Ostra Vetere: Il solito ritornello di sicula memoria “Nìnde sàccio” |
Martedì 17 Gennaio 2017 22:36 |
Ci era già capitato quasi un anno fa di titolare così un nostro comunicato “Nìnde sàccio” del Martedì 16 Febbraio 2016 (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/31288-ostra-vetere-ninde-saccio-eh-meme). Era a proposito delle notizie che si riferivano al progressivo smantellamento di ogni presidio sanitario a Montenovo, dopo l’Ospedale “Antonio Canova” e la RSA Residenza Sanitaria Assistita temevamo anche per la guardia medica e avevamo scritto al sindaco per avere notizie certe. Fossimo in Sicilia, alla richiesta di informazioni dettagliate
avremmo anche potuto sentirci rispondere “Nìnde sàccio” per dire che l’interpellato niente sa. Quella volta aveva infatti risposto “nessuna maggiore notizia abbiamo in merito alla questione della guardia medica rispetto a quanto già pubblicato dagli organi di stampa”. E per questo avevamo dovuto scrivere “Un sindaco che è tale non aspetta che le cose accadano. Le anticipa. Le previene. Le scongiura. Si muove. Chiede. Fa pressioni. Alza la voce, se necessario”. Seh. Aspetta te. Di avevamo dovuto titolare “Nìnde sàccio” anche due mesi dopo, il successivo Martedì 26 Aprile 2016 (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/32334-dalle-marche-ninde-saccio-di-volantini-dice-il-presidente-regionale-pd-ceriscioli) a proposito del grave scandalo che stava travolgendo la sanità marchigiana a seguito dell’inchiesta della magistratura di Ancona che ipotizzava reati di associazione per delinquere, abuso d'ufficio, truffa e frode quanto ai contributi per i volantini elettorali dell’attuale governatore Luca Ceriscioli ai due suoi stretti collaboratori del PD, l’assessore pesarese Antonello Delle Noci e al suo referente Giorgio Baldantoni, che, glissando le domande, aveva di fatto detto “Nìnde sàccio”. Lo stesso concetto avevano dovuto replicare implicitamente anche nel successivo comunicato del Giovedì 05 Maggio 2016 (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/32468-dalle-marche-non-abbia-ancora-proprio-niente-da-dire-sulla-bufera-della-sanita-regionale), dopo l’indagine della magistratura di Ancona, culminata con almeno 20 perquisizioni e l’invio di 9 comunicazioni giudiziarie ai vertici della sanità delle Marche, ipotizzando addirittura i reati di associazione a delinquere, turbativa d’asta, abuso d’ufficio, truffa perché, mentre la magistratura ipotizza che si dilapidavano fraudolentemente risorse pubbliche, contemporaneamente si chiudevano servizi sanitari essenziali, come la RSA di Ostra Vetere, ma si liquidavano lautissimi compensi extra-ordinari a un dirigente trattenuto in servizio oltre i limiti di età. Era in ballo, questa volta, una seconda indagine della magistratura a seguito di una denuncia presentata il precedente dicembre alla Procura della Repubblica del Tribunale di Ancona da parte di un consigliere comunale di Venarotta, in provincia di Ascoli, nientepopodimenoche ex senatore Amedeo Ciccanti dell’UDC, che metteva in evidenza l’illegittimo inserimento, da parte della Commissione esaminatrice, nell’elenco degli idonei per le nomine delle Direzioni generali degli enti del Servizio sanitario regionale e dei direttori di Area vasta 5 dell’Asur di Ascoli Piceno. Stavolta avevamo chiesto notizie non più sulla sanità e sulle nostre strutture ospedaliere dilapidate dalla sinistra, bensì su un altro importantissimo argomento della prevenzione e protezione civile. Ne avevamo già parlato in numerose occasioni: il Lunedì 29 Agosto 2016 con il comunicato intitolato “Ostra Vetere: Il Gruppo Comunale di Protezione Civile, se c’è” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/34213-ostra-vetere-il-gruppo-comunale-di-protezione-civile-se-ce) dopo il terremoto di quei giorni che aveva interessato anche la Regione Marche, per chiedere che fine hanno fatto la Tendopoli e l’Eliporto e perché l’amministrazione comunale di trent’anni fa ha distratto quei fondi ad uso diverso dall’assegnato. Poi Sabato 29 Ottobre 2016 con il comunicato intitolato “Ostra Vetere: A flagello terrae motus, Libera nos Domine” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/35129-ostra-vetere-a-flagello-terrae-motus-libera-nos-domine) avevamo detto “pregando umilmente: “A peste, fame, et bello, Libera nos domine. A flagello terrae motus, Libera nos domine”. Ma poiché “aiutati, che Dio t’aiuta”, non si deve nemmeno cadere nel “peccato di omissione”, pregando sì la “protezione divina”, ma preparando anche la “protezione civile”, e avevamo concluso: “E noi come siamo messi a Montenovo?”. Avevamo poi ripetuto concetti analoghi il successivo Lunedì 31 Ottobre 2016 con il comunicato intitolato “Dalle Marche: Dove ci porta lo sbrigativismo avanguardista degli irresponsabili sprovveduti” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/35151-dalle-marche-dove-ci-porta-lo-sbrigativismo-avanguardista-degli-irresponsabili-sprovveduti) dopo la nuova scossa di terremoto di fine agosto da cui si ricavava la convinzione che evidentemente manca ogni idea studiata di previdente visione del futuro di quelle aree in caso di calamità, ed è quello che capita anche a noi per l’imprevidenza di trent’anni di amministrazioni sfasciste. Di nuovo avevamo dovuto affrontare lo stesso problema con il comunicato del Martedì 01 Novembre 2016 intitolato “Ostra Vetere: Dopo trentacinque anni di inutile attesa?” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/35174-ostra-vetere-dopo-trentacinque-anni-di-inutile-attesa) perchè in questi casi non occorre certo l’atteggiamento irresoluto, indeciso, incerto, insicuro ed esitante come dimostra questa amministrazione comunale (confermando che chiamarla così, ci pare francamente troppo). Rivolgiamo allora un’altra domanda: a che punto è il piano per la protezione civile e la realizzazione della tendopoli dopo trentacinque anni di inutile attesa? E abbiamo ripetuto la domanda Giovedì 03 Novembre 2016 con il comunicato intitolato “Ostra Vetere: Ce lo dite a che punto è il piano per la protezione civile?” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/35204-ostra-vetere-ce-lo-dite-a-che-punto-e-il-piano-per-la-protezione-civile) dopo che voi o i vostri affermano con burbanza che “Nel nostro Comune esiste un piano ben definito per le emergenze”, ma nessuno lo ha mai visto. Come se fosse cosa vostra, solo vostra. Invece dovrebbe essere a conoscenza di tutti. Quand’è che lo avete fatto? Dove sta? Chi è il responsabile? Dov’è che si può consultare? Com’è che non lo avete pubblicato prima? Non avete avuto tempo fino ad oggi? Allora, ce lo dite a che punto è il piano per la protezione civile?. Tutte domande rimaste senza risposta. Per questo abbiamo preso carta e penna scrivendo ufficialmente al sindaco ciò che abbiamo indicato nel nuovo comunicato Sabato 05 Novembre 2016 intitolato “Ostra Vetere: Nella speranza che arrivino prima del prossimo terremoto” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/35231-ostra-vetere-nella-speranza-che-arrivino-prima-del-prossimo-terremoto). E il terremoto è nuovamente arrivato prima della risposta del sindaco. Dopo due mesi abbondanti (sempre tutt’altro che sollecito, eh?), finalmente ieri ci ha risposto con la lettera che abbiamo puntualmente pubblicato con il comunicato di ieri Lunedì 16 Gennaio 2017 con il titolo “Ostra Vetere: Nìnde sàccio” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/36312-ostra-vetere-ninde-saccio-). Ci sorprende molto la frase “Circa il progetto della tendopoli non si conoscono le ragioni che hanno condotto ad accantonarlo né i nominativi degli amministratori responsabili di tale scelta”. Su questo, ma anche su altro, chiederemo ovviamente in seguito altre spiegazioni, poiché pare proprio il solito ritornello di sicula memoria “Nìnde sàccio”.
da montenovonostro |
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