Santo del giorno 25 novembre: Santa Basilissa (Augusta) imperatrice e martire |
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Venerdì 25 Novembre 2022 00:00 |
Il nome dell'imperatrice Basilissa è annotato nel Sinasario quale moglie dell'imperatore Massenzio. Credente in Cristo, fu sottoposta al martirio di spada secondo i Menei, a quello del fuoco stando invece al Sinassario di Costantinopoli. La memoria liturgica della santa imperatrice è celebrata al 25 novembre, nella medesima data della celeberrima Santa Caterina d'Alessandria, che aveva avuto un ruolo decisivo nell'avvicinamento dell'augusta sovrana alla fede cristiana. Il distico contenuto nel Meneo recita: “Moglie fatta a pezzi di un imperatore mortale / il talamo trovò dell'immortale imperatore”. Il nome di questa imperatrice è citato non solo in greco come Basilissa, ma talvolta in latino come Augusta. In ogni caso è altamente probabile che non si trattasse del suo nome proprio, a noi ignoto, bensì si riferisse al suo ruolo istituzionale.
estratto da: http://www.santiebeati.it
da Centro Cultura Popolare
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Santo del giorno 24 novembre: San Flaviano di Ricina vescovo e martire |
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Giovedì 24 Novembre 2022 00:00 |
Flaviano dalla tradizione locale è indicato come vescovo di Ricina, colonia romana le cui rovine si vedono presso Villa Potenza a qualche km a nord-ovest di Macerata nelle Marche. Vissuto nel III secolo e martirizzato proprio a “Helvia Ricina” di cui era vescovo, forse un 24 novembre, giorno fissato per la sua celebrazione da un altro vescovo di Helvia Ricina del secolo IV, san Claudio, che fece anche erigere in suo onore la prima chiesa. La città di Ricina o Recina fu distrutta dai Goti nel secolo V-VI e i suoi abitanti costretti a emigrare verso levante, in direzione di Tolentino, a una quindicina di km di distanza sul territorio dell'attuale città di Recanati, dove si diffuse il culto di san Flaviano, portarono con loro le reliquie del santo erigendo un oratorio in suo onore su un luogo che nel passato era già stato utilizzato per il culto di qualche divinità pagana; in seguito venne edificato il monastero benedettino di Rambona, nel quale sarebbero ancora oggi conservate le reliquie di san Flaviano nella cripta e deposte in un antico sarcofago, risalente secondo gli archeologi, al IV secolo. Proclamato santo
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Santo del giorno 23 novembre: Santo Spes di Spoleto vescovo |
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Mercoledì 23 Novembre 2022 00:00 |
I nomi delle tre Virtù teologali - Fede, Speranza e Carità - non sono desueti anche come nomi propri di santi o sante. A Roma, il l° agosto, si ricordano tre martiri chiamate proprio Fede, Speranza e Carità, nomi chiaramente più simbolici che reali, come lo conferma il fatto che le tre martiri sarebbero state figlie di una santa di nome Sofia, cioè, grecamente, "sapienza". Fede si chiamò poi una santa martire di Agen, assai celebre nella devozione francese del Medioevo. E finalmente un Santo si chiamò Spes, che è il nome latino della Speranza, unico caso in cui questo singolare nome maschile figura nei calendari della Chiesa. Eppure, secondo gli storici, questo nome fu portato anche da qualche altra persona, nei primi secoli cristiani, a Spoleto, in Umbria, da dove ci perviene il ricordo di Santo Spes. Un ricordo alquanto vago se si eccettua il nome, attestato con certezza, e l'epitaffio composto in onore del Santo, il cui testo ci è stato conservato. Vescovo della città umbra, non sappiamo se Santo Spes provenisse da altre terre, o regioni; oppure, più probabilmente, se fosse spoletino anche di nascita, come lo confermerebbe il fatto, già ricordato, che a Spoleto il suo nome era, se non proprio comune, già noto e usato. Egli resse il
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Santo del giorno 22 novembre: Beata Giovanna di Montefalco |
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Martedì 22 Novembre 2022 00:00 |
"Ancora bambina si mostra determinata: niente ama di più che entrare in quella oasi di pace e di giustizia, che sua sorella Giovanna, con un piccolo gruppo di amiche, aveva voluto realizzare alle porte di Montefalco": così scrive il Vescovo di Spoleto-Norcia, Monsignor Riccardo Fontana, nella sua lettera ai giovani nella Pasqua 2002. Giovanna di Damiano, sorella della mistica Chiara della Croce, è l’ispiratrice della vocazione religiosa della Santa di Montefalco. Giovanna figlia di Damiano e Giacoma, spinta dal desiderio di consacrarsi al Signore, si mette a capo di un gruppo di amiche che iniziano, nel 1271, la costruzione di un reclusorio alle porte della città di Montefalco. Nel 1290 Giovanna, secondo Berengario e altri testimoni oculari "domina mirabilis sanctitatis", chiese al vescovo di Spoleto di trasformare il reclusorio in monastero: il 10 giugno 1290 il vescovo Gerardo riconobbe la nuova famiglia religiosa dando a essa la Regola di Sant’Agostino e autorizzando l’accettazione delle novizie. Il monastero fu subito detto "della Croce", su proposta della stessa Giovanna, che fu eletta badessa. Le scarse notizie su Giovanna, ci aiutano a
