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Santo del giorno 20 maggio: Beato Alcuino monaco teologo letterato PDF Stampa E-mail
Sabato 20 Maggio 2023 00:00

Santo del giorno 20 maggio: Beato Alcuino monaco teologo letteratoAlcuino, una delle più grandi figure della rinascita degli studi nel periodo carolingio, nacque a York nel 735 da una nobile famiglia anglosassone e venne educato alla scuola episcopale di York, dove ebbe come maestri di latino, greco ed ebraico Aelberto e il vescovo Egberto. In questo periodo entrò nell’Ordine Benedettino; morto il vescovo Egberto, gli successe come arcivescovo di York Aelberto, il quale dopo aver ordinato Alcuino diacono, gli affidò la direzione della Scuola episcopale, che divenne in breve famosa, attirando un gran numero di studenti provenienti dall’Irlanda e dalla Frisia e rendendo molto noto il nome di Alcuino, nel mondo letterario circoscritto dell’epoca. In un viaggio verso Roma, Alcuino incontrò a Parma Carlo Magno, che lo invitò alla sua corte; espletati gli incarichi ricevuti, con il permesso del suo vescovo e del re Etelberto, all’inizio del 782 Alcuino si trasferì ad Aquisgrana, ricevendo in dotazione le abbazie di Ferrières e di Troyes e assumendo la direzione della “Schola Palatina”, fondata da Carlo Magno. Introdusse nella Scuola il sistema aristotelico del

 
Santo del giorno 19 maggio: Santa Pudenziana di Roma vergine e martire PDF Stampa E-mail
Venerdì 19 Maggio 2023 00:00

Santo del giorno 19 maggio: Santa Pudenziana di Roma vergine e martireSanta Pudenziana, sorella della martire romana Santa Prassede, figurano entrambe negli itinerari del secolo VII come venerate dai pellegrini nel cimitero di Priscilla sulla via Salaria. Sono menzionate nel ‘Kalendarium Vaticanum’ della basilica di San Pietro del XII secolo, Pudenziana al 19 maggio e Prassede sua sorella il 21 luglio. La loro vita è raccontata nei ‘Leggendari’ o ‘Passionari’ romani, composti intorno al V-VI secolo ad uso dei chierici e dei monaci per fornire loro le preghiere per gli Uffici religiosi, sia per edificanti e pie letture; i ‘Passionari’, racconti delle vite e delle sofferenze dei santi martiri, si diffusero largamente negli ambienti religiosi dell’Alto e Basso Medioevo. Le ‘Gesta’ delle due sante martiri, raccontano, che Pastore, prete di Roma, scrive a Timoteo discepolo di San Paolo, che Pudente ‘amico degli Apostoli’, dopo la morte dei suoi genitori e della moglie Savinella, aveva trasformato la sua casa in una chiesa con l’aiuto dello stesso Pastore. Poi Pudente muore lasciando quattro figli, due maschi Timoteo e Novato e due femmine Pudenziana e Prassede. Le due donne con l’accordo del prete Pastore e del papa Pio I

 
Santo del giorno 18 maggio: San Venanzio di Camerino martire PDF Stampa E-mail
Giovedì 18 Maggio 2023 00:00

Santo del giorno 18 maggio: San Venanzio di Camerino martireSi rimane meravigliati di fronte all’enorme ed antichissimo culto tributato a questo santo martire, a Camerino come in tutta l’Italia Centrale. Venanzio, giovanetto di quindici anni appartenente a una nobile famiglia di Camerino, fattosi cristiano, lasciò tutte le comodità in cui era vissuto e andò a vivere presso il prete Porfirio. Venne ricercato dalle autorità pagane della città e minacciato di tormenti e di morte se non fosse ritornato al culto degli dei, in esecuzione degli editti imperiali. Venanzio adolescente per età, ma dalla forte personalità per la fede ricevuta, si rifiutò e quindi viene sottoposto a flagellazioni, pene di fumo, fuoco, cavalletto, ma ne esce sempre incolume e per questo raccoglie conversioni fra i pagani curiosi e gli stessi persecutori. Rimane allora imprigionato e ancora tormentato con i carboni accesi sul capo, gli vengono spezzati denti e mandibola, gettato in un letamaio, Venanzio resiste ancora, allora viene dato in pasto a cinque leoni affamati, ma questi gli si accucciano inoffensivi ai suoi piedi. Ancora incarcerato, può accogliere ammalati di ogni genere che gli fanno visita ammirati e imploranti, ed egli ridona a loro

