Dal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era la domenica 2 luglio 1837: “Circa l’ore 16. un fiero temporale con Folgori, Tuoni, ed Acqua dirittissima sola per quarti trè gagliardis.a Il timore è stato grandis.o, ma Ringraziamo all’Altis.o Iddio. VIª recita=L’Eroina trà le Figlie= Dramma Egregio al pari fù gradita assai. Teatro pienis.o Riscosse alla Porta ζ 3:00:½ P.ma Donna Eccellentis.a Sempre.". Per chi ha difficoltà a leggere la prosa del primo Ottocento del diario di Procaccini, sciogliamo qualche abbreviazione e diamo

Dal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era il venerdì 1 luglio 1831: “Entra il Mese di Venerdì, con tempo sempre Nuvoloso, ma qui Non ha piovuto. Resta quasi compita le Fenature de Strami, ma sono Fieni, mentre abbondantissimo in q.t’anno q.ti Fieni. I Mercuriali Novi Nulla si discorre, e si contrattano per

Dal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era il mercoledì 30 giugno 1830: “A ore 7.½ La mia Consorte, il Genero Brunetti, ed Io ci portammo in M.te Carotto in casa del mio Amatis.o Cognato Sig. Giov.i Baldoni per sansionare l’Istrum.to di Vitalizio, come infatti a Ore 13. Fù dal Notaro Sig. Filippo Pieralisi Publicam.e Letto, con l’Assistenza di quel Giudice Sir.e Vincenzo Adreani ivi interpose il suo Decreto alla Validità dell’Atto, con l’assistenti Procuratori Sig.i Giamaria, e Giovanni Baldoni, con Testimonj ξ La Copia di

Dal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era il lunedì 29 giugno 1835: “Ricorre la Sollenne Festa di S. Pietro, ed è stato esposto il SS.mo Crocifisso per ottenere la Grazia del buon tempo per eseguire la presente Metenda de Grani. Essendo già tutto Secco, però Si teme di altro Flagello, continuando i Soliti Nuvoli". Per chi ha difficoltà a leggere la prosa del primo

Dal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era la domenica 28 giugno 1835: “Circa l’ore 17. Torna altro diluvio d’Acqua con Grandine impetuosa per cui ha sofferto dei Danni Enormissimi in Specie la Contrada Barocco nei Piani Durò circa Due Ore, poi Seguitò a piovere adagiato tutta la Notte". Per chi ha difficoltà a leggere la prosa del primo Ottocento del diario

Dal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era il mercoledì 27 giugno 1838: “E’ compita la malinconica Metenda, Sempre già con gran Frescure, basti sapere, che tagliando i Grani, portano in dosso Corpetti con le Maniche, ed accendono anche il Fuoco per scaldarsi le Mani". Per chi ha difficoltà a leggere la prosa

Dal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era il martedì 26 giugno 1838: “Quest’oggi si è dato principio al giuoco del Pallone durante Mesi trè, corrispondendo al Pallonaro questa Nostra Società Novizza ζ 6.50 il Mese. Fatto Deputato questo Sig. Luca Brunetti, mà Siccome Sono tutti principianti poco piacere ne averemo, come esattam.e ne descriverò i migliori Soggetti". Per chi ha difficoltà a leggere la prosa del

Dal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era il lunedì 25 giugno 1838: "L’Antica Fiera di quest’oggi alcuno si Ricorda della grand’abbondanza del Bestiame Vaccino, per cui non si potea passare in alcun luogo, e Popolo immenzo, più in grande assai del anno addietro. Tutto in gran perfetta Pace. Circa l’ore 19. Passò all’altra Vita, Mori q.to Biagio Carotti Etico fragido,

Dopo la lettera aperta, inviata a proposito del “Cannone di fico” dal presidente del Centro di Cultura Popolare Alberto Fiorani agli amministratori comunali, immediatamente il sindaco Massimo Bello ha risposto così: “Caro Presidente del CCP, ho letto, seppur a Bruxelles per lavoro, la Sua mail inviata all'attenzione dell'Amministrazione comunale. Raccolgo volentieri l'invito di "valorizzare" il "Cannone di Fico", mettendo in agenda qualche iniziativa per trovare a questo "cimelio" storico e di indubbio valore sentimentale, legato alla storia del nostro territorio, una più giusta ed adeguata allocazione nei tempi e nei modi che questo Ente riterrà opportuni e utili. Grazie del suggerimento. Un cordiale saluto. Massimo Bello Sindaco di Ostra Vetere”. Alleghiamo alla presente una nuova foto dello storico cimelio del “Cannone di fico” dietro una tenda nella Sala del Consiglio in Municipio, lì lasciato occultato dalla amministrazione comunale del 1993, quando il glorioso

Dal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era la domenica 24 giugno 1838: "La Funzione di q.ta mattina fatta già nella Chiesa di S. Francesco, e riuscita molto decorosa. Siamo stati Noi Magistrati in Corpo: Io Scrittore F. Proc.ni come Priore, Niccola, Luca Brunetti Supplenti Anziani. La Musica Riusci molto bene, Suonatori Bandisti da Fiato in N.° 25. Cantanti N.° 6. già Fuorastieri La Messa durò ore Due, Minuti 20. Per cui il gran Caldo Eccessivo Spasmotico eravamo tutti avveliti, abbandonati dal gran Sudore, che Spargevamo. La Sera parimenti andammo in Banca, ove vi fù il Vespro, indi la Processione con la Reliquia del nostro S. Protettore Giovanni, Tornammo in Chiesa, ove fù Cantato il Solenne Tedeum. Indi a piena Orchestra fù

Dal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era il sabato 23 giugno 1838: "Q.ta Sera vi è stata fatta la Prova della Messa con Cantanti Forestieri ed Orchestra Bandista nella Chiesa, già di S. Fr.co, circa l’ore Due di Notte Venne un fortis.o Terremoto, per cui fugirono tutti, avendo durato circa tre Minuti, mà sempre fieris.o; Grazi all’Altissimo nulla di Male è accaduto, ma il timore non ci vuol passare ancora. S.Emidio ci ajuterà". Per chi ha difficoltà a leggere la prosa del primo Ottocento del diario di Procaccini, sciogliamo qualche abbreviazione e diamo qualche interpretazione a parole desuete: "Orchestra Bandista" sta per banda musicale, "S. Fr.co" sta per San Francesco dei frati minori conventuali in piazza del Mercatale, "ore Due di Notte" sta per le dieci di sera secondo il sistema orario

Lettera aperta del presidente del Centro di Cultura Popolare agli amministratori comunali per valorizzare il Cannone di fico: "Al Sindaco, Agli Assessori, Ai Viceassessori, Ai Consiglieri di maggioranza e di minoranza del Comune di Ostra Vetere. Oggetto: Il “Cannone di fico”. Partecipando qualche sera fa ad una riunione indetta nella Sala Consiliare in Municipio, ho casualmente notato, seminascosto dietro una delle tende drappeggianti le finestre, un cimelio di singolare interesse per tutta la comunità locale: il famoso “Cannone di fico”, così identificato dalla felice intuizione del compianto Fabrizio Lipani, ex presidente di questo Centro di Cultura Popolare, storiografo, attento osservatore e antiquario. Si tratta di un cimelio sul quale la salacia dell’immaginario popolare montenovese da secoli bonariamente dileggiava il vicino Comune di Corinaldo, dopo l’esito inglorioso della Quattrocentesca “guerra del Gabbianello perduto” che tutti ben conoscono