Santo del giorno 28 giugno San Paolo I papa |
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Venerdì 28 Giugno 2013 00:00 |
Due fratelli papi, uno dopo l’altro: mai accaduto prima, e mai più dopo. Morto il 26 aprile 757 in Laterano il papa Stefano II, e prima ancora di seppellirlo in San Pietro, la maggioranza di clero, nobili e popolo di Roma chiamò a succedergli il diacono Paolo: assistette fino all’ultimo il fratello e ne prese il posto per guidare la Chiesa in una situazione del tutto nuova. Al tempo di Stefano II terminò il dominio dell’Impero d’Oriente su Roma e gran parte dell’Italia centrale, e rapidamente entrò in quei territori il re longobardo Astolfo, che assediò Roma e saccheggiò le catacombe fuori città. Dal regno dei Franchi intervenne allora in soccorso del Pontefice Pipino (detto “il Breve” per la sua
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Santo del giorno 27 giugno Beato Benvenuto da Gubbio |
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Giovedì 27 Giugno 2013 00:00 |
Nobile cavaliere eugubino, Benvenuto, ricevuto nell'Ordine da san Francesco nel 1222 in qualità di fratello laico, fu destinato al servizio dei lebbrosi negli ospedali, giungendo in questo umile e laborioso ministero alle vette della santità. Si distinse, inoltre, per la contemplazione, per l'amore alla Eucaristia e per la pazienza nelle lunghe e gravi malattie. Morì a Corneto nella Puglia (Capitanata) verso il 1232. Tanto si divulgò la fama dei suoi strepitosi prodigi, registrati dagli antichi annalisti dell'Ordine, che Gregorio IX, nel 1236, diede ai vescovi di Melfi, Molfetta e Venosa l'incarico di raccogliere le informazioni per la canonizzazione. Il processo non ebbe seguito
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Santo del giorno 26 giugno San Rodolfo da Fonte Avellana vescovo di Gubbio |
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Mercoledì 26 Giugno 2013 00:00 |
Trent’anni di vita, e almeno cinque di episcopato. Lo troviamo infatti al Concilio Romano del 1059, come vescovo di Gubbio. Ha 25 anni ed è il primo di tre vescovi santi della cittadina umbra in un secolo: dopo di lui c’è san Giovanni da Lodi, e terzo è il popolare sant’Ubaldo. Conosciamo Rodolfo soprattutto per quello che ne scrive il suo maestro san Pier Damiani, una delle più forti personalità dell’XI secolo. Pier Damiani aveva guidato l’eremo marchigiano di Fonte Avellana: un vivaio di asceti. E tra questi l’aveva colpito il giovane Rodolfo (che aveva con sé il fratello maggiore Pietro. Poi entreranno in monastero anche la madre Ratia e l’altro fratello Giovanni). Da monasteri ed eremi vengono gli uomini del rinnovamento. Rodolfo, da Fonte Avellana, diventa vescovo della sua Gubbio. Qui avvia il risanamento, bloccando intanto il giro di moneta intorno ai Sacramenti. C’è chi chiede denaro anche per assolvere dai peccati, e chi vuole la
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Santo del giorno 25 giugno Beato Paolo Giustiniani eremita camaldolese al Monte Cucco |
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Martedì 25 Giugno 2013 00:00 |
Era figlio della nobile famiglia Giustiniani di Venezia, dove nacque il 15 giugno 1476. Dopo essere diventato superiore maggiore nell'eremo di Camaldoli fino al 1520, ottenne da Leone X il permesso di fondare un nuovo istituto eremitico, il quale da principio fu chiamato la "Compagnia di San Romualdo". Più tardi ebbe il nome canonico di "Congregazione degli eremiti camaldolesi di Monte Corona" anche detti più brevemente "Montecoronesi". Tra gli eremi cui dette vita, dopo quello di Monte Cucco, che fu il primo eremo ad accoglierlo, vanno ricordati tra gli altri quello delle grotte di Cupramontana e quello di San Silvestro sul Monte Soratte. A Macerata fu imprigionato per amore e difesa degli eremiti. Trovandosi a Roma nel 1527, cadde prigioniero dei Lanzichenecchi, in quel terribile sacco. Fu torturato insieme a San Gaetano da Thiene, ma ne scampò riacquistando la libertà. Nella primavera del 1528 contrasse la peste a Viterbo. Non perfettamente guarito, si rimise in viaggio alla volta di Roma per ricevere
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Santo del giorno 24 giugno Sant'Eros e fratelli martiri di Satala in Armenia |
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Lunedì 24 Giugno 2013 00:00 |
Nella precedente edizione del ‘Martyrologium Romanum’ i santi Eros, Orenzio, Farnace, Firmino, Firmo, Ciriaco e Longino tutti fratelli, erano commemorati il 24 giugno, data nella quale li aveva posti nel ‘500 lo storico Cesare Baronio, estensore del primo ‘Martirologio Romano’. Il Baronio li trovò scritti nei Sinassari
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Santo del giorno 23 giugno Beato Pietro Giacomo da Pesaro sacerdote agostiniano |
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Domenica 23 Giugno 2013 00:00 |
Nacque a Pesaro molto probabilmente nell’anno 1445. Poco si sa della sua famiglia, che qualche storico chiama Gaspari. Giovanissimo chiede ed ottiene di entrare nella sua città nel Convento degli agostiniani, i quali infondono in lui l’elemento carismatico che li caratterizza: lo studio come via alla sapienza, alla virtù e al ministero apostolico. Terminato il noviziato, il giovane emette la professione e viene avviato al compimento degli studi necessari per il ministero sacerdotale e alla carriera accademica secondo il rigido e impegnativo programma prescritto all’Ordine agostiniano. Dopo l’ordinazione sacerdotale, è inserito nella vita conventuale con l’impegno di proseguire gli studi e di guidare i giovani studenti dell’Ordine. Nel 1472 è Maestro degli studenti a Perugia. Nel 1473 è inviato ad insegnare nello Studio agostiniano di Firenze. Nel 1482 lo troviamo, già con il titolo di maestro in Sacra Teologia a Rimini con il compito di Reggente dello studio. Partecipa a due Capitoli Generali: nel 1482 a Perugia e nel 1486 a Siena. Sempre nella stima dei superiori e confratelli, rinuncia a ogni incarico, anche prestigioso, e preferisce dedicarsi alla vita ascetica e alla contemplazione nell'eremo di Valmanente, reso famoso dalla santità di Nicola da Tolentino,il quale proprio in quel luogo ebbe la sua celebre visione del Purgatorio. Altre notizie, che a volte nelle piccole biografie gli storici hanno riportato - come una sua nomina a commissario generalizio per una vertenza tra i Conventi di Pergola e Corinaldo, la sua elezione a Priore Provinciale
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Santo del giorno 22 giugno San Flavio Clemente console e martire |
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Sabato 22 Giugno 2013 00:00 |
La famiglia dei Flavi, a cui appartenne Flavio Clemente, era originaria probabilmente di Rieti. Il valore, la capacità, l'intraprendenza di alcuni suoi membri consentirono a questi provinciali, non appartenenti all'antica aristocrazia, il raggiungimento, a metà del secolo I, delle più alte cariche dello Stato. Flavio Vespasiano, poi, venne proclamato imperatore nel 69 iniziando la dinastia dei Flavi. Flavio Clemente, figlio di Flavio Sabino, fratello dell'imperatore Vespasiano, poté egli pure raggiungere altissime
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Santo del giorno 21 giugno San Luigi Gonzaga religioso |
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Venerdì 21 Giugno 2013 00:00 |
Il matrimonio dei suoi genitori - il marchese Ferrante Gonzaga e Marta dei conti Tana di Chieri (Torino) - si è celebrato nel palazzo reale di Madrid, perché Ferrante è al servizio di re Filippo II di Spagna. Luigi è poi nato nel castello di famiglia: è il primo di sette figli, erede del titolo e naturalmente con un futuro di soldato. Perciò il padre lo porta in mezzo alla truppa già da bambino. Poi cominciano per lui i soggiorni in varie corti e gli studi. Nel 1580, dodicenne, Luigi riceve la prima Comunione dalle mani di san Carlo Borromeo. Nel 1581 va a Madrid per due anni, come paggio di corte e studente. È di questa epoca un suo ritratto. Autore è il grande El Greco, che mostra il Luigi autentico (come pochi altri suoi ritratti), e ben diverso dal fragile piagnone raffigurato più tardi da tanta pittura per sentito dire, fuorviata dal fervore maldestro di oratori e biografi: purtroppo la sua austerità di vita (da lui contrapposta alla fiacchezza morale del gran mondo) sarà, per molto tempo, presentata come una sorta di avversione
