Dalle Marche: Il consigliere regionale leghista Zaffiri chiede al Prefetto |
|
|
|
Mercoledì 23 Novembre 2016 18:55 |
Ci scrive il consigliere regionale della Lega Nord Sandro Zaffiri per trasmetterci la lettera che ha scritto al Prefetto di Ancona: “Egregio Sig. Prefetto, oggi nella mia casella postale del Consiglio Regionale è pervenuta una mail, che Le allego. Il sottoscritto non ha dubbi che quanto dichiarato dal Comitato “Montenovonostro- Libertà, autonomia e giustizia” risponda al vero. Le chiedo cortesemente di intervenire con urgenza nei confronti dell’ Amministrazione comunale di Ostra Vetere, in quanto, così facendo, viene ostacolata la regolare
|
Dalle Marche: Il DC Franco Rosini contro lo scempio di civiltà |
|
|
|
Mercoledì 23 Novembre 2016 15:44 |
A seguito del nostro comunicato di Sabato 19 Novembre 2016 dal titolo “Denuncia lesione diritti costituzionali” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/35444-ostra-vetere-denuncia-lesione-diritti-costituzionali) ci scrive il dottore Franco Rosini, Commissario regionale Marche della Democrazia Cristiana: “È allucinante, per non dire scandaloso, che di fronte al diritto di difendere e proclamare pubblicamente le proprie ragioni referendarie, ai cittadini vengano chieste somme, fralatro pure consistenti, dall’Amministrazione comunale, mentre proprio essa dovrebbe rappresentare un forte elemento di garanzia di libertà e partecipazione politica, invece che di ostacolo. Pur se non avessi già riflettuto e deciso di votare no, lo farei comunque anche solo in considerazione di questa di Ostra Vetere, come di tante altre scorrettezze messe in campo ovunque dall’armata del sì, pur di far confermare questo scempio di civiltà chiamato
|
Ostra Vetere: Il sale sulla coda |
|
|
|
Martedì 22 Novembre 2016 16:45 |
Non stiamo zitti. Di fronte al potere tirannico che incombe non rimaniamo in silenzio. Per questo abbiamo non solo detto, ma anche scritto. Abbiamo inviato alcune lettere al sindaco nei giorni scorsi. Mica poteva pensare di poterla passare liscia. E’ troppo grave quello che è successo: un autentico attentato alla libertà di parola costituzionalmente garantita (almeno fino al prossimo 4 dicembre quando questa maggioranza “sfascista” che governa l’Italia pensa di poter fare carta straccia della Carta Costituzionale, frutto della Resistenza e della lotta di Liberazione). Abbiamo scritto che
|
Senigallia: Brava senatrice Amati che voterà NO |
|
|
|
Martedì 22 Novembre 2016 16:36 |
La stampa regionale da molto rilievo alla dichiarazioni rilasciate dalla senatrice PD senigalliese Silvana Amati che, a proposito del prossimo referendum costituzionale del 4 dicembre, annuncia la sua intenzione di votare NO. “Uno dei punti fermi della mia vita politica ed istituzionale è stata la difesa della nostra Costituzione, da tanti considerata la più bella del mondo, che certo andrebbe prima di tutto interamente applicata – dichiarato la senatrice PD Amati - Dal 1994 ho aderito all'appello di Dossetti all'allora sindaco di Bologna Walter
|
Ostra Vetere: E stavolta è solo “mosca”, fastidiosa e insopportabile |
|
|
|
Lunedì 21 Novembre 2016 23:49 |
