce un resoconto del ritrovamento nella sua Storia ecclesiastica. Narra come Elena, madre di Costantino I, avesse fatto distruggere il tempio pagano romano costruito sopra al Sepolcro e, riportatolo alla luce, vi ritrovò tre croci e il Titulus crucis (il cartello posto sulla croce di Gesù). Secondo il racconto di Socrate, Macario, vescovo di Gerusalemme, fece porre le tre croci una per volta sopra il corpo di una donna gravemente malata. La donna, miracolosamente, guarì
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Ostra Vetere: Mensilario della rivendicazione della statua originale di Traiano il 2 dicembre 2022 |
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Martedì 02 Maggio 2023 18:43 |
Il 2 dicembre 2022, con il nostro articolo intitolato “Ostra Vetere: Quanti danni fecero i Nicola Brunetti con la statua di Traiano”, dopo aver fatto la storia del ritrovamento alle Muracce della splendida statua dell’imperatore Traiano descrivendo le peripezie che la legavano a più compaesani tutti chiamati Nicola Brunetti, che tanto di erano dati da fare per farla finire ingloriosamente all’estero presso il Musèe d’Art e d’Histoire di Ginevra in Svizzera, avevamo anche iniziato a informare che la storia sta cambiando i i Paesi originari delle opere d’arte trafugate incominciano a pretenderle indietro, come l'Egitto che rivuole la Stele di Rosetta, il prezioso reperto archeologico che consentì all’archeologo Champollion di decifrare la lingua dei geroglifici degli antichi faraoni (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/68534-ostra-vetere-quanti-danni-fecero-i-nicola-brunetti-con-la-statua-di-traiano). E da lì la storia si ripete pedissequamente, tanto che il giorno dopo, il 5 dicembre 2022 avevamo dato notizia che la Grecia rivuole i suoi marmi del Partenone di Atene (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/68579-ostra-vetere-non-solo-legitto-rivuole-la-stele-di-rosetta-adesso-anche-la-grecia-rivuole-i-marmi-del-partenone) e il giorno successivo ancora, il 6
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Ostra Vetere: Mensilario dell'elezione del sindaco ser Cicco di Giacomo il 1° settembre 1355 |
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Lunedì 01 Maggio 2023 18:50 |
Il tormentato periodo di storia patria della metà del XIV° secolo, all'epoca della cosiddetta "cattività avignonese", è quel periodo storico nel quale i Papi non risiedevano più a Roma, ma ad Avignone in Francia. La lontananza della Curia Romana dall'Italia, ma soprattutto la debolezza politica del Papato, avevano creato le condizioni favorevoli ai tanti signorotti disseminati sulle terre dello Stato della Chiesa che cercarono di liberarsi dalla sua dipendenza e di crearsi propri stati indipendenti. L'anarchia era così accentuata che queste Signorie si trovavano continuamente in lotta: ognuna cercava di sopravvivere lottando contro l'invadenza del vicino e a sua volta era invadente con qualc'altro. Le guerre, i colpi di mano, gli attentati proditori e le rivolte erano fatti quotidiani. Così anche nella nostra zona avvenivano le stesse cose: Nicolò Bisaccioni conte di Boscareto aveva ben presto conquistato Montenovo e Corinaldo e, postosi a capo del partito ghibellino sostenitore dell'imperatore, aveva ben presto esteso il suo dominio. Lo ricordiamo alla presa del forte di
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a MONTENOVO i fatti nostri del 1° maggio |
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Lunedì 01 Maggio 2023 00:00 |
408 d.C. - Il magister militum dell'Impero romano d'Occidente, Stilicone, acconsentì di pagare un tributo al re dei Visogoti Alarico, che l’anno dopo distruggerà Ostra antica, per non avere problemi ai confini orientali, volendo recarsi a Costantinopoli dove l'imperatore d'oriente Arcadio era morto il primo maggio del 408. (Fiorani Alberto, Alarico, testo 162, Ostra Vetere (AN), Centro Cultura Popolare, 2011, p. 17).
