Torna oggi, immediatamente protocollata dal competente ufficio del Comune con il n. 3677 del 22/05/2017, la nostra lettera dell’altro ieri di oggetto: No a nuove schiavitù, con la quale avevamo inviato in allegato anche il nostro volume dal titolo “Nerone e le nuove schiavitù”, che ieri avevamo inviato anche ai Parlamentari e consiglieri regionali marchigiani per renderli edotti dei motivi che ci spingono a dire no alle nuove schiavitù. Nella lettera è infatti espressamente detto che “il Comune di Ostra Vetere rinunci ad avvalersi, d’ora in avanti, dello strumento dei “lavori socialmente utili gratuiti”, fossero anche “volontari”, perché nella forma in cui sono stati pensati sono, per noi, “lavori socialmente iniqui” dei quali noi non vogliamo essere coinvolti né corresponsabilizzati e chiediamo anche al sindaco di non lasciarsi coinvolgere in simili pratiche, che ricadrebbero anche sulla coscienza del paese, che non merita di essere trattato così”. Ed avevamo anche aggiunto che: “Il lavoro è sacro e va

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Alla  nostra “Lettera aperta ai parlamentari e consiglieri regionali marchigiani” di Martedì 23 Maggio 2017 “Ostra Vetere: Attendiamo commenti” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/38218-ostra-vetere-attendiamo-commenti) su un argomento come quello dei “lavori socialmente utili gratuiti, “volontari” o addirittura “obbligatori” che siano, che per noi sono una nuova forma di schiavitù e che toccano quindi principi essenziali della società come il lavoro e la libertà, risponde immediatamente il Senatore PD Mario Morgoni: “La schiavitù non c'entra proprio un bel niente

Ieri abbiamo scritto al nostro (“nostro” si fa ovviamente tanto per dire) sindaco di Ostra Vetere (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/38204-ostra-vetere-scriviamo-al-sindaco-per-dire-no-alle-nuove-schiavitu) e oggi scriviamo anche ai Parlamentari e Consiglieri regionali marchigiani per confermare quello che già da molto tempo andiamo dicendo: e cioè no alle nuove schiavitù. Che secondo noi sarebbero l’inedita pratica dei cosiddetti “lavori socialmente utili gratuiti”, addirittura “volontari” o peggio ancora “obbligatori”, introdotti dalla nuova normativa cosiddetta “Minniti”, dal nome del ministro PD proponente. Perché per noi sono, né più né meno, che “lavori socialmente iniqui”: reintroducono una neppure troppo larvata forma di schiavitù (“lavoro gratuito”, senza corrispettivo) come non se ne vedeva più dagli orridi tempi dell’iniquo Nerone. E per far capire meglio perché la pensiamo a questo modo, gli abbiamo anche allegato un volume che si intitola appunto “Nerone e le nuove schiavitù”, che si conclude con l’invito a rinunciare

Scriviamo al sindaco per dire no alle nuove schiavitù: "Ostra Vetere, 22 maggio 2017 Protocollo: 20170522NS Oggetto: No a nuove schiavitù. Al Sindaco del Comune di 60010 Ostra Vetere (AN). Si fa seguito a pregressa corrispondenza di pari oggetto per trasmettere, in allegato, il volume in formato .pdf “Nerone e le nuove schiavitù” che corrobora la nostra richiesta affinchè il Comune di Ostra Vetere rinunci ad avvalersi, d’ora in avanti, dello strumento dei “lavori socialmente utili gratuiti”, fossero anche “volontari”, perché nella forma in

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L’associazione di cittadinanza attiva “montenovonostro” ha nuovamente pubblicato tutti i comunicati stampa diffusi in questa 208^ settimana di attività appena conclusa con oggi, domenica 21 maggio 2017, apparsi anche sul nostro giornale on-line e che sono i seguenti in ordine strettamente cronologico: Lunedì 15 Maggio 2017 - Ostra Vetere: Da Nerone alle nuove schiavitù - http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/38098-ostra-vetere-da-nerone-alle-nuove-schiavitu; Lunedì 15 Maggio 2017 - Ostra Vetere: Non è un fazioso nemmeno lui - http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/38095-ostra-vetere-non-e-un-fazioso-nemmeno-lui; Martedì 16 Maggio 2017 - Dall’Italia: Ma và? Come aveva detto “montenovonostro” già anni fa - http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/38106-dallitalia-ma-va-come-aveva-detto-montenovonostro-gia-anni-fa; Martedì 16 Maggio 2017 - Ostra Vetere: Da un lettore le luminarie di San

Se in uno Stato democratico ognuno è libero di dimostrare le proprie idee come vuole, senza oneri e senza impedimenti (meno che a Montenovo dove, per dimostrare le proprie idee, la sinistra che “comanda” pretende da “montenovonostro” la non modica somma di ben 604,00 euro di tasse varie, più altri 2,00 euro già pretesi precedentemente, alla faccia della libertà, di quella libertà che non ha prezzo, meno che a Montenovo), a Milano invece eccome se la sinistra manifesta. Né paga niente

Inutile insistere, con l’amministrazione comunale che purtroppo abbiamo, chiedendo da mesi la pubblicazione sul sito ufficiale del Comune quel “piano ben preciso per le emergenze” tanto strombazzato dalla sinistra maggioranza che ci amministra ma che non si può vedere perché non lo pubblicano. E così, se dovesse tornare il terremoto anche da noi, nessuno saprebbe che cosa fare, dove andare, a chi rivolgersi per l’assistenza e per la prevenzione da altri e più luttuosi eventi. Il sito ufficiale del Comune c’è

A proposito del nostro comunicato di Sabato 13 Maggio 2017 intitolato “Visso: Ma come? Non facevano meglio dell’Aquila?” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/38064-visso-ma-come-non-facevano-meglio-dellaquila-) ci scrive un nostro lettore: “Avevano detto: faremo meglio dell’Aquila! Il tran-tran della vita odierna è deleterio, non ci permette di essere attenti alle cose importanti e ricordarci

Ci scrive il Gruppo Consiliare regionale della Lega Nord Marche per trasmetterci il seguente comunicato: “La Lega Nord delle Marche torna a far sentire la propria voce sui problemi della casa. I Consiglieri regionali del Carroccio desiderano far conoscere all’opinione pubblica le ultime iniziative da essi intraprese, in ordine di tempo, per risolvere i tanti problemi legati alla casa, che preoccupano fortemente i marchigiani: 1. A seguito dei numerosi locatari di alloggi ERP, in regola con la legge, che hanno fatto richiesta per l’acquisto del loro alloggio, essi hanno chiesto ed ottenuto l’allargamento della quota di alloggi ERP dal 30% al 40% prevista dal piano regionale del 2015 per le vendite. 2. Visto lo scarso numero di alloggi ERP venduti dagli ERAP perché troppo costosi, hanno fatto richiesta all’Assemblea legislativa regionale di applicare i parametri previsti dal decreto ministeriale Lupi per l’alienazione degli alloggi di proprietà degli ERAP Marche che riducono i costi degli alloggi fino ad un massimo del 20% sul prezzo fissato

Un convegno in piena regola, quello tenuto al teatro Quirino di Roma, organizzato dall’UPI, Unione delle Province Italiane, e dall’ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Comuni e Province insieme per lanciare un grido d’allarme. Il presidente dell'UPI Achille Variati e il presidente dell'ANCI Antonio Decaro lanciano una giornata di mobilitazione per chiedere al governo risorse per far fronte alle emergenze che gli amministratori del 'paese reale' devono affrontare. Dicono che "E' emergenza soprattutto per quanto riguarda la manutenzione delle strade e la sicurezza delle scuole", ma aggiungono anche che "Siamo d'accordo con il segretario del PD Matteo Renzi che ha sottolineato la necessita' di trovare una soluzione". E ti pareva? Non si può dire male del “comandotuttoio” da parte di “uomini di parte”. Dimenticano infatti che fu proprio Renzi a demolire le Province e voleva addirittura farle scomparire dalla Costituzione. Oibòh. Ma allora, le Province servono e vanno finanziate, come dicono i compagni presidenti di UPI e ANCI,

Apprendiamo oggi dalla stampa nazionale che l'europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio è stato condannato dalla quarta sezione penale del tribunale di Milano a una multa di 1000 euro per il reato di diffamazione aggravata da discriminazione razziale in relazione alle parole pronunciate durante una telefonata a 'La Zanzara' su Radio24 il 29 aprile 2013. L'esponente del Carroccio dovrà anche

Un terremoto di magnitudo 3.3 è stato registrato dall'INGV alle 17.43 in pieno Adriatico, a sud delle isole croate di Korcula e Lastovo e molto vicino alla piccola Palagruza (Pelagosa in italiano). Il sisma ha avuto profondità di 26 km ed è stato avvertito anche sulla costa italiana. E