L’associazione di cittadinanza attiva “montenovonostro” ha nuovamente pubblicato tutti i comunicati stampa diffusi in questa 143^ settimana di attività appena conclusa con oggi, domenica 21 febbraio 2016, apparsi anche sul nostro giornale on-line e che sono i seguenti in ordine strettamente cronologico: Lunedì 15 Febbraio 2016 - Ostra Vetere: Cambiamo simbolo - http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/31273-ostra-vetere-cambiamo-simbolo; Lunedì 15 Febbraio 2016 - Ostra Vetere: A te pare che basta il telefono contro i ladri in casa, eh, Memè? -  http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/31274-ostra-vetere-a-te-pare-che-basta-il-telefono-contro-i-ladri-in-casa-eh-meme-; Martedì 16 Febbraio 2016 - Ostra Vetere: “Nìnde sàccio”, eh, Memè? - http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/31288-ostra-vetere-ninde-saccio-eh-meme; Martedì 16 Febbraio 2016 - Ostra Vetere: Di nuovo grazie Memè, che ci servi oggi il

Brutte nuove dal Tribunale Amministrativo Regionale di Ancona, il TAR. Al termine dell’udienza di ieri, il TAR ha respinto la richiesta del Comune di Fabriano di sospendere la chiusura del “Punto Nascite” dell’ospedale fabrianese decisa dal presidente PD dalla Regione, Luca Ceriscioli. Ci dispiace, perché avevamo apprezzato il coraggio del sindaco PD

Certo che siamo preoccupati, Memè. Vediamo nero, davanti. Il futuro del nostro povero paese si annuncia nero. A dare retta ai tuoi, parlamentari o consiglieri regionali o sindaci qui d’attorno, tutti rigorosamente PD, non dovremmo avere più nemmeno il Comune. Dopo novecento anni di storia gloriosa il PD vuole toglierci anche l’autonomia municipale. Ma ti rendi conto, Memè? Che cosa dovrebbe dire un qualunque cittadino che guardasse con occhio attento a come state riducendo questo paese? Generazioni e generazioni di amministratori

Hai visto, Memè? E’ notizia di oggi: Il Prefetto di Ancona ha convocato i sindaci di Osimo e Numana. “Dopo il raid di furti a Osimo e la rapina ai danni di un imprenditore serbo al Taunus di Numana, il prefetto di Ancona Antonio D'Acunto ha presieduto oggi una riunione con i vertici delle forze dell'ordine e i sindaci Simone Pugnaloni e Gianluigi Tombolini. Nella riunione è stato deciso di ''intensificare il più possibile l'attività di controllo del territorio''. Il prefetto ha chiesto ai sindaci ''un maggiore coinvolgimento

Non ci tiriamo indietro quando è ora di muovere critiche. Cerchiamo di farlo da persone civili: senza insulti, senza offese, senza calunnie. Ma quando ci vuole ci vuole, e non è vero quello che affermava Macchiavelli secondo cui “il fine giustifica i mezzi”. Questa è la teoria tanto amata da certa parte politica che non è la nostra e che ha trascinato il paese in questo inverecondo girone dantesco e un po’ luciferino di urli, strepiti, accuse, furbizie, approfittamenti, ruberie e crimini di ogni sorta. E’ l’anticamera dell’inferno. E noi non vogliamo entrarci. Perché non ci sono fini sempre commendevoli e nemmeno i mezzi sono tutti leciti. Ci sono fini seri e nobili e ci sono mezzi onesti e apprezzabili. L’altra faccia della medaglia sono i fini iniqui e i mezzi scorretti e criminali. E’ il

Leggiamo esterrefatti notizie di stampa odierne: secondo la Confcommercio, l’associazione nazionale dei commercianti che lancia l’allarme, negli ultimi venti anni ci sarebbe stata una autentica esplosione delle tasse, in Italia: i tributi sono quasi raddoppiati crescendo del 92,4%. Le tasse locali, tra il 1995 e il 2015, sono passate da 30 miliardi a 103 miliardi di euro con una crescita di quasi il 250%. In forte crescita anche le tasse centrali che, sempre nello stesso periodo, sono passate da 228 miliardi a 393