E’ successa una cosa gravissima. Ci è stato impedito di tenere il richiesto comizio, come avevamo annunciato. A impedircelo le disposizioni ultimative imposteci dal Comune di Ostra Vetere, secondo cui per esercitare il diritto costituzionale alla libertà di parola, che è sempre libera e gratuita, avremmo dovuto pagare l’iperbolica somma di ben 604,00 euro, quando per il comizio tenuto sei mesi fa, la domenica 10 aprile scorso, ci aveva ingiustamente fatto pagare la ben misera “tassa Jizya” di appena 2,00 euro. Avevamo protestato, quella volta, pur avendola puntualmente pagata, non certo per l’importo particolarmente esiguo, quanto per il principio: in libertà e democrazia non si pagano tasse per esprimere liberamente in pubblico le proprie opinioni. Solo i regimi dittatoriali e tirannici o dei talebani islamici e dei tagliagola dell’ISIS praticano simili imposizioni. In oriente i maomettani impongono la “tassa Jizya” ai cristiani e agli ebrei che vogliono continuare a non volersi convertire all’islamismo. Noi non vogliamo convertirci alle idee (ammesso che tali siano) di chi “comanda” ora da noi e così ci tartassano. Pur protestando, l’altra volta avevamo pagato. Mal ce ne incolse perché, a totale nostra insaputa, l’amministrazione aveva “caricato” la trappola. Mogia mogia, zitta zitta, in tutta fretta, nel chiuso delle “segrete camere”, la Giunta Municipale aveva approvato un regolamento nuovo di zecca per tassare le manifestazione pubbliche che utilizzano palchi. Ma si è ben guardata da dargli attuazione per mesi e mesi. Decine di manifestazioni pubbliche sono state svolte a Ostra Vetere sui palchi allegramente disposti e fatti montare dal Comune, ma nessuno mai ha pagato il becco di un quattrino a nessun’altro: tutto gratis per tutti. Evviva, gran festa. Gratis, fra balli, suoni e canti. Fino alla vicenda corrente. Avevamo chiesto di montare non un “palco per una manifestazione ricreativa”, bensì la “tribuna dei comizi”, il simbolo della libertà e della democrazia, quella sulla quale da settant’anni salivano gli oratori per fare i comizi, e da mezzo secolo quel “cassone” atticciato costruito da un nostro fabbro ferraio e coperto da pannelli di legno verniciato di grigio, ma con il gran vantaggio di avere una comoda rampa di accesso posteriore, un pianale sufficiente ampio per contenere il presentatore, l’oratore e anche qualche altro assistente, un ampio leggìo, il microfono sull’asta, l’impianto di amplificazione sonora e le casse acustiche affinchè tutti potessero sentire bene che cosa aveva da dire l’oratore, il partito, l’istituzione, tutti liberi di parlare esentasse, come è giusto e doveroso che sia in libertà e democrazia. La “tribuna dei comizi” era l’erede di ogni tradizione di libertà popolare, fin dall’antica Roma: il simbolo stesso della autodeterminazione e della identità civile, la sintesi dell’autonomia municipale e delle libertà istituzionali. Non c’è più. Tutto finito. Via la “tribuna”, via il simbolo, via la possibilità di tenere comizi come si è sempre fatto in libertà. Vi erano saliti tutti i sindaci e i politici locali fin dal dopoguerra (prima gli oratori parlavano dai balconi durante il precedente regime e poi dalle tribune provvisorie, fino a quella definitiva). Vi erano saliti, fra i tanti altri, il sindaco Sampaolesi, nel dopoguerra, e poi il sindaco Perini, poi il sindaco Tanfani, quindi il sindaco Paolini e infine il sindaco Fiorani e tanti altri nostri compaesani segretari ed esponenti di tutti i partiti politici. Poi è calata la notte della democrazia e il regime “sfascista” ha ritenuto di dover “sfasciare” tutti i simboli di libertà e di democrazia: nel 1990 ha deciso di “sfasciare” l’impianto di registrazione sonora delle sedute del consiglio comunale, perché non voleva che rimanesse traccia provata di quanto veniva detto (talvolta incautamente e a volte anche falsamente) nella più alta istituzione cittadina nel chiuso della Sala Consiliare. Poi nel 1994 ha deciso di far scomparire anche un altro simbolo della libertà comunale: la “tribuna dei comizi” che si usava in pubblico, nella piazza