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Ostra Vetere: Il “Kit Prodigi” del fotografo d’arte Eros De Finis PDF Stampa E-mail
Mercoledì 12 Febbraio 2014 16:10

Il Kit Prodigi del fotografo d’arte Eros De FinisReduce da importanti mostre fotografiche d’arte in Italia e all’estero, il compaesano Eros De Finis ci invia uno dei suoi scatti emblematici. Non lo accompagna di commento critico: lascia a noi il compito di individuarne i significati. Che sono certamente reconditi, ma non inintelligibili. La nuda parete intonacata della vecchia casa colonica nell’entroterra marchigiano vuole di certo dirci qualcosa. Se non fosse per lo scatto d’arte del fotografo abituato a leggere i messaggi subliminali insiti nel panorama e nelle cose semplici, forse ben pochi avrebbero prestato attenzione all’immagine e ai suoi significati. Eppure non a caso la ruvida asperità della parete lascia spazio a due pertugi. Entrambi emblematici nella loro disarmante semplicità. Come non leggere, allora, il senso più vero di un tempo che fu, plasticamente rappresentato dalla statuina di San Francesco che predica agli uccelli, chiusa nella nicchia. Parabola metaforica di devota, remota e serafica immagine del santo protettore guardiano della casa colonica, dalla quale

 
Ostra Vetere: I Brunacci fiorentini abitavano a Ponte d’Asine PDF Stampa E-mail
Martedì 11 Febbraio 2014 15:17

I Brunacci fiorentini abitavano a Ponte d’AsineContinuano a pervenirci notizie interessanti e a volte curiose sulla famiglia fiorentina dei Brunacci, che nel Cinquecento venne ad abitare a Montenovo. Dopo le notizie fornite nei giorni scorsi, torna ancora a scriverci Maurizio Brunacci, lontano erede della dinastia e titolare del sito internet dedicato alle “Famiglie Brunacci”. Stavolta lo fa illustrandoci una aspetto forse curioso delle vicende familiari antiche: “Lo stemma dei Brunacci residenti a Firenze nei pressi di Ponte d'Asino dovrebbe essere quello più famoso di tutti, dopo quello dei Brunacci pisani, cioè quello con il "Granchio con 2 stelle in capo ed in coda" (quello che ho sottolineato). Chissà cosa significa "Ponte d'Asino". Forse il significato è semplicemente il Ponte costruito a schiena d'asino. Una volta i ponti in pietra si costruivano tutti in questo modo. Chissà a quale ponte di Firenze l'autore della ricerca, Michel Popoff, si riferiva! I Brunacci di Firenze Da:

 
Ostra Vetere: Trovate le origini dei Brunacci di Montenovo PDF Stampa E-mail
Lunedì 10 Febbraio 2014 15:47

Trovate le origini dei Brunacci di MontenovoCon molta soddisfazione, il titolare del sito internet dedicato alle “Famiglie Brunacci” tra cui quella antica di Montenovo, Maurizio Brunacci di Mentana, che sta alacremente ricercando ogni notizia utile per ricomporre la storia familiare, scrive: “Trovate le origini dei Brunacci di Montenovo. E’ il giorno in cui un fortuito ritrovamente, ma fortemente voluto, cercato e trovato, mi ha permesso di aggiungere quest’ultimo capitolo. Un documento che prova le ricerche precedenti e le ipotesi sulla provenienza della Casa Brunacci di Montenovo. A pag. 6 di questa ricerca, scrissi: “… scoppia subito dopo la peste a Firenze. Chi se lo può permettere fugge, chi non può e resta, muore. Anche i Brunacci fiorentini fuggono nelle campagne toscane, dove avevano nel frattempo comprato grandi poderi. Con la produzione delle cipolle a Certaldo, ed altro in altri luoghi, incominciano, in questo periodo di carestie, ad

 
Ostra Vetere: Dopo la pergamena, anche lo stemma nobiliare dei primi Brunacci PDF Stampa E-mail
Sabato 08 Febbraio 2014 19:32

Dopo la pergamena anche lo stemma nobiliare dei primi BrunacciDopo le notizie dei giorni scorsi sulla ricerca storica alle origini della famiglia montenovese dei Brunacci, nuovi particolari si aggiungono quotidianamente alla vicenda. Tutto merito delle ricerche (che in realtà sono vere e proprie “indagini” tra labili segni e nascoste notizie, che ora tornano alla luce, grazie alla collaborazione che Maurizio Brunacci sta intrattenendo con una ricercatrice pisana, la dottoressa Paola Ircani. Le ultime novità riguardano i “segni nobiliari” dei Brunacci fiorentini, antenati dei nostri Brunacci montenovesi. E’ ancora Maurizio Brunacci, titolare del sito internet “Famiglie Brunacci” che ci informa: “Ho lo stemma (che poi dovremo controllare con quello del Podestà di Peccioli)”, ci