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Santo del giorno 20 giugno San Lucano (Lugano) vescovo di Sabiona |
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Giovedì 20 Giugno 2013 00:00 |
E' chiamato "l'Apostolo delle Dolomiti" e, in queste montagne, parecchie località portano il suo nome e varie chiese gli sono dedicate. Visse nella prima metà del secolo V ed essendo vescovo di Sabiona (ora Chiusa a dieci chilometri da Bressanone, dove piú tardi quella sede vescovile fu trasferita), durante una carestia, permise ai suoi fedeli l'uso dei latticini in Quaresima. Denunciato per questo al papa Celestino I (422-432), fu invitato a Roma a scusarsi; i miracoli che lo accompagnarono
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Santo del giorno 19 giugno San Romualdo abate |
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Mercoledì 19 Giugno 2013 00:00 |
Un mattino del settembre 978 corre a Venezia l’allarme: "E’ sparito il Doge!". Ed è vero: Pietro Orseolo I, da due anni in carica, è fuggito nella notte, diretto a un lontano monastero dei Pirenei. Ha pochi accompagnatori, tra cui il giovane monaco Romualdo, figlio del duca Sergio di Ravenna. Perché? L’Orseolo è diventato Doge dopo l’assassinio del predecessore, Pietro Candiano IV. Non è chiaro se abbia a che fare col delitto, ma l’imperatore Ottone II minaccia vendette. E allora lui, "sacrificando sé stesso, evitava al popolo pericoli, lotte intestine, attacchi esterni" (A. Zorzi, La Repubblica del leone). Nel monastero pirenaico Romualdo aiuta e assiste l’ex Doge, che muore nel 987-88 da semplice monaco (e la Chiesa lo venera come santo dal 1731). Romualdo torna poi a Ravenna, ma non si ferma in quello che fu il suo primo monastero, Sant’Apollinare in Classe. Anzi, in verità non si ferma da nessuna parte. Diventato monaco (insieme a suo padre) dopo uno scontro sanguinoso in cui era coinvolto il suo casato, s’impone una vita severa di penitenza, preghiera e meditazione. Ma spesso lo chiamano a incombenze ecclesiastiche e politiche, per le sue relazioni con le grandi famiglie del tempo. Lui
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Santo del giorno 18 giugno Beata Marina di Spoleto agostiniana |
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Martedì 18 Giugno 2013 00:00 |
Nata a Spoleto, poco prima della metà del sec. XIII, Vallarina Petruccini entrò giovanissima nel monastero delle Canonichesse Regolari di Sant’Agostino detto di Santa Maria della Stella con il nome di Marina; qui rimase per qualche anno, ma il suo desiderio era quello di darsi ad una vita ancora più rigida e nel 1265 decise di aiutare permanentemente le Monache clarisse nella cura dei ammalati dell'antico ospedale di San Matteo di Spoleto. Ivi adiacente, vi fondò una comunità di preghiera monacale femminile, basata sulla regola agostiniana, dove successivamente sorse un monastero e una chiesetta di stile romanico, sempre dedicati a San Matteo, e che diede il nome anche al borgo storico di Spoleto, oggi chiamato anche il borgaccio, per via degli stretti vicoli, che si raggiunge passando attraverso l'omonima porta antica detta, appunto, di San Matteo. Condusse una vita tutta dedita alla preghiera e alla penitenza, mirabile esempio per tutta la Comunità. Morì il 18 giugno di un anno intorno al
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Santo del giorno 17 giugno Santi Blasto e Diogene Martiri |
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Lunedì 17 Giugno 2013 00:00 |
Di questi due santi, venerati nella antichità e nel Medioevo in Roma, si ha notizia dal Martirologio Geronimiano al 17 giugno. Di un Blasto, tribuno di Claudio il Gotico e da lui condannato a morte perché cristiano (269), si parla negli Atti del martire san Valentino. Per san Diogene si conserva il testo dell'epigrafe sepolcrale del presbitero Marea, nella quale si accenna a una violazione della tomba durante l'assedio di Vitige (536). Essi furono sepolti nella chiesa di San Giovanni martire sulla via Salaria «ad septem
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