Santo del giorno 6 Gennaio: Epifania del Signore |
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Domenica 06 Gennaio 2013 00:00 |
L'origine orientale di questa solennità è nel suo stesso nome: "epifania", cioè rivelazione, manifestazione; i latini usavano la denominazione "festivitas declarationis" o "apparitio", col prevalente significato di rivelazione della divinità di Cristo al mondo pagano attraverso l'adorazione dei magi, ai Giudei col battesimo nelle acque del Giordano e ai discepoli col miracolo alle nozze di Cana. L'episodio dei magi, al di là di ogni possibile ricostruzione storica, possiamo considerarlo, come hanno fatto i Padri della Chiesa, il simbolo
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Santo del giorno 5 Gennaio: San Giovanni Nepomuceno Neumann Vescovo |
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Sabato 05 Gennaio 2013 00:00 |
Il suo secondo nome deriva da un santo del XIV secolo, detto Nepomuceno perché nativo di Nepomuc, in Boemia; cioè nella sua stessa regione di origine, che nell’Ottocento apparteneva all’Impero austro-ungarico. Giovanni è figlio di artigiani, che lo avviano agli studi classici, dai quali passa poi al seminario: prima a Budejovic e poi a Praga. A 24 anni è pronto per il sacerdozio, ma c’è un rinvio. Gli scritti di evangelizzatori suoi contemporanei gli hanno suggerito una precisa destinazione: il Nord dell’America. D’accordo con il suo vescovo di Praga, parte verso gli Stati Uniti nel febbraio 1836, e vi sbarca quattro mesi dopo. Monsignor John Dubois, allora vescovo di New York, lo ordina sacerdote e lo manda nel nord dello Stato, dove ci sono molti immigrati di origine tedesca. Giovanni si installa nella cittadina di Williamsville, e una casetta diventa il suo campo-base. Di lì parte per visitare i villaggi sparsi: incontri, conoscenze, amicizie; qualche volta anche scontri e avversioni, più una scoraggiante povertà di mezzi. Una vita, però, che con il tempo dà i suoi frutti: le prime chiese
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Santo del giorno 4 Gennaio: Beata Angela da Foligno Terziaria francescana |
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Venerdì 04 Gennaio 2013 00:00 |
La beata Angela, mistica contemporanea di Dante e di Jacopone da Todi vissuta nella verde Umbria poco tempo dopo il grande Francesco d’Assisi, vide la luce a Foligno nel 1248, in una famiglia ricca di beni materiali. Lei stessa visse nel benessere, negli agi e piaceri del tempo. Fu sposata ed ebbe figli e visse con la madre che soddisfaceva tutti i suoi capricci, come lei stessa dirà. Morti il marito e i figli, seguendo le orme di san Francesco, si diede completamente a Dio, iniziò una vita di austera penitenza e affidò alla propria autobiografia le sue profonde esperienze di vita mistica. Dopo essersi recata ad Assisi, avviò un'intensa attività apostolica per aiutare il prossimo e soprattutto i suoi concittadini affetti da lebbra, donando tutti i suoi averi ai poveri ed entrando nel Terz'Ordine Francescano. Per i suoi scritti, assai profondi, è stata chiamata "maestra di teologia". Angela morì il 4 gennaio 1309, ma il suo ricordo ed il suo insegnamento
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Santo del giorno 3 Gennaio: Santissimo Nome di Gesù |
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Giovedì 03 Gennaio 2013 00:00 |
L’espressione somma della presenza del Nome del Signore e dell’intera Santissima Trinità nella vita cristiana, si ha nel segno della croce, che introduce ogni preghiera, devozione, celebrazione; e conclude le benedizioni e l’amministrazione dei sacramenti: “Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Il Santissimo Nome di Gesù fu sempre onorato e venerato nella Chiesa fin dai primi tempi, ma solo nel secolo XIV cominciò ad avere culto liturgico. Grande predicatore e propagatore del culto al Nome di Gesù, fu il francescano san Bernardino da Siena (1380-1444) e continuato da altri confratelli, soprattutto dai beati Alberto da Sarteano (1385-1450) e Bernardino da Feltre (1439-1494). San Bernardino da Siena, aiutato da altri confratelli, sopratutto dai beati Alberto da Sarteáno e Bernardino da Feltre, diffuse con tanto slancio e fervore tale devozione che finalmente venne istituita la festa liturgica. Nel 1530 Papa Clemente VII autorizzò l'Ordine francescano a recitare l'Ufficio del Santissimo
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Santo del giorno 2 Gennaio San Telesforo Papa e martire |
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Mercoledì 02 Gennaio 2013 00:00 |
Ottavo papa, succedette a Sisto I nella sede di Roma e governò 11 anni, 3 mesi e 22 giorni, dal 125 al 136 d.C. Da poco abbiamo celebrato la Messa della notte di Natale e la sua introduzione si deve proprio a Papa Telesforo. Di origine greca e nato in Calabria, prima di giungere a Roma era stato anacoreta in Egitto e Palestina. Forse fu tra gli eremiti del Monte Carmelo (l'ordine carmelitano tuttora lo annovera tra i suoi santi). Oltre alla Messa di Mezzanotte pare abbia istituito anche le altre due liturgie del Natale (all'aurora e all'ora terza), raccomandato l'osservanza del digiuno quaresimale e partecipato alla disputa d'Oriente sulla data di Pasqua. Non si conosce nulla del suo pontificato, tuttavia le poche notizie, prive di fondamento storico, ci vengono tramandate dal Liber Pontificalis vol. I, 129 secondo cui Telesforo istituì il digiuno quaresimale e l’introduzione delle tre Messe notturne di Natale con il canto del “Gloria in excelsis Deo”. Nel dare la serie dei primi papi, s. Ireneo asserisce nella sua nota opera Adversus haereses che Telesforo subì un ‘glorioso martirio’, affermazione ripetuta e
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Santo del giorno 1 Gennaio: Maria Santissima Madre di Dio |
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Martedì 01 Gennaio 2013 00:00 |
La solennità di Maria SS. Madre di Dio è la prima festa mariana comparsa nella Chiesa occidentale. Originariamente la festa rimpiazzava l'uso pagano delle "strenae" (strenne), i cui riti contrastavano con la santità delle celebrazioni cristiane. Il "Natale Sanctae Mariae" cominciò ad essere celebrato a Roma intorno al VI secolo, probabilmente in concomitanza con la dedicazione di una delle prime chiese mariane di Roma: S. Maria Antiqua al Foro romano, a sud del tempio dei Castori. La liturgia veniva ricollegata a quella del Natale e il primo gennaio fu chiamato "in octava Domini": in ricordo del rito compiuto otto giorni dopo la nascita di Gesù, veniva proclamato il vangelo
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L'abbazia di Santa Maria di Piazza - Indagine storico-architettonica per il restauro |
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Domenica 25 Marzo 2012 17:34 |
Nella annuale ricorrenza della festività religiosa dell’Annunziata, titolare della nostra chiesa principale ostraveterana dell’Abbazia di Santa Maria Annunziata di Piazza, offriamo ai nostri lettori un ulteriore passo dell’interessantissimo volume stampato a cura del Centro di Cultura Popolare e scritto qualche anno fa dall’ingegnere Francesco Fiorani nel corso dei suoi studi universitari e che finalmente scopre tante sconosciute vicende storiche locali, ponendosi quindi come notevolissimo contributo alla conoscenza storica del paese. 66 - Francesco Fiorani, L'abbazia di Santa Maria di Piazza - Indagine storico-architettonica per il restauro, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 2002, pp. 624. Estratto da pagina 19 a pagina 20: “PREFAZIONE di Massimo Bello Sindaco del Comune di Ostra Vetere. La pubblicazione del giovane ingegnere Francesco Fiorani merita attenzione e gratitudine perché egli è riuscito a concentrare in un volume denso di dati, immagini e documenti un’opera di
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L'abbazia di Santa Maria di Piazza - Indagine storico-architettonica per il restauro |
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Venerdì 25 Marzo 2011 21:09 |
Nella annuale ricorrenza della festività religiosa dell’Annunziata, titolare della nostra chiesa principale ostraveterana dell’Abbazia di Santa Maria Annunziata di Piazza, offriamo ai nostri lettori un passo dell’interessantissimo corposo volume, da poco stampato a cura del Centro di Cultura Popolare di Ostra Vetere e scritto qualche anno fa dall’ingegnere Francesco Fiorani come “tesina” (in realtà “tesina” è un simpatico eufemismo, perché il volume è proprio un volumone di ben 624 pagine) redatto nel corso dei suoi studi universitari e che finalmente scopre tante sconosciute vicende storiche locali, ponendosi quindi come notevolissimo contributo alla conoscenza storica delle vicende locali. 66 - Francesco Fiorani, L'abbazia di Santa Maria di Piazza - Indagine storico-architettonica per il restauro, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 2002, pp. 624. Segue l’estratto da pagina 17 a pagina 18: “AL LETTORE di Alberto Fiorani, Presidente del Centro di Cultura Popolare di Ostra Vetere. Nel
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