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Ostra Vetere: Mensilario della restituzione all'Italia della mummia del Similaun il 16 gennaio 1998. Quando a noi la statua dell’imperatore Traiano? PDF Stampa E-mail
Giovedì 16 Febbraio 2023 18:44

Ostra Vetere: Mensilario della restituzione all'Italia della mummia del Similaun il 16 gennaio 1998. Quando a noi la statua dell’imperatore Traiano?Per noi del Centro di Cultura Popolare quella di oggi è una giornata importante, una ricorrenza mensilaria: Oetzi, 25 anni fa l'ultimo viaggio da Innsbruck a Bolzano il 16 gennaio 1998. Quel giorno ha avuto fine l'ultimo viaggio dell'uomo dei ghiacciai, trasferito da Innsbruck, capoluogo del Tirolo, a Bolzano nel museo appositamente allestito in città esattamente 25 anni fa. Il 16 gennaio 1998 Oetzi effettuò infatti il suo "ultimo viaggio". La mummia divenne velocemente una vera e propria superstar, attirando in questi anni oltre cinque milioni di visitatori. Il trasporto fu scortato fino al passo del Brennero dalla gendarmeria austriaca e alla frontiera fu preso in consegna dalla polizia italiana. Dietro il convoglio un codazzo di fotografi e di cineoperatori degli organi di informazione di tutta Europa. Le speciali norme di sicurezza furono messe in atto dopo che era stata resa nota una lettera della sigla terroristica Ein Tirol, che minacciava provvedimenti nel caso la mummia fosse stata consegnata ''alla forza di occupazione italiana''. La proprietà della mummia, trovata nel 1991, fu contesa fra Austria e Italia e solo una rimisurazione dei confini nella zona del ritrovamento consentì di stabilire che la mummia era stata trovata in territorio italiano. Aveva così termine una lunga contesa fra i due Stati. La Mummia del Similaun o anche uomo del Similaun, uomo dell'Hauslabjoch e familiarmente Ötzi, è un reperto antropologico casualmente rinvenuto il 19 settembre 1991 in Trentino-Alto Adige, in prossimità del confine austro-italiano, ai piedi del ghiacciaio del Similaun a 3213 m s.l.m. Si tratta del corpo di un essere umano di sesso maschile risalente all'età del rame (circa 3300 - 3100 anni a.C) conservatosi grazie alle particolari condizioni climatiche all'interno del ghiacciaio. L'esame degli osteociti colloca l'età

 
Ostra Vetere: Mensilario della fondazione dell’Ospedale “Canova” a Montenovo il 14 dicembre 1832 PDF Stampa E-mail
Martedì 14 Febbraio 2023 18:31

Ostra Vetere: Mensilario della fondazione dell’Ospedale “Canova” a Montenovo il 14 dicembre 1832Dopo le precedenti esperienze di cui si ha notizia almeno dal XIV-XV secolo, un nuovo Ospedale degli Infermi di Montenovo, venne fondato il 14 dicembre 1832 con rescritto dell'Ordinario Diocesano. Alla sua erezione concorsero anche il celebre scultore Antonio Canova, al quale è appunto intitolato il nostro Ospedale, don Amanzio Monti ed il Vescovo di Senigallia, il cardinale maltese Fabrizio Sceberras Testaferrata. (p. Rolando Maffoli o.f.m., Renzo

 
Ostra Vetere: Mensilario della morte dell’imperatore Federico II che voleva sottomettere Montenovo il 13 dicembre 1250 PDF Stampa E-mail
Lunedì 13 Febbraio 2023 18:42