Tutte le notizie sono tratte dalle pubblicazioni a stampa o dalle pagine elettroniche del sito internet del Centro di Cultura Popolare di Ostra Vetere (AN), che sono indicate singolarmente nelle note, e che sono in continuo
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Ostra Vetere: Anniversario della morte del presidente Fabrizio Lipani il 29 marzo 2010 |
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Mercoledì 29 Marzo 2023 18:46 |
Nel pomeriggio del 29 marzo 2010 nella sua casa in Roma, cessava serenamente di vivere Fabrizio Lipani. I soci del Centro di Cultura Popolare di Ostra Vetere, che lo hanno avuto per tanti anni sagace e attivo presidente, lo ricordano a tutti coloro che lo conobbero appassionato cultore della storia, dell'arte e delle tradizioni del paese e ne rimpiangono la sua opera di promozione della cultura locale. A lui si deve l’istituzione dell’annuale Premio San Giovannino che, in occasione della festa patronale, viene assegnato alla istituzione, Ente o privato che si sia particolarmente distinto nella promozione e sviluppo del paese. Di lui ci rimangono, oltre alla tante iniziative intraprese e che il Centro di Cultura Popolare cerca di portare avanti anche in sua memoria, i lasciti di parte della sua vasta biblioteca e, soprattutto, del suo ricchissimo archivio di notizie storiche sul paese, del cui dono il Centro di Cultura Popolare ringrazia la sorella Francesca, il cognato Franco, i nipoti, ricordando Fabrizio ai
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Ostra Vetere: Mensilario dell’arrivo delle Suore in servizio all’Opera Pia “Buti” il 29 ottobre 1888 |
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Mercoledì 29 Marzo 2023 18:42 |
1888 - Quattro suore gianelline, accompagnate dalla Madre Generale suor Maria Raffo e dalla Madre Vicaria suor Maria Agnese Prefumo, arrivano in paese alle ore quattro pomeridiane, provenienti da Senigallia. Due amministratori del Comune erano andati loro incontro con due carrozze: appena giunte, le suore hanno una calorosa accoglienza sia da parte del sindaco e degli amministratori dell'Opera Pia Buti che da parte della popolazione. (p. Rolando Maffoli o.f.m., Renzo Fiorani, Le suore figlie di Maria SS. dell'Orto, un secolo di assistenza a Ostra Vetere, testo 022, 1989, p. 30).
Tutte le notizie sono tratte dalle pubblicazioni a stampa o dalle pagine elettroniche del sito internet del Centro di Cultura Popolare di Ostra Vetere (AN), che sono indicate singolarmente nelle note, e che sono in continuo aggiornamento. Per approfondire le notizie, consultare i volumi originali, il cui elenco completo si trova nella pagina
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Ostra Vetere - Mensilario della proclamazione di Traiano a imperatore romano il 27 gennaio 98 d.C. |
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Lunedì 27 Marzo 2023 18:08 |
Marco Ulpio Nerva Traiano (Italica, 18 settembre 53 – Selinunte in Cilicia, 8 agosto 117) imperatore romano regnante dal 98 al 117 d.C., nacque nella città romana spagnola di Italica (odierna Santiponce, non lontano dall'attuale Siviglia) fondata e abitata da coloni italici nel 206 a.C. da un insieme di veterani (legionari romani e alleati italici) feriti o malati dell'esercito di Scipione Africano, nella Hispania Baetica (attuale Andalusia, Spagna). Il ramo traianeo della Gens Ulpia proveniva dall'Umbria, in particolare da Todi. Suo padre Marcus Ulpius Traianus, anche lui nato nella città di Italica in Hispania, era senatore, e quindi Traiano apparteneva a una famiglia senatoria. Nell'88 ottenne il comando come legatus legionis della legio VII Gemina, che era posizionata nel nord della Spagna. E mentre era al comando della legione spagnola, Domiziano gli ordinò durante l'inverno dell'88/89 di sopprimere la ribellione di Lucio Antonio Saturnino a Mogontiacum (Magonza), nella Germania Superiore. Ma la rivolta di Saturnino fu repressa nel sangue da Aulo Bucio Lappio Massimo prima che Traiano potesse intervenire. Per ricompensarlo della sua fedeltà Domiziano lo fece console con Manio Acilio Glabrione nel 91. Valente militare e popolare comandante, venne adottato
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Ostra Vetere: Mensilario della nascita a Jesi il 26 dicembre 1194 dell’imperatore Federico II che voleva sottomettere Montenovo |
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Domenica 26 Marzo 2023 18:23 |
Federico Ruggero di Hohenstaufen nacque a Jesi (AN) il 26 dicembre 1194, è stato re di Sicilia con il titolo di Federico I dal 1198 al 1250, duca di Svevia con il titolo di Federico VII dal 1212 al 1216, re dei Romani dal 1212 e poi imperatore del Sacro Romano Impero con il titolo di Federico II, eletto nel 1211, incoronato dapprima ad Aquisgrana nel 1215 e, successivamente, a Roma dal papa nel 1220 e re di Gerusalemme dal 1225 per matrimonio, autoincoronatosi nella stessa Gerusalemme nel 1229. Apparteneva alla nobile famiglia sveva degli Hohenstaufen. Discendeva per parte di madre dai normanni di Altavilla (Hauteville in francese), conquistatori di Sicilia e fondatori del regno di Sicilia. Conosciuto con l'appellativo di stupor mundi ("meraviglia o stupore del mondo"), Federico II era dotato di una personalità poliedrica e affascinante che, fin dalla sua epoca, ha polarizzato l'attenzione degli storici e del popolo, producendo anche una lunga serie di miti e leggende popolari, nel bene e nel male. Il suo mito finì per confondersi con quello del nonno paterno, Federico Barbarossa. Il carisma di Federico II è stato tale che, all'indomani della sua morte avvenuta a Fiorentino di Puglia (Torremaggiore) il 13 dicembre 1250, il figlio Manfredi, futuro re di Sicilia, in una lettera indirizzata al fratello Corrado IV, lo citava così: "Il sole del mondo si è addormentato, lui che brillava sui popoli, il sole dei giusti, l'asilo della pace". Questo il comprensibile elogio filiale. E tale il comprensibile elogio sia della città natale, Jesi in provincia di Ancona nelle Marche, dove era fortunosamente nato sotto una tenda nella piazza a lui ora dedicata, e che gli dedicò anche una statua di bronzo e un Museo a lui intitolato, come pure della città dove morì il 13 dicembre 1250 a Fiorentino di Puglia (Torremaggiore). Eppure tali giubilazioni non sono unanimi e generalizzate. Infatti non facciamo altrettanto noi di Montenovo (Ostra Vetere), per i motivi ampiamente illustrati in uno dei volumi della nostra collana di testi, il n. 7 di Alberto Fiorani e p. Rolando Maffoli o.f.m., Il processo del 1252 per l'incastellamento di alcune famiglie barbaresi a Montenovo, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 1981, pp. 64, che così ci informa, alle pagine 15-18: “Nella Marca d’Ancona la fine del XII secolo vede l'affermarsi dei liberi Comuni stretti in una lega, capeggiata da Ancona ed Osimo, e sostenuta dal pontefice Innocenzo III, lega che costringe l'ultimo marchese imperiale Marqualdo d'Anweiler a fuggire in Sicilia. La morte dell'imperatore Enrico VI e la minore età di Federico II, privando dell'appoggio militare le signorie locali, accelerano il processo di proliferazione delle nuove realtà comunali. La progressiva affrancazione delle popolazioni della nostra zona (V. VILLANI, Nascita di un Comune - Serra de' Conti nel Comitato di Senigallia (sec. X-XIII) - Comune di Serra de' Conti, Biblioteca Comunale 1980 - p. 90) vede prima il fiorire dell'autonomia locale dei Comuni di Monte Bodio (oggi Ostra), di Rocca Contrada (oggi Arcevia) ai quali si aggiungono poi i Comuni di Corinaldo e di Montenovo (oggi Ostra Vetere) che troviamo già organizzati e riconosciuti nel 1230, mentre a
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