Tra “Libertà democratiche” e “slibertà sdemocratiche” c’è di mezzo il mare, il “mare di mezzo”, quello in mezzo alla terra, il “medi-terraneo”, come fin dall’antichità si è sempre chiamato il mare grande allora conosciuto, tutto circondato dalle terre note: Europa, Asia e Africa, prima che Cristoforo Colombo scoprisse l’America e che altri navigatori scoprissero l’Oceania e l’Antartico. Ma sulle rive di quel mare si è fatta la storia, fra nord e sud del mondo.

Attraverso il suo profilo facebook ci scrive l’ex sindaco di Ostra Vetere Massimo Bello per puntualizzare notizie che circolano in questi giorni a livello nazionale e internazionale sulle conseguenze del prossimo referendum costituzionale del 4 dicembre. E’ soprattutto sulla tenuta del sistema bancario italiano che si accentra l’attenzione di una parte interessata dei mercati finanziari e che paventano scenari apocalittici per influenzare in senso filogovernativo le scelte di voto degli italiani. Che sono ben più capaci di intuire la verità, rispetto a simili maldestri tentativi esterni. Scrive infatti Massimo Bello, con una citazione: “"Diffondere la tesi suggestiva che dal

Si infittiscono le prese di posizione pubbliche contro la proposta di riforma costituzionale avanzata dal presidente Matteo Renzi e che dovrà essere votata, a favore o contro, il prossimo 4 dicembre con il referendum in cui tutti i cittadini potranno esprimere liberamente (salvo brogli strani e stranieri) che cosa pensano di questa nostra povera Costituzione che, dall’essere “la più bella del mondo”, come tutto il PD annunciava contro le modifiche che si volevano introdurre qualche anno fa, adesso sarebbe da modificare radicalmente, cambiando d’un botto un terzo del suo intero impianto. La nostra posizione a sostegno del NO è nota da tempo. E apprezziamo le continue prese di posizione che anche all’interno del PD si vanno addensando attorno al NO. Oltre al primo Presidente PD del Consiglio dei Ministri,

Il Commissario regionale Marche della Democrazia Cristiana dottore Franco Rosini informa tutti gli interessati: "Si informano tutti gli interessati che - stando alle più recenti dichiarazioni di alcuni leader politici i quali s'erano schierati per il sì - si è aperta la fase dei se, dei però e dei distinguo in generale,

In una lettera aperta indirizzata ai sindaci di Corinaldo e Castelleone di Suasa, il professore barbarese Ettore Baldetti solleva un argomento di notevole rilievo. Scrive infatti: "Preg.mi Amministratori, da anni la questione della discarica pubblica dell’ ‘umido’ - Azienda Servizi Ambientali S.r.l. -, realizzata a Corinaldo, al

Il dottore Franco Rosini, Commissario regionale Marche della Democrazia Cristiana, a proposito del prossimo referendum costituzionale del 4 dicembre trasmette il manifesto incentrato sui motivi a sostegno del NO: “DICIAMO NO A QUESTI FURBASTRI CHE TENTANO D'INFINOCCHIARCI CON LE PAROLE ADATTE! Ecco il quesito referendario costituzionale del 26 giugno 2006 (vinsero i “no” per 61,6% a 38,4%): «Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche alla Parte II della Costituzione” approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 269 dell’8 novembre 2005?». Ecco invece il quesito referendario del 4 dicembre prossimo, formulato

Avevamo più volte espresso tutte le nostre perplessità, e anche contrarietà, all’ingresso della Turchia nell’Unione Europea, non solo e non tanto per motivi geografici (la Turchia non fa parte dell’Europa, bensì dell’Asia, ma questo non è particolarmente rilevante), bensì per una valutazione generale sulla Turchia, la sua storia, la sua condizione attuale. Non c’eravamo nemmeno sbagliati quattro mesi fa quando, con

Paese che vai, strisce (pedonali) che trovi. Oppure non le trovi più. Come a Ostra Vetere, dove tra quelle che scompaiono per consunzione e quelle che non vengono rinnovate da troppo tempo (ma il problema si pone anche per le strisce di delimitazione degli spazi di parcheggio che, per tirchieggiare sulla vernice, sono state ridotte solo ai miseri e striminziti angolini), oppure come a Vittorio Veneto. Lassù, fra le montagne e boschi e valli d’or, fra l’aspre rupi echeggia un cantico che non è proprio d’amore. Anzi, lassù si piange miseria. Dice infatti quella amministrazione comunale che rifare le zebre costa troppo: «la sicurezza stradale è una delle nostre priorità» ma si sta cercando di