 
Santo del giorno 17 maggio: San Pasquale Baylon religioso dei frati minori PDF Stampa E-mail
Mercoledì 17 Maggio 2023 00:00

Santo del giorno 17 maggio: San Pasquale Baylon religioso dei frati minoriPasquale Baylón nacque il 16 maggio 1540, giorno di Pentecoste, a Torre Hermosa in Aragona, Spagna, da Martín Baylón e da Isabel Jubera. Fu pastore prima del gregge della famiglia, poi a servizio di altri padroni. La solitudine dei campi favorì la meditazione, il suo desiderio di spiritualità, la continua preghiera; prese anche a mortificare il suo giovane corpo con lunghi digiuni e flagellazioni dolorose. A 18 anni chiese di essere accolto nel convento di Santa Maria di Loreto dei Francescani Riformati; ma non fu accettato, forse per la giovane età. Pur di rimanere nei dintorni del convento, entrò al servizio, sempre come pastore, del ricchissimo possidente Martín García. Ammirato da questo suo giovane dipendente, gli propose di adottarlo così da poter diventare suo erede universale, ma lui oppose un deciso rifiuto, perché era deciso ad entrare tra i frati di san Francesco. Dopo due anni, nel 1560, venne ammesso nel convento di Santa Maria di Loreto,

 
Santo del giorno 16 maggio: Beato Adamo di Fermo abate confessore PDF Stampa E-mail
Martedì 16 Maggio 2023 00:00

Santo del giorno 16 maggio: Beato Adamo di Fermo abate confessoreNato a Fermo nella seconda metà del XII secolo, il beato Adamo, dopo aver condotto per qualche tempo vita solitaria da eremita, vestì l’abito monastico ed entrò nel monastero benedettino di San Savino presso la cittadina marchigiana di Fermo. Successivamente fu eletto abate di quella comunità. Morì santamente nell’anno 1209 (o nel 1213) e il suo corpo fu in seguito traslato nella cattedrale di Fermo, dedicata a Santa Maria Assunta in Cielo. Il beato Adamo è particolarmente invocato contro l'epilessia. La sua festa si celebra il 16 maggio.

estratto da: http://www.santiebeati.it

da Centro Cultura Popolare

 
Santo del giorno 15 maggio: San Severino di Settempeda (San Severino Marche) vescovo PDF Stampa E-mail
Lunedì 15 Maggio 2023 00:00

Santo del giorno 15 maggio: San Severino di Settempeda (San Severino Marche) vescovoSan Severino vescovo, patrono della città, era nato a Septempeda, l'odierna San Severino Marche (MC), da nobile famiglia cristiana alla fine del V secolo. Le poche notizie che si hanno di lui sono derivate da una "Vita" scritta tra il VII ed il IX secolo, ripresa in un rifacimento tardivo che amplia ed arricchisce di episodi l'antico testo, già leggendario. Dalla "Vita" sappiamo che Severino, insieme al fratello Vittorino, alla morte dei genitori rinunciò a una esistenza facile e agiata e si spogliò di tutti i suoi beni per darsi a una vita di solitudine, di preghiera e di penitenza sul Monte Nero. Per la sua fama di santità il clero e il popolo, morto il vescovo di Septempeda, lo elessero suo successore, e tale fu ordinato a Roma da Papa Vigilio. Morì un 8

 
Santo del giorno 14 maggio: San Mattia apostolo PDF Stampa E-mail
Domenica 14 Maggio 2023 00:00