Ostra Vetere: Mensilario della morte dell’imperatore Federico II che voleva sottomettere Montenovo il 13 dicembre 1250Federico Ruggero di Hohenstaufen, nato a Jesi (AN) il 26 dicembre 1194, è stato re di Sicilia con il titolo di Federico I dal 1198 al 1250, duca di Svevia con il titolo di Federico VII dal 1212 al 1216, re dei Romani dal 1212 e poi imperatore del Sacro Romano Impero con il titolo di Federico II, eletto nel 1211, incoronato dapprima ad Aquisgrana nel 1215 e, successivamente, a Roma dal papa nel 1220 e re di Gerusalemme dal 1225 per matrimonio, autoincoronatosi nella stessa Gerusalemme nel 1229. Apparteneva alla nobile famiglia sveva degli Hohenstaufen. Discendeva per parte di madre dai normanni di Altavilla (Hauteville in francese), conquistatori di Sicilia e fondatori del regno di Sicilia. Conosciuto con l'appellativo di stupor mundi ("meraviglia o stupore del mondo"), Federico II era dotato di una personalità poliedrica e affascinante che, fin dalla sua epoca, ha polarizzato l'attenzione degli storici e del popolo, producendo anche una lunga serie di miti e leggende popolari, nel bene e nel male. Il suo mito finì per confondersi con quello del nonno paterno, Federico Barbarossa. Il carisma di Federico II è stato tale che, all'indomani della sua morte avvenuta a Fiorentino di Puglia (Torremaggiore) il 13 dicembre 1250, il figlio Manfredi, futuro re di Sicilia, in una lettera indirizzata al fratello Corrado IV, lo citava così: "Il sole del mondo si è addormentato, lui che brillava sui popoli, il sole dei giusti, l'asilo della pace". Questo il comprensibile elogio filiale. E tale il comprensibile elogio sia della città natale, Jesi in provincia di Ancona nelle Marche, dove era fortunosamente nato sotto una tenda nella piazza a lui ora dedicata, e che gli dedicò anche una statua di bronzo e un Museo a lui intitolato, come pure della città dove morì il 13 dicembre 1250 a Fiorentino di Puglia (Torremaggiore). Eppure tali giubilazioni non sono unanimi e generalizzate. Infatti non facciamo altrettanto noi di Montenovo (Ostra Vetere), per i motivi ampiamente illustrati in uno dei volumi della nostra collana di testi, il n. 7 di Alberto Fiorani e p. Rolando Maffoli o.f.m., Il processo del 1252 per l'incastellamento di alcune famiglie barbaresi a Montenovo, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 1981, pp. 64, che così ci informa, alle pagine 15-18: “Nella Marca d’Ancona la fine del XII secolo vede l'affermarsi dei liberi Comuni stretti in una lega, capeggiata da Ancona ed Osimo, e sostenuta dal pontefice Innocenzo III, lega che costringe l'ultimo marchese imperiale Marqualdo d'Anweiler a fuggire in Sicilia. La morte dell'imperatore Enrico VI e la minore età di Federico II, privando dell'appoggio militare le signorie locali, accelerano il processo di proliferazione delle nuove realtà comunali. La progressiva affrancazione delle popolazioni della nostra zona (V. VILLANI,  Nascita di un Comune - Serra de' Conti nel Comitato di Senigallia (sec. X-XIII) - Comune di Serra de' Conti, Biblioteca Comunale 1980 - p. 90) vede prima il fiorire dell'autonomia locale dei Comuni di Monte Bodio (oggi Ostra), di Rocca Contrada (oggi Arcevia) ai quali si aggiungono poi i Comuni di Corinaldo e di Montenovo (oggi Ostra Vetere) che troviamo già organizzati e riconosciuti nel 1230, mentre a questa data non compaiono ancora i Comuni di Serra e di Barbara, probabilmente perchè ruotano ancora nell’orbita delle rispettive signorie feudali. Più precisamente la "villa di Barbara" dipende dalla Abbazia di Sitria, il cui dominio si conserva ancora solido nei decenni

 
Ostra Vetere: Mensilario dell'annuncio del primo morto di Coronavirus in Cina l'11 gennaio 2020 PDF Stampa E-mail
Sabato 11 Febbraio 2023 18:50

Ostra Vetere: Mensilario dell'annuncio del primo morto di Coronavirus in Cina l'11 gennaio 2020La terribile pandemia del Covid19 (Coronavirus) compie gli anni: era l'11 gennaio 2020 quando la Cina annunciò il primo decesso per una forma di polmonite causata da un nuovo tipo di virus della stessa famiglia della SARS, la sindrome respiratoria acuta grave. Il primo focolaio, dichiararono allora le autorità di Pechino, era stato individuato nel dicembre 2019 nella città di Wuhan, nella provincia dell'Hubei. La

 
Ostra Vetere: Mensilario di pubblicazione della sentenza di Libertà Autonomia e Giustizia per Montenovo il 10 maggio 1252 PDF Stampa E-mail
Venerdì 10 Febbraio 2023 18:49

Ostra Vetere: Mensilario di pubblicazione della sentenza di Libertà Autonomia e Giustizia per Montenovo il 10 maggio 1252”Un popolo che non ha memoria del proprio passato è destinato a non avere nemmeno un futuro”. Per questo il Centro di Cultura Popolare in quasi mezzo secolo di attività ha promosso anche una collana di testi di storia e cultura locale, affinchè nessuno dimentichi si siamo e cosa siamo stati fin dagli albori della Libertà, dell’Autonomia e della Giustizia 900 anni fa. Nella Marca d’Ancona la fine del XII secolo vede l'affermarsi dei liberi Comuni stretti in una lega, capeggiata da Ancona ed Osimo, e sostenuta dal pontefice Innocenzo III, lega che costringe l'ultimo marchese imperiale Marqualdo d'Anweiler a fuggire in Sicilia. La morte dell'imperatore Enrico VI e la minore età di Federico II, privando dell'appoggio militare le signorie locali, accelerano il processo di proliferazione delle nuove realtà comunali. La progressiva affrancazione delle popolazioni della nostra zona (1) (V. VILLANI,  Nascita di un Comune - Serra de' Conti nel Comitato di Senigallia (sec. X-XIII) - Comune di Serra de' Conti, Biblioteca Comunale 1980 - p. 90) vede prima il fiorire dell'autonomia locale dei Comuni di Monte Bodio (oggi Ostra), di Rocca Contrada (oggi Arcevia) ai quali si aggiungono poi i Comuni di Corinaldo e di Montenovo (oggi Ostra Vetere) che troviamo già organizzati e riconosciuti nel 1230, mentre a questa data non compaiono ancora i Comuni di Serra e di Barbara, probabilmente perchè ruotano ancora nell’orbita delle rispettive signorie feudali. Più precisamente la "villa di Barbara" dipende dalla Abbazia di Sitria, il cui dominio si conserva ancora solido nei decenni successivi. A fronte dello sviluppo dell'autonomia comunale, numerosi sono i tentativi di penetrazione e di restaurazione imperiale nella Marca, alla riconquista del perduto potere, appoggiati dal ridestato spirito ghibellino di alcune città e dalla nascita di un vero e proprio partito filo-imperiale. Ciononostante la Santa Sede accentua sempre di più la sua presenza provvedendo a effettuare il riordinamento amministrativo della Marca, dividendo il suo territorio in tre Presidiati competenti in materia spirituale, civile e criminale: il territorio senigalliese viene quindi sottomesso al Presidiato di San Lorenzo in Campo. Tuttavia la vittoria dell’imperatore a Cortenuova nel 1237 sui Comuni dell'Italia settentrionale segna la ripresa delle ostilità ghibelline anche nell' Italia centrale. Fra il 1239 e il 1240 entra nella Marca il figlio di Federico II, Enzo, che assume la reggenza anche del Comitato di Senigallia e recluta milizie nei Comuni della zona. Le truppe imperiali operano saccheggi e requisizioni nell'entroterra senigalliese, spingendosi fin verso

 
Ostra Vetere: Mensilario della grazia intercessa dalla Beata Suor Maria Crocifissa Satellico il 9 ottobre 2001 PDF Stampa E-mail
Giovedì 09 Febbraio 2023 18:48

Ostra Vetere: Mensilario della grazia intercessa dalla Beata Suor Maria Crocifissa Satellico il 9 ottobre 2001 Nel silenzio sofferente delle vicende umane e familiari possono nascere capolavori di dedizione che sono veri e propri miracoli devozionali alla Beata Suor Maria Crocifissa Satellico, la suora Clarissa vissuta a Montenovo (oggi Ostra Vetere) reclusa nel Monastero di Santa Lucia e di cui abbiamo dato notizia nella ricorrenza della nascita avvenuta a Venezia il 9 gennaio 1706, più di trecento anni fa (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/69103-ostra-vetere-anniversario-della-nascita-della-beata-suor-maria-crocifissa-satellico-il-9-gennaio-1706).  Una Beata cui il Centro di Cultura Popolare aveva dedicato ben 3 volumi della sua collezione di testi storici (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/pubblicazioni): il numero 5 - p. Pietro Bussoletti o.f.m., Sulle orme di Santa Chiara, suor Maria Crocefissa Satellico religiosa del sec. XVIII, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 1981, pp. 151; il numero 37 - Aldo Ciuccoli, Aldo

 
Ostra Vetere: Mensilario dell’enciclica “Nostis et nobiscum” del Beato Pio IX l’8 dicembre 1849 PDF Stampa E-mail
Mercoledì 08 Febbraio 2023 18:50