della Libertà. Piazza della Libertà: che nome bello e significativo ha la nostra piazza! E quanto era piena di gente che parlava la domenica mattina per sapere le cose e farle sapere agli altri. Non più. Da quell’anno è scomparsa la “tribuna dei comizi”, non si sa più dove sia. Nessuno l’ha più potuta usare, perché non c’era più, “sfasciata” anche quella. Noi, che siamo ancora ancorati a sani principi di una volta, come quando fra forze politiche diverse magari ci si scontrava sui principi, ma mai fra le persone come disgraziatamente capita adesso, chè anzi, dopo il Consiglio o dopo il comizio, andavano tutti insieme al bar a bere alla salute di tutti, non sapevamo che la “tribuna dei comizi” era stata “sfasciata”. Per questo, senza sapere, abbiamo chiesto che fosse rimontata per poter tenere il comizio di aprile contro lo spauracchio della “fusione per incorporazione” del Comune: una tragedia istituzionale e antidemocratica che potrebbe ancora colpire il nostro paese di Montenovo, privandolo della sua autonomia e del Comune, riducendolo a misera frazione periferica di qualche altro Comune qui d’attorno, come stava per capitare a Morro d’Alba. Là è stata una tragedia evitata per un soffio. Per questo avevamo tenuto quel comizio qua da noi e ci eravamo sorpresi non poco quando, al posto della “tribuna dei comizi”, simbolo della democrazia e della libertà, era stato montato un misero palco: una porzione di struttura buona per le sagre paesane mangerecce, non il tempio della democrazia. Ma non ce la siamo presa più di tanto e abbiamo fatto buon viso a cattivo gioco: mica si può criticare sempre, qualche volta bisogna pure abbozzare. E tuttavia
|
Ostra Vetere: Solve et repete |
|
|
|
Lunedì 21 Novembre 2016 23:35 |
Ostra Vetere, 21/11/2016 Protocollo: 20161121SR Oggetto: Solve et repete. Al Sindaco del Comune di 60010 Ostra Vetere (AN). In risposta alle comunicazioni di codesto Comune con email dell’Ufficio Tributi in data 17 novembre 2016 ore 18:06, contenente in allegato la concessione temporanea per l’occupazione di suolo pubblico prot. n. 8430-8431/2016 datata 17/11/2016 per il pagamento del canone COSAP di 2,00 euro per ciascuna giornata di svolgimento dei richiesti comizi del 20 e 27/11/2016, e con email dell’Ufficio Tecnico in data 17 novembre 2016 ore 19:13, contenente in allegato la lettera prot. n. 8432 datata 17/11/2016 con intimazione di pagamento di € 600,00 per i richiesti comizi, di cui il primo già tenuto in data 13/11, e pertanto per la complessiva somma di € 604,00. Siamo fedeli ai nostri principi cardine: Libertà, Autonomia, Giustizia. Sono i tre pilastri ideologici che abbiamo inserito nel nostro simbolo. Ad essi cerchiamo di attenerci sempre. Anche quando non fanno comodo. E certo non ci fa comodo l’insopportabile lesione dei nostri diritti costituzionali alla libera e gratuita libertà di parola messa in atto la scorsa settimana dalla amministrazione comunale che sembra non gradirebbe affatto i nostri appelli a sostegno del NO ai referendum contrari a Libertà, Autonomia e Giustizia, e particolarmente al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Non si spiega altrimenti la sequela di atti e fatti puntualmente documentati nel comunicato settimanale di ieri Domenica 20 Novembre 2016 dal titolo “Ostra Vetere: “montenovonostro” ha pubblicato i comunicati stampa di questa 182^ settimana” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/35459-ostra-vetere-
|
Ostra Vetere: “montenovonostro” ha pubblicato i comunicati stampa di questa 182^ settimana |
|
|
|
Domenica 20 Novembre 2016 21:13 |