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Santo del giorno 21 novembre: Virgo Fidelis |
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Lunedì 21 Novembre 2022 00:00 |
Nell’Arma dei Carabinieri il culto alla Virgo Fidelis iniziò subito dopo l’ultimo conflitto mondiale per iniziativa di Sua Eccellenza Monsignor Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, Ordinario Militare d’Italia e di Padre Appoloni SJ, Cappellano Militare Capo. Lo stesso Comandante Generale prese a cuore l’iniziativa e bandì un concorso artistico per un’opera che raffigurasse la Vergine, patrona dei Carabinieri. Lo scultore architetto Giuliano Leonardi rappresentò la Vergine in atteggiamento raccolto mentre, alla luce di una lampada, legge in un libro le parole profetiche dell’Apocalisse “Sii fedele sino alla morte” (Ap 2,10). La scelta della Virgo Fidelis quale celeste patrona dell’Arma è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri che ha per motto “Nei secoli fedele”. L’8 dicembre 1949
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Santo del giorno 20 novembre: San Bernerio (Berniero) di Eboli eremita |
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Domenica 20 Novembre 2022 00:00 |
Mancano documenti certi per fissare l'anno della nascita di questo santo spagnolo, nativo forse di Burgo de Osma, e collocato da alcuni nel secolo XI, da altri nel XII. Secondo l'uso dei tempi, si dette, sin dalla giovinezza, a pellegrinare ai maggiori santuari della sua patria; venne quindi a Roma, da cui scese a Eboli, cittadina del Salernitano, dove in una grotta condusse vita di penitenza e di preghiera. La tradizione ha conservato il ricordo del luogo dove egli visse in uno speco sottostante il sagrato della badia benedettina di San Pietro in Eboli, di cui erroneamente alcuni gli attribuiscono la costruzione. La sua morte per i Bollandisti sarebbe avvenuta sul cadere del secolo XII. Il suo corpo ebbe sepoltura nella chiesa annessa al monastero di San Pietro in Eboli, dove egli fu subito venerato come santo e invocato come patrono della città. Le sacre reliquie furono rinvenute il 16 ottobre 1554, e la Sacra
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Santo del giorno 19 novembre: San Fausto di Alessandria diacono martire |
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Sabato 19 Novembre 2022 00:00 |
Particolari della vita di Fausto si trovano in alcuni capitoli della Storia Ecclesiastica di Eusebio. Fu diacono della Chiesa alessandrina in Egitto dalla metà del secolo III fino agli inizi del secolo IV. Durante la persecuzione di Valeriano, giudicato dal prefetto Emiliano, insieme col vescovo Dionigi e con i diaconi Eusebio e Cheremone, subì l'esilio nella regione di Kefro in Libia col proprio vescovo e con Caio, Pietro e Paolo; poi, mentre Dionigi veniva trasferito altrove, egli ritornò in Egitto, ove fu costretto a vita randagia insieme con i diaconi Eusebio e Cheremone. Eusebio ha fatto di lui questo elogio: "Si è distinto nel confessare la fede ed è stato poi riservato sino alla persecuzione succeduta al nostro tempo (= Diocleziano); vecchio e pieno di giorni ha consumato nell'età nostra il martirio per decapitazione" (VII, 11, 26). Il Martirologio Romano lo commemora al 19 novembre, tuttavia il suo nome ricorre anche altre volte: al 3 ottobre, con Caio, Pietro e Paolo; al 4 con Caio, Eusebio, Cheremone e Lucio. Si tratta sempre del diacono ricordato il 19 novembre,
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Santo del giorno 18 novembre: San Raimondo Albert cardinale |
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Venerdì 18 Novembre 2022 00:00 |
Appartenente alle più antiche e nobili famiglie spagnole di Catalogna e Roussillon, San Raimondo Albert, volle risolutamente entrare nell’Ordine Mercedario. Egli fu il primo Maestro Generale chierico perché fino ad allora furono tutti cavalieri laici. La sua elezione non mancò di suscitare contrasto fra i tradizionalisti che volevano come Maestro Generale un cavaliere laico come era sempre stato, però dopo varie vicissitudini, il 5 gennaio 1318 papa Giovanni XXII° confermò la sua elezione esigendo che tutti i religiosi lo riconoscessero come tale. Dallo stesso papa nominato cardinale prete di Santa Romana Chiesa dal titolo di Santa Pudenziana, fu strenuo difensore della libertà della chiesa e dell’Ordine. Famoso per la sua purezza angelica, le grandissime virtù, la gloria dei miracoli, si ammalò nel convento di Valenza e nella sua agonia fu consolato dalla apparizione della Madre di Dio. Spirò in pace il 18 novembre 1330. Quattro anni dopo il suo corpo fu trasferito nel convento di El Puig dal Beato Berengario Cantull, in gran forma solenne. L’Ordine lo festeggia il 18 novembre.
estratto da: http://www.santiebeati.it
da Centro Cultura Popolare
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Santo del giorno 17 novembre: Sant'Eugenio di Firenze diacono |
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Giovedì 17 Novembre 2022 00:00 |
Tanto nella Vita di san Zenobio, vescovo di Firenze al principio del secolo V, che in quella di Eugenio, quest'ultimo è presentato come diacono dello stesso san Zenobio, mentre san Crescenzio è presentato come suo suddiacono. Più tardi, anche Eugenio entrò nell'elenco dei vescovi fiorentini. Ma si tratta di documenti tardivi, compilati non prima del secolo XI. Secondo la leggenda, Eugenio, di origine fiorentina, fu educato da sant’Ambrogio, il quale lo ordinò diacono. Quando il santo Dottore si recò a Firenze, lo condusse con sé, affidandolo
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Santo del giorno 16 novembre: Sant'Eucherio di Lione vescovo |
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Mercoledì 16 Novembre 2022 00:00 |
Eucherio apparteneva a una famiglia lionese di alto rango e ricevette una formazione letteraria accurata. Divenuto senatore e sposatosi con Galla, ebbe due figli, Verano, che sarebbe divenuto vescovo di Vence, e Salonio, più tardi vescovo di Ginevra. Tutti e due furono educati nel monastero di Lérins da Ilario, il futuro arcivescovo di Arles. Gli è pure attribuita una figlia, Consorzia. Verso il 422 Eucherio, col consenso della sua sposa, si ritirò nel monastero di Lérins, poi nella vicina isola di santa Margherita, dove condusse vita eremitica. Cassiano gli dedicò il prologo delle sue ultime sette conferenze e lui stesso mostrò allora una certa attività letteraria. Gli si attribuiscono molte opere, ma per la maggior parte sono riconosciute apocrife dalla critica moderna. Possono essere considerate come autentiche, oltre le lettere, il Liber formularum spiritualis intelligentiae, le Instructionum libri duo, le omelie sui martiri lionesi Epipodio e Alessandro
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Santo del giorno 15 novembre: San Felice di Nola vescovo |
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Martedì 15 Novembre 2022 00:00 |
Su questo personaggio pochissimi sono i dati sicuri. Le notizie certe riguardano l'inizio del pontificato e la sua morte, come si può rilevare da una iscrizione sepolcrale. Nella stessa Nola e regioni limitrofe fu oggetto di grandissimo culto un san Felice, prete, per cui gli agiografi medievali confusero gli uni con gli altri dando origine, nelle passiones, a sdoppiamenti di persone: a Nola, infatti, si parlò di un Felice protovescovo, distinto dal più famoso prete. Di questo presunto primo vescovo si scrisse anche una passio, in cui si narra che Felice, già all'età di quindici anni, dimostrò miracolose virtù; compì viaggi raggiungendo la Persia; ritornato a Nola convertì lo stesso governatore Archelao che intendeva condannarlo perché cristiano. Poi, durante l'impero di Valeriano, fu dal preside
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Santo del giorno 14 novembre: Sant’Arborio di Verona vescovo |
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Lunedì 14 Novembre 2022 00:00 |
Sant’Arborio è stato un vescovo della diocesi di Verona vissuto nel VII secolo. Nella cronotassi della diocesi scaligera figura dopo San Romano (o Manio) e prima dei Santi Valente (?) e Clemente (o Salvino). Sant’Arborio nel famoso “Velo di Classe” figura al ventinovesimo posto e sostituisce il nome di Andronico che era stato riportato dal vescovo Valier, dall’Ughelli e dal
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