Ostra Vetere: Mensilario dell’enciclica “Nostis et nobiscum” del Beato Pio IX l’8 dicembre 1849L’8 dicembre 1849 il papa senigalliese Beato Pio IX pubblicò la lettera enciclica "Nostis et nobiscum" e scritta all'Episcopato italiano mentre si trovava a Portici dopo la fuga da Roma a causa dei moti rivoluzionari che erano scoppiati in tutta Europa e anche a Roma. Il 15 settembre 1848 il pontefice aveva nominato a capo del governo dello Stato pontificio Pellegrino Rossi già ministro dell'interno e convinto federalista. Ma la mattina del 15 novembre 1848, giorno di riapertura del Parlamento, Rossi fu accoltellato sulle scale del Palazzo della Cancelleria; il suo assassinio fu l'inizio della serie di eventi che portarono alla proclamazione della Repubblica Romana. Successive indagini hanno messo in evidenza che la morte di Rossi sarebbe stata decisa dalla Carboneria romana, probabilmente spaventata da un possibile successo della politica di Rossi, ed eseguita da Luigi Brunetti, uno dei figli di Angelo Brunetti detto Ciceruacchio. A seguito dell'assassinio del Rossi i rivoluzionari, guidati da Ciceruacchio, pretesero

 
Ostra Vetere: Mensilario della morte dell’imperatore Traiano l’8 agosto 117 d.C. PDF Stampa E-mail
Mercoledì 08 Febbraio 2023 18:47

Ostra Vetere: Mensilario della morte dell’imperatore Traiano l’8 agosto 117 d.C.Marco Ulpio Nerva Traiano  (Italica, 18 settembre 53 – Selinunte in Cilicia, 8 agosto 117) imperatore romano regnante dal 98 al 117 d.C., nacque nella città romana spagnola di Italica (odierna Santiponce, non lontano dall'attuale Siviglia) fondata e abitata da coloni italici nel 206 a.C. da un insieme di veterani (legionari romani e alleati italici) feriti o malati dell'esercito di Scipione Africano, nella Hispania Baetica (attuale Andalusia, Spagna). Il ramo traianeo della Gens Ulpia proveniva dall'Umbria, in particolare da Todi. Suo padre Marcus Ulpius Traianus, anche lui nato nella città di Italica in Hispania, era senatore, e quindi Traiano apparteneva a una famiglia senatoria. Nell'88 ottenne il comando come legatus legionis della legio VII Gemina, che era posizionata nel nord della Spagna. E mentre era al comando della legione spagnola, Domiziano gli ordinò durante l'inverno dell'88/89 di sopprimere la ribellione di Lucio Antonio Saturnino a Mogontiacum (Magonza), nella Germania Superiore. Ma la rivolta di Saturnino fu repressa nel sangue da Aulo Bucio Lappio Massimo prima che Traiano potesse intervenire. Per ricompensarlo della sua fedeltà Domiziano lo fece console con Manio Acilio Glabrione nel 91. Valente militare e popolare comandante, venne adottato

 
Ostra Vetere: Anniversario dell’arrivo a Ostra Vetere del priore don Federico Sbarbati da Ostra il 6 febbraio 1989 PDF Stampa E-mail
Lunedì 06 Febbraio 2023 18:50

Ostra Vetere: Anniversario dell’arrivo a Ostra Vetere del priore don Federico Sbarbati da Ostra il 6 febbraio 1989Era il 6 febbraio di tanti anni fa, nel 1989, quando giungeva il nuovo Priore di San Severo Vescovo di Ostra Vetere, don Federico Sbarbati. Don Federico, che era nato a Ostra nel 1921, era stato parroco della parrocchia di San Pietro Apostolo del Vaccarile fino al 1989, quando venne assegnato alla cura della più antica parrocchia di Ostra Vetere, quella di San Severo che antichissimi documenti attestano esistente già prima del 1001. Don Federico rimase poi alla guida di San Severo per un decennio, fra il 1989

 
Ostra Vetere: Anniversario della nascita di monsignor G.B. Ricci, arcivescovo di Macerata-Tolentino, di Jesi e di Ancona il 6 febbraio 1815 PDF Stampa E-mail
Lunedì 06 Febbraio 2023 18:40

Ostra Vetere: Anniversario della nascita di monsignor G.B. Ricci, arcivescovo di Macerata-Tolentino, di Jesi e di Ancona il 6 febbraio 1815Il fortunato rinvenimento di uno dei grossi tomi di una enciclopedia francese stampata più di un secolo fa a Parigi nel 1914, ci fa scoprire l’anniversario della nascita di un nostro importante concittadino. «Ancone IV. ÉTAT actuel. L'archevèque actuel est Mgr Giovanni-Battista Ricci, né le 6 février 1815 à Ostra Vetere (ci-devant Montenuovo), dans la province

 
Ostra Vetere: Anniversario della morte di padre Giovanni Desideri o.f.m. il 5 febbraio 2010 PDF Stampa E-mail
Domenica 05 Febbraio 2023 18:53

Ostra Vetere: Anniversario della morte di padre Giovanni Desideri o.f.m. il 5 febbraio 2010Ricorre oggi l’anniversario della morte di padre Giovanni Desideri o.f.m., che animò la comunità religiosa locale per lunghissimi decenni, essendo giunto a Ostra Vetere da Ascoli Piceno il 12 febbraio 1963. Nei quasi cinquant'anni di servizio da lui dedicati alla comunità dei fedeli, rivestì più volte la responsabilità di Guardiano del Convento annesso al Santuario Diocesano di San Pasquale Baylon presso la chiesa di Santa Croce. A lui si devono importanti lavori di restauro della chiesa e del convento. A lui si deve soprattutto il grandioso sviluppo della festa

 
Ostra Vetere: Mensilario della nascita di padre Rolando Maffoli o.f.m. il 5 gennaio 1931 PDF Stampa E-mail
Domenica 05 Febbraio 2023 18:47

Ostra Vetere: Mensilario della nascita di padre Rolando Maffoli o.f.m. il 5 gennaio 1931Padre Rolando Maffoli o.f.m. nacque a Serra Sant’Abbondio (PU), alle falde del Monte Catria, il 5 gennaio 1931. E’ entrato giovanissimo nell’Ordine dei frati minori di San Francesco, presso cui ha prestato la professione religiosa il 17 settembre 1956, per essere poi ordinato sacerdote il 10 novembre 1957. Poco tempo dopo è giunto a Ostra Vetere nel convento di Santa Croce, dove ha prestato la sua opera per oltre sessanta anni di ministero sacerdotale, più volte con la responsabilità di guardiano del convento, guadagnandosi la stima di tutti. Per questo è stato insignito della cittadinanza onoraria e gli è stato assegnato il “Premio San Giovannino” nell’anno giubilare 2000. E’ stato per lunghi anni custode e poi direttore della biblioteca comunale “Giuseppe Tanfani”, prodigandosi in attività di sostegno scolastico a favore di tanti ragazzi del paese, cui impartiva gratuitamente lezioni di latino. Sue sono alcune pubblicazioni edite dal Centro di Cultura Popolare: 7 - Alberto Fiorani, p. Rolando Maffoli

 
Ostra Vetere: Mensilario della rivendicazione della statua originale di Traiano il 2 dicembre 2022 PDF Stampa E-mail
Giovedì 02 Febbraio 2023 18:45

Ostra Vetere: Mensilario della rivendicazione della statua originale di Traiano il 2 dicembre 2022Il 2 dicembre 2022, con il nostro articolo intitolato “Ostra Vetere: Quanti danni fecero i Nicola Brunetti con la statua di Traiano”, dopo aver fatto la storia del ritrovamento alle Muracce della splendida statua dell’imperatore Traiano descrivendo le peripezie che la legavano a più compaesani tutti chiamati Nicola Brunetti, che tanto di erano dati da fare per farla finire ingloriosamente all’estero presso il Musèe d’Art e d’Histoire di Ginevra in Svizzera, avevamo anche iniziato a informare che la storia sta cambiando i i Paesi originari delle opere d’arte trafugate incominciano a pretenderle indietro, come l'Egitto che rivuole la Stele di Rosetta, il prezioso reperto archeologico che consentì all’archeologo Champollion di decifrare la lingua dei geroglifici degli antichi faraoni  (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/68534-ostra-vetere-quanti-danni-fecero-i-nicola-brunetti-con-la-statua-di-traiano). E da lì la storia si ripete pedissequamente, tanto che il giorno dopo, il 5 dicembre 2022 avevamo dato notizia che la Grecia rivuole i suoi marmi del Partenone di Atene (http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/comunicati/68579-ostra-vetere-non-solo-legitto-rivuole-la-stele-di-rosetta-adesso-anche-la-grecia-rivuole-i-marmi-del-partenone) e il giorno successivo ancora, il 6

 
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