Preciso preciso. Dobbiamo ripubblicare, preciso preciso, un nostro vecchio comunicato dello scorso 9 novembre 2015 con simile titolo: “Grazie Memè, che ci servi oggi il nostro pane quotidiano, acqua compresa” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/29804-ostra-vetere-grazie-meme-che-ci-servi-oggi-il-nostro-pane-quotidiano-acqua-compresa). A noi, veramente, non piace troppo ripeterci perché a ridire le stesse cose si fa un po’ la figura dei fissati. Ma quando ci vuole, ci vuole. Dobbiamo solo cambiare l’immagine e un paio di cifre, per adeguarla alla nuova realtà che ci comunica la Multiservizi: non più 236,66 euro bensì 94,18 euro e non più 122,44 euro bensì 18,26 euro, come dalla nuova fattura giuntaci oggi. A distanza di tre mesi, ancora Multiservizi si trattiene quanto indebitamente imposto molti mesi fa per una sua interessata “stima”. Ecco quanto scrivevamo più di tre mesi fa e tuttora valido: “Ostra Vetere: Grazie Memè, che ci servi

Fossimo in Sicilia, alla richiesta di informazioni dettagliate avremmo anche potuto sentirci rispondere “Nìnde sàccio” per dire che l’interpellato niente sa. Ammesso che sia vero che niente sai tu, Memè, il non sapere non ti esime dall’informarti e dal prendere quelle iniziative opportune affinchè non vengano a mancare in futuro i servizi essenziali alla popolazione del paese. Non siamo solo noi preoccupati per la notizie che si sentono in giro. A governarci a livello nazionale e regionale,

Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa nazionale che la Procura di Ancona ha citato a giudizio due soci di uno studio odontecnico di Loreto: Moreno Pieroni, sindaco socialista di Loreto dal 2001 al 2010, attualmente anche assessore regionale alla Cultura e al Turismo, e Iorino Amanini e l'odontoiatra Rosella Berchicci cui viene addebitato di aver favorito le presunte attività irregolari su propri pazienti. Gli odontotecnici avrebbero eseguito prestazioni di tipo odontoiatrico su pazienti della dentista. Questa almeno è l'accusa mossa e a tutti viene contestato il concorso in esercizio abusivo della

Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa nazionale che per irregolarità in appalti odontoiatrici in aziende ospedaliere lombarde, è finito in carcere il consigliere regionale della Lega Nord, Fabio Rizzi, presidente della commissione regionale Sanità ed estensore della recente riforma, braccio destro del presidente leghista della Regione Lombardia Roberto Maroni. É stato il componente di un collegio sindacale di un'azienda ospedaliera lombarda a far partire le indagini della Procura di Monza che hanno portato all'esecuzione di 21 ordinanze di custodia cautelare (9 in carcere, 7 ai domiciliari

Memè, Memè, comprendiamo che adesso hai cose più brucianti che ti occupano in maniera stringente e che ti avevamo già detto due anni e mezzo fa di scusarti per stornartele d’attorno. Non l’hai fatto e adesso ti rodono. Ma non è un buon motivo per glissare altri argomenti che ti abbiamo segnalato e che “bruciano” all’opinione pubblica: il crescendo di preoccupazioni e spaventi per i troppi casi che accadono quasi quotidianamente in paese o nei paesi vicini. Sono troppi i furti, troppe le aggressioni, troppe le circostanze in cui gente inerme è fatta vittima di violenze fin dentro la propria casa ad opera di delinquenti organizzati che studiano sistematicamente luoghi, persone e abitudini

Le presenti circostanze politiche e istituzionali, che attentano perfino alla stessa sopravvivenza del principio cardine dell’istituto comunale e cioè l’autonomia, ci costringono a integrare la nostra azione di cittadinanza attiva e a modificare il nostro simbolo identificativo. Per questo scriviamo al Comune: “Ostra Vetere, 15 febbraio 2016 Protocollo: 20160215CS Oggetto: Cambiamo il simbolo. Al Sindaco del Comune di 60010 Ostra Vetere (AN). Con la presente provvediamo ad integrare la precedente comunicazione del 27 aprile 2013 di Oggetto “Deposito contrassegno di lista”, che ad ogni buon conto si allega in copia alla presente, inalterate rimanendo le originarie motivazioni ivi contenute e particolarmente al terzo capoverso: “Annuncia comunque prossime iniziative a difesa degli interessi paesani, nel doveroso rispetto delle leggi italiane e dello statuto comunale, delle quali darà tempestiva e formale comunicazione agli organi preposti e alla pubblica opinione anche attraverso i mezzi di informazione”. Le correnti circostanze politiche e istituzionali, che attentano perfino alla stessa sopravvivenza del principio cardine dell’istituto comunale e cioè l’autonomia, ci inducono ad espungere dal simbolo finora usato la scritta “di nuovo qui”, ormai pleonastica dopo tre anni ininterrotti di intensa attività a difesa degli interessi generali della comunità e che hanno ben dimostrato l’effettivo ritorno della nostra