 
Ostra Vetere: Ecco la pergamena del capostipite dei Brunacci di Montenovo rintracciata a Pèccioli in provincia di Pisa PDF Stampa E-mail
Venerdì 07 Febbraio 2014 19:31

Ecco la pergamena del capostipite dei Brunacci di Montenovo rintracciata a Pèccioli in provincia di PisaQuante sorprese possono venire da una ricerca storica. Cose rimaste sepolte per secoli tornano d’improvviso alla luce, gettando nuovi sprazzi di conoscenza che si riteneva irrimediabilmente perduta. E’ il caso delle vicende della ricca famiglia montenovese dei Brunacci, della quale si conserva ancora il bel palazzo seicentesco in piazza Grande e soprattutto le opere manoscritte e a stampa dei suoi componenti più illustri, tra cui lo storico locale don Pietro Paolo Brunacci con la morte del quale, nel 1704, si estinse la casata. Da un ramo collaterale della famiglia di origini fiorentine discende quell’erede Maurizio Brunacci, fondatore e curatore del sito internet dedicato alle “Famiglie Brunacci”, che sta conducendo una sistematica ricerca storica in tutta Italia e che interessa particolarmente anche Montenovo. Scrive infatti Maurizio: “Poco fa, cercando di aiutare Ana Maria Brunacci, che vive in Argentina, a ritrovare il paese di origine del nonno nelle Marche, sono andato sul sito dell'Archivio di Stato di Ancona, ho inserito la parola "Brunacci" e mi sono usciti vari

 
Ostra Vetere: Alacri ricerche degli antenati Brunacci di Montenovo anche in Toscana PDF Stampa E-mail
Giovedì 06 Febbraio 2014 15:41

Alacri ricerche degli antenati Brunacci di Montenovo anche in ToscanaProseguono le ricerche di Maurizio Brunacci sui suoi antenati Brunacci di Montenovo, il cui capostipite Antonio originerebbe a Peccioli in provincia di Pisa. Nella foto il Palazzo Pretorio di Peccioli, odornato dagli stemmi dei podestà che ressero quel Comune nel Medioevo. E così si è messo in contatto con una ricercatrice pisana, Paola Ircani. Ecco quanto le scrive: “Le scrivo perchè da anni sto facendo ricerche sulle Famiglie Brunacci. In particolare, sto cercando l'antenato della Famiglia Brunacci di Ostra Vetere (l'antica Montenovo nelle Marche). Da vari anni, insieme all'ex Sindaco di Ostra Vetere, stiamo scrivendo la Storia di questa Famiglia. Ultimamente abbiamo avuto molta fortuna nello scoprire che il Capostipide dei Brunacci di Ostra Vetere proviene da Peccioli: "Cavaliere Antonio Brunacci maiore di Peccioli nato circa il 1542 o 1547 + 23.1.1622. Sposa il 17.02.1597 Francesca Iambone di Montenovo (Ostra

 
Ostra Vetere: Alla ricerca dei Brunacci perduti PDF Stampa E-mail
Mercoledì 05 Febbraio 2014 19:33

Alla ricerca dei Brunacci perduti  Il Centro di Cultura Popolare di Ostra Vetere segue da tempo gli sviluppi di una interessante ricerca storica sui personaggi montenovesi che hanno dato lustro al paese nei secoli passati. Fra questi, anche i numerosi componenti della antica famiglia nobiliare dei Brunacci (vedi il testo n. 187 di Alberto Fiorani e (postumo) Fabrizio Lipani, “I Brunacci” del 2012 di cui all’immagine), da cui sono usciti uomini d’arme, di lettere, scienziati e storici di prima grandezza. Basta ricordare i nomi del capostipite Antonio seniore (che donò i fondi per la costruzione del convento di Santa Croce) e Giuliano (capitano d’armi), i figli Antonio giuniore e Bernardino, che donarono l’ala del palazzo municipale che si affaccia su piazza Grande, e i nipoti don Pietropaolo (storico locale), Gaudenzio (medico e storico di Venezia), Francesco (astronomo e allievo di Galilei) e Claudio (accademico laureato dell’Accademia dei Rinnovati). Il loro palazzo si conserva ancora in piazza Grande (ora piazza

 
Senigallia: A novant’anni è scomparso il professore Elvio Grossi storico del movimento cattolico PDF Stampa E-mail
Domenica 02 Febbraio 2014 14:28

Scelta Popolare ricorda la scomparsa del professore Elvio Grossi storico del movimento cattolico senigallieseIl Circolo di Scelta Popolare di Ostra Vetere commemora la scomparsa a 90 anni dello studioso e storico del movimento cattolico senigalliese professore Elvio Grossi, che fu relatore apprezzato in uno dei suoi convegni di alcuni anni fa. Riceviamo e pubblichiamo anche: "Il Circolo e Sestante debbono purtroppo contare una nuova grave perdita - ci aveva scritto la sera dei 31 gennaio il presidente insegnante Franco Porcelli - in questo momento mi è arrivata la notizia della scomparsa - circa