Santo del giorno 14 maggio: San Mattia apostoloMattia, abbreviazione del nome ebraico Mattatia, che significa dono di Jahvè, fu eletto al posto di Giuda, il traditore, per completare il numero simbolico dei dodici apostoli, raffigurante i dodici figli di Giacobbe e quindi le dodici tribù d'Israele. Secondo gli Atti apocrifi, egli sarebbe nato a Betlemme, da una illustre famiglia della tribù di Giuda. Una cosa è certa, perché affermata da san Pietro (Atti, 1,21), che Mattia fu uno di quegli uomini che accompagnarono gli apostoli per tutti il tempo che Gesù Cristo visse con loro, a cominciare dal battesimo nel fiume Giordano fino all'Ascensione al cielo. Non è improbabile che facesse parte dei 72 discepoli designati dal Signore e da lui mandati, come agnelli fra i lupi, a due a due davanti a sé, in ogni città e luogo dov'egli stava per andare. San Mattia conosceva certamente il più antipatico degli apostoli, Giuda, nativo di Kariot, quello che nella lista dei Dodici è sempre messo all'ultimo posto e designato con l'espressione "colui che tradì il Signore". Durante

 
Santo del giorno 13 maggio: Beata Vergine Maria di Fatima PDF Stampa E-mail
Sabato 13 Maggio 2023 00:00

Santo del giorno 13 maggio: Beata Vergine Maria di FatimaIl 13 maggio si celebrano le apparizioni della Beata Vergine Maria a Fatima, in Portogallo nel 1917. A tre pastorelli, Lucia de Jesus, Francesco e Giacinta Marto, apparve per sei volte la Madonna: lasciò loro un messaggio per tutta l’umanità, centrato soprattutto sulla penitenza e sulla devozione al suo Cuore Immacolato. Il 13 ottobre 1930 il vescovo di Leiria dichiarò degne di fede le visioni dei tre bambini, autorizzando il culto alla Madonna di Fatima. Sul luogo delle apparizioni è sorto un santuario, che comprende la Basilica di Nostra Signora del Rosario di Fatima, dove sono venerati i resti mortali dei tre veggenti. La prima apparizione mariana del XX secolo. Dopo tre apparizioni di rilievo della Vergine Maria, verificatesi durante il XIX secolo, a La Salette nel 1846, a Lourdes nel 1858, a Castelpetroso nel 1888, la Madonna apparve nel 1917, per la prima volta nel XX secolo, a Fatima in Portogallo. In tutte queste apparizioni, come pure nel 1432 a Caravaggio e nel 1531 a

 
Santo del giorno 12 maggio Santa Rictrude sposa vedova e badessa PDF Stampa E-mail
Venerdì 12 Maggio 2023 00:00

Santo del giorno 12 maggio Santa Rictrude sposa vedova e badessa   Santa Rictrude nacque in Guascogna nel 612 da una famiglia ricca quanto devota. In giovane età ebbe come direttore spirituale Sant'Amando di Maastricht, esiliato proprio in quella regione dal re Dagoberto, del quale aveva condannato la condotta licenziosa. Amando visse così in quel periodo ospite della famiglia di Rictrude e da questo luogo il santo franco intraprese l'opera di evangelizzazione della Guascogna. Un altro nobile franco, Adabaldo, giunse in seguito in quella casa, guadagnandosi il favore del re Clodoveo II, e nonostante l'opposizione dei nobili guasconi chiese ed ottenne Rictrude in sposa. I due andarono a vivere insieme presso Ostrevant nelle Fiandre ed ebbero ben quattro figli anch'essi tutti venerati come santi: Adalsinda, Clotsinda, Mauronto ed Eusebia. Amando era solito far loro visita: essi conducevano una vita “Devota e lieta”, come asserisce il suo biografo. Tuttavia questa felice esistenza non era destinata a durare e nel 652 Adabaldo venne ucciso dai guasconi, presumibilmente ancora ostili al matrimonio celebrato con Rictrude ormai da sedici anni. Meritò così di essere onorato come martire, anche se la sua tradizionale commemorazione al 2 febbraio ad onor del vero non è più riportata dal Martyrologium Romanum. A causa della tragica scomparsa del marito, Rictrude espresse il desiderio di farsi monaca, ma Sant’Amando le consigliò di attendere ancora, almeno finché suo figlio Mauronto fosse diventato abbastanza grande per essere introdotto nella vita di corte. Clodoveo II serbava però ben altri progetti per lei, desiderando che andasse sposa ad uno dei suoi protetti. Sant’Amando riuscì però fortunatamente a persuaderlo a lasciarla libera ed ella poté così felicemente recarsi a Marchiennes, vicino a Cambrai in Austrasia, nel territorio dell’odierna Francia, ove aveva fondato un monastero maschile ed uno femminile, dopo la morte violenta di suo marito Adalbaldo. Ne fu badessa per molti anni e le sue due figlie maggiori, Adalsinda e Clotsinda, si unirono a lei. Più tardi anche il figlio Mauronto. La prima figlia morì giovane, mentre invece la seconda succedette alla madre come badessa quando costei morì nel 678. L'ultima figlia, Eusebia, visse con la nonna. Questa famiglia, ascesa al gran completo alla gloria degli altari, non è che uno dei molti casi simili verificatisi in duemila anni di cristianesimo. Santa Rictrude è commemorata dal Martyrologium Romanum al 12 maggio.  estratto da: http://www.santiebeati.it da Centro Cultura Popolare  santa,rictrude,nacque,guascogna,famiglia,ricca,devota,giovane,direttore,spirituale,amando,maastricht,esiliato,regione,re,dagoberto,condannato,condotta,cicenziosa,clodoveo,sposa,ostrevant,Santa Rictrude nacque in Guascogna nel 612 da una famiglia ricca quanto devota. In giovane età ebbe come direttore spirituale Sant'Amando di Maastricht, esiliato proprio in quella regione dal re Dagoberto, del quale aveva condannato la condotta licenziosa. Amando visse così in quel periodo ospite della famiglia di Rictrude e da questo luogo il santo franco intraprese l'opera di evangelizzazione della Guascogna. Un altro nobile franco, Adabaldo, giunse in seguito in quella casa, guadagnandosi il favore del re Clodoveo II, e nonostante l'opposizione dei nobili guasconi chiese ed ottenne Rictrude in sposa. I due andarono a vivere insieme presso Ostrevant nelle Fiandre ed ebbero ben quattro figli anch'essi tutti venerati come santi: Adalsinda, Clotsinda, Mauronto ed Eusebia. Amando era solito far loro visita: essi conducevano una vita “Devota e lieta”, come asserisce il suo biografo. Tuttavia questa felice esistenza non era destinata a durare e nel 652 Adabaldo venne ucciso dai guasconi, presumibilmente ancora ostili al matrimonio celebrato con Rictrude ormai da sedici anni. Meritò così di essere onorato come martire,

 
Santo del giorno 11 maggio Santi Anastasio, Teopista e figli, sposi e martiri PDF Stampa E-mail
Giovedì 11 Maggio 2023 00:00

Santo del giorno 11 maggio Santi Anastasio, Teopista e figli, sposi e martiriIn data odierna è commemorata una famiglia marchigiana, il cui culto è assai diffuso in zona. Sant’Anastasio era di Camerino, città in provincia di Macerata, e secondo gli Atti sulla sua vita era un corniculario, cioè ispettore di giustizia. Convertitosi di fronte alla serenità e sicurezza con cui il giovane San Venanzio, suo compaesano, affrontò il martirio, si fece battezzare dal sacerdote Porfirio con tutti i suoi familiari: la moglie Teopista ed i figli Aradio, Evodio (Ebodi), Callisto, Felice, Eufemia e Primitiva. Sull’esempio di Venanzio, anch’essi furono chiamati a scegliere se vedere salva la propria vita terrena o preferire quella del Cielo. Optando per la seconda scelta, il loro martirio si consumò nel 251 sulla via Lata, fuori dalla porta orientale di Camerino. Il Martirologio Romano li commemorava in passato l’11 maggio, mentre la diocesi di Camerino ancora oggi li ricorda il giorno seguente.

estratto da: http://www.santiebeati.it

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Santo del giorno 10 maggio Sant'Amalario Fortunato di Treviri vescovo PDF Stampa E-mail
Mercoledì 10 Maggio 2023 00:00