Ci scrive un nostro lettore per segnalare la situazione davvero disdicevole che si presenta agli occhi degli osservatori fin dalla periferia del paese, a causa dell’incuria in versano gli spazi pubblici e quelli destinati al verde. Maltenuti, incolti, sporchi, non ci fa bella figura il paese. E men che meno questa amministrazione comunale. Scrive il nostro lettore: “Questa zone sono come un mese fa le avevo postate e dopo

Virgolettando “per Ostra Vetere”, non intendevamo certo dire che la vergogna è del paese, del nostro paese di Montenovo cui “montenovonostro” si ispira perché è il paese più bello del mondo, bensì è “per Ostra Vetere”, come si chiama la lista civica che, purtroppo, ha ottenuto la maggioranza assoluta le scorse elezioni comunali di tre anni fa. Si era insediata strombazzando chissà quali meriti democratici (e infatti, pur professandosi “civica”, subito dopo la vittoria erano usciti due comunicati giubilanti del PD, uno del segretario della Sezione PD di Ostra Vetere e un altro della segretaria della Sezione PD di Senigallia, che non si sa nemmeno cosa c’entrasse, sebbene abbiamo scoperto dopo che c’entra, c’entra. Infatti il PD vorrebbe far scomparire il Comune di Montenovo per sottometterlo a misera frazione senigalliese con un referendum sulla fusione che noi avverseremo con la stessa forza e determinazione con la quale avversiamo oggi il referendum sulla “deforma” costituzionale e che ci vede fermamente convinti delle ragioni del NO). Loro, invece, strombazzavano altisonanti promesse secondo le quali avrebbero reso il conto delle loro scelte ai cittadini amministrati. Noi, un po’ ingenui, pensavamo che intendessero dire che loro avrebbero spiegato

L’associazione di cittadinanza attiva “montenovonostro” ha nuovamente pubblicato tutti i comunicati stampa diffusi in questa 183^ settimana di attività appena conclusa con oggi, domenica 27 novembre 2016, apparsi anche sul nostro giornale on-line e che sono i seguenti in ordine strettamente cronologico: Lunedì 21 Novembre 2016 - Ostra Vetere: Solve et repete - http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/35474-ostra-vetere-solve-et-repete; Lunedì 21 Novembre 2016 - Ostra Vetere: E stavolta è solo “mosca”, fastidiosa e insopportabile - http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/35473-ostra-vetere-e-stavolta-e-solo-mosca-fastidiosa-e-insopportabile; Martedì 22 Novembre 2016 - Senigallia: Brava senatrice Amati che voterà NO - http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/35486-senigallia-brava-senatrice-amati-che-votera-no; Martedì 22 Novembre 2016 - Ostra Vetere: Il sale sulla coda - http://www.ccpo.it/comunita

Ci è stato impedito di tenere l’annunciato pubblico comizio di domenica scorsa per l’onerosità insopportabile della pretesa imposta dall’amministrazione comunale di Ostra Vetere. E così ci siamo guardati un po’ d’attorno. Mica tutti sono come gli “sfascisti” che “comandano” da noi. C’è per fortuna gente in giro che si definisce democratica, come loro, ma lo è davvero. E così ieri sera siamo stati ospiti nella conferenza-dibattito promossa dai Giovani Democratici di Corinaldo in collaborazione con i Giovani Democratici della Provincia di Ancona che hanno promosso un incontro sul tema del prossimo referendum del 4 dicembre. Ci siamo andati in rappresentanza del Comitato per il NO promosso dall’ANPI senigalliese. C’era un moderatore che ha diretto le fasi del dibattito, due rappresentanti dei Giovani Democratici schierati a favore del SI e due rappresentanti del Comitato per il NO: il professore jesino di Diritto Ero Giuliodori e il referente di “montenovonostro” Alberto Fiorani. Il convegno si è tenuto presso l’Auditorium San Rocco in piazza Garibaldi a Senigallia alla presenza di decine di intervenuti di tutti gli schieramenti politici, in un clima di tolleranza e disponibilità. Non certo il clima che si respira a Montenovo. Laggiù sono democratici davvero, mica come da noi. E Fiorani l’ha detto subito, appena presa la parola: “Ringrazio per l’opportunità che mi viene concessa di poter parlare liberamente a favore del NO al referendum, dopo essere stato impedito di farlo per le imposizioni dell’amministrazione comunale. Considero questa occasione come lenitiva, ma non certo compensativa, della lesione dei diritti