 
San Claudio al Chienti: Rivive l’epopea di Carlomagno a 1200 anni dalla morte PDF Stampa E-mail
Martedì 28 Gennaio 2014 14:09

San Claudio al Chienti Rivive l epopea di Carlomagno a 1200 anni dalla morteIl Centro Studi San Claudio al Chienti ha diffuso l’invito ad un convegno che si tiene nel pomeriggio presso la splendica ed enigmatica chiesa (definita “abbazia” senza esserlo mai stata veramente) di San Claudio al Chienti di Corridonia e da titolo: “Siamo franchi: Carlo Magno è qui! 23 gennaio 814 - 28 gennaio 2014

 
Corridonia: Celebrazioni 1200° della morte di Carlo Magno PDF Stampa E-mail
Sabato 18 Gennaio 2014 15:01

Corridonia Celebrazioni 1200 della morte di Carlo MagnoIl Centro Studio San Claudio al Chienti ha diffuso l'invito alla celebrazione del 1200° anno dalla morte di Carlo Magno ad Aquisgrana (Italia), la cui cerimonia si terrà presso la chiesa di San Claudio al Chienti di Corridonia il 28 gennaio 2014 prossimo con il seguente programma: alle ore 17,30 il Prof. Giovanni Carnevale relazionerà su "Il ritrovamento della

 
a MONTENOVO i fatti nostri del 10 gennaio PDF Stampa E-mail
Venerdì 10 Gennaio 2014 00:00

a MONTENOVO i fatti nostri del 10 gennaio49 a.C. - Il generale romano Giulio Cesare, passa il Rubicone (confine tra l'Italia romana e la Gallia) e marcia con le sue truppe nel Piceno contro Pompeo esclamando: “Il dado è tratto”. (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/accadde-nel-mondo/19723-accadde-nel-mondo-il-10-gennaio).

314 - Muore papa Milziade, santo berbero. (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/accadde-nel-mondo/19723-accadde-nel-mondo-il-10-gennaio).

681 - Muore papa Agatone, nato nel 575. (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/accadde-nel-mondo/19723-accadde-nel-mondo-il-10-gennaio).

 
Accadde nel Mondo il 10 gennaio PDF Stampa E-mail
Venerdì 10 Gennaio 2014 00:00

Accadde nel Mondo il 10 gennaioIl 10 gennaio è il 10º giorno del calendario gregoriano, mancano 355 giorni alla fine dell'anno (356 negli anni bisestili).

Eventi

49 a.C.Giulio Cesare attraversa il Rubicone, fiume oggi in provincia di Forlì che allora segnava il confine oltre il quale un generale romano non poteva portare le armi, atto che segnala l'inizio della guerra civile

1072Roberto il Guiscardo conquista Palermo

1806 – Gli olandesi di Città del Capo si arrendono ai britannici

1810 – Viene annullato il matrimonio di Napoleone Bonaparte con Giuseppina di Beauharnais

 
Santo del giorno 10 gennaio Sant'Aldo eremita PDF Stampa E-mail
Venerdì 10 Gennaio 2014 00:00

Santo del giorno 10 gennaio Sant Aldo eremitaDi sant’Aldo, assai popolare nel nord, si conosce ben poco. E’ probabile che sangue longobardo scorresse nelle vene del santo eremita, o così almeno fa pensare l’origine del suo nome: in etimologia, il nome Aldo significa vecchio, inteso come esperto, saggio, dalla parola longobarda “ald”. Non a caso la memoria di sant’Aldo si è conservata a Pavia, che fu un tempo capitale del Regno dei Longobardi. Ma di lui ignoriamo perfino il luogo e la data della nascita, e quando si vuol determinare l'epoca in cui visse si parla vagamente del secolo VIII, quel periodo oscuro della nostra storia che precede l'età carolingia e l'Italia è smembrata in piccoli regni barbarici, mentre sull'intera cristianità incombe sempre più la minaccia dell'islamismo. Un dato sicuro è il luogo di sepoltura, a Pavia, dapprima la cappella di San Colombano e poi traslato nella basilica di San Michele. Una antica tradizione ce lo presenta come carbonaio ed eremita nel pressi di Pavia, a Carbonia o Carbonaria. L'inclusione di sant’Aldo nei Martirològi dell'Ordine benedettino ha fatto supporre che egli sia stato monaco a Bobbio, il celebre monastero fondato nel 614 da san Colombano, a mezza strada tra il cenobio degli orientali e la comunità monastica

 
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    Ma non serve chiudere la stalla quando il bove è fuggito.