Santo del giorno 10 maggio Sant'Amalario Fortunato di Treviri vescovoNato nei din­torni di Metz nel 775, fu scolaro di Alcuino ad Aquisgrana e a Tours. Non fu mai monaco, ma dopo l'800 fu eletto abate commendatario di Hornbach; nell'809-13 fu corepiscopo di Treviri, con giurisdizione anche fuori della città e nell'811, in­fatti, consacrò la prima chiesa di Amburgo. Nell'813 fu legato di Carlo Magno a Costantinopoli; al ritorno, si ritirò presso l’abbazia di Nonantola presso Modena, ma partecipò ai concilii di Aquisgrana (816) e di Parigi (825). Res­se la diocesi di Lione nell'835-38, in assenza dello arcivescovo Agobardo, e tentò d'introdurvi la sua riforma liturgica, per cui fu osteggiato aspramente dal diacono Floro e fu condannato dal concilio di Kiersy  nel settembre 838, sulla base d'una sua espressione « Triforme est corpus Christi », a cui fu data una interpretazione tendenziosa. Si ha notizia di suoi viaggi a Roma, sotto Leone III e Gregorio IV. Morì in fama di santità e di miracoli, a Metz, fra I'850 e l'853, il 29 aprile, e fu sepolto in Sant’Ar­nolfo accanto al suo protettore imperatore Ludovico il Pio. Amalario è da identificare con Fortunato arcivescovo di Treviri, e il nome Fortunatus è l'equivalente dello

 
Santo del giorno 9 maggio San Geronzio di Cervia vescovo PDF Stampa E-mail
Martedì 09 Maggio 2023 00:00

Santo del giorno 9 maggio San Geronzio di Cervia vescovoA Cagli nelle Marche sulla via Flaminia, si tramanda il transito di san Geronzio, vescovo di Cervia, che in questo luogo venne crudelmente ucciso mentre era di ritorno dal Sinodo “palmare” indetto da papa Simmaco e celebrato a Roma nel 501 d.C.  Per questo San Geronzio è onorato come patrono di Cagli. Si tratta del ritorno di uno dei partecipanti al celebre Sinodo Romano di papa Simmaco e al quale partecipò anche il vescovo di Ostra Antica, Martiniano. E’ questo un riferimento importante, poiché la sottoscrizione dei verbali di quel Sinodo costituisce l’unico riferimento certo dell’esistenza della antica Diocesi di Ostra. Avendo entrambi i vescovi partecipato al medesimo Sinodo, è molto probabile che abbiano intrapreso la strada del ritorno da Roma insieme e che si siano poi

 
Santo del giorno 8 maggio Beato Angelo da Massaccio (Cupramontana) PDF Stampa E-mail
Lunedì 08 Maggio 2023 00:00

Santo del giorno 8 maggio Beato Angelo da Massaccio (Cupramontana)Nato nella cittadina marchigiana di Cupramontana, l'antica Massaccio (Ancona), nella seconda metà del secolo XIV, fu priore del vicino monastero camaldolese di Santa Maria della Serra. Del suo martirio abbiamo una testimonianza in uno scritto di san Giacomo della Marca, composto contro la setta eretica dei berlotani (una specie dei fraticelli): «Ecco la carità della vostra chiesa. Queste sono le opere della vostra pietate. Christo in cruce con li suoi Santi chiama: Perdona, perdona; e voi con li Giudei chiamate: Mora, mora; uccide, uccide. Siccome facesti del beato Angelo de l'ordine dei Camaldoli, lo quale perseguitava la vostra maledetta setta, la cui morte come digno sacrifizio offerto a Dio per diffensione della immacolata fede di Christo, lo ha giustamente acceptato e demonstrato con evidenti segni di molti miracoli essere a Dio sommamente grato» (G. B. Mittarelli-A. Costadoni, Annales Camaldulenses. VII, Venezia 1762, p. 258). Angelo fu ucciso a colpi di scure da alcuni berlotani che di domenica tagliavano legna in un bosco nei pressi del monastero; il beato li aveva rimproverati di non rispettare il giorno festivo ed essi risposero avventandoglisi contro coi loro strumenti di lavoro. Sembra probabile che ciò sia avvenuto nel 1458. Il culto di Angelo si affermò ben presto. Già in documenti del 1492 e del 1494 la chiesa di Santa Maria della Serra, dove sotto l'altare maggiore riposa il corpo del santo martire, è chiamata «chiesa di Sant'Angelo». Nel corso del Cinquecento e del Seicento il culto si sviluppò sempre più: nel 1616 il comune di Cupramontana concorreva alle spese per la costruzione di una nuova urna e dichiarava il beato patrono della città. Gregorio

 
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