L’associazione di cittadinanza attiva “montenovonostro” ha nuovamente pubblicato tutti i comunicati stampa diffusi in questa 182^ settimana di attività appena conclusa con oggi, domenica 20 novembre 2016, apparsi anche sul nostro giornale on-line e che sono i seguenti in ordine strettamente cronologico: Lunedì 14 Novembre 2016 - Ostra Vetere: Al comizio di ieri l’insegnante Franco Porcelli ha illustrato le ragioni del NO - http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/35366-ostra-vetere-al-comizio-di-ieri-linsegnante-franco-porcelli-ha-illustrato-le-ragioni-del-no; Lunedì 14 Novembre 2016 - Ostra Vetere: Confermata dopo i fuochi la “concessione” per il comizio già trascorso - http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/35367-ostra-vetere-confermata-dopo-i-fuochi-la-concessione-per-il-comizio-gia-trascorso; Martedì 15 Novembre 2016 - Ostra Vetere: E se tanto mi dà tanto, allora… - http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro
|
Ostra Vetere: Denuncia lesione diritti costituzionali |
|
|
|
Sabato 19 Novembre 2016 22:17 |
”Ostra Vetere, 19/11/2016 Protocollo: 20161119DL Oggetto: Denuncia lesione diritti costituzionali. Al Sindaco del Comune di 60010 Ostra Vetere (AN). In risposta alle comunicazioni di codesto Comune con email dell’Ufficio Tributi in data 17 novembre 2016 ore 18:06, contenente in allegato la concessione temporanea per l’occupazione di suolo pubblico prot. n. 8430-8431/2016 datata 17/11/2016 per il pagamento del canone COSAP di 2,00 euro per ciascuna giornata di svolgimento dei richiesti comizi del 20 e 27/11/2016, e con email dell’Ufficio Tecnico in data 17 novembre 2016 ore 19:13, contenente in allegato la lettera prot. n. 8432 datata 17/11/2016 con intimazione di pagamento di € 600,00 per i richiesti comizi, di cui il primo già tenuto in data 13/11, e pertanto per la complessiva somma di € 604,00, - premesso che entrambe le comunicazioni con relativi allegati sono state lette solo nel tardo pomeriggio di venerdì 18 novembre 2016,
|
Ostra Vetere: Non vogliamo più sorprese contro le libertà costituzionali |
|
|
|
Venerdì 18 Novembre 2016 23:16 |
Non vogliamo più sorprese contro le libertà costituzionali. Per questo ci cauteliamo. Visto quello che è successo oggi, con l'intimazione a pagare immediatamente 604,00 euro per "godere" del diritto alla libertà di parola, niente può più essere dato per scontato. Noi non vogliamo sconti, ma nessuno deve permettersi di “scontare” la nostra libertà. Per questo scriviamo al sindaco del Comune di Ostra Vetere la seguente richiesta: “Ostra Vetere, 18/11/2016 Protocollo: 20161118RA Oggetto: Richiesta
|
Ostra Vetere: Costituzionalmente garantito, dubitativamente in questo caso |
|
|
|
Venerdì 18 Novembre 2016 19:24 |
Sulla clamorosa intimazione di pagamento immediato entro oggi stesso di ben 604,00 euro al Comune per aver voluto esercitare liberamente il diritto di parola costituzionalmente garantito, faremo tutte le nostre valutazioni e tireremo tutte le conseguenze, nessuna esclusa, come la gravissima e intollerabile vicenda merita. Per adesso, ma solo per adesso, scriviamo a tutti gli organi statali di pubblica sicurezza per segnalare il caso: “Alla Prefettura
|
Ostra Vetere: 604,00 euro per parlare di libertà in piazza della Libertà |
|
|
|
Venerdì 18 Novembre 2016 18:56 |
Lo sospettavamo e l’abbiamo anche scritto lo scorso Martedì 15 Novembre 2016 nel nostro comunicato dal titolo “Ostra Vetere: Dovrà dotarsi della relativa “autorizzazione” comunale” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/35384-ostra-vetere-dovra-dotarsi-della-relativa-autorizzazione-comunale) quando dicevamo, a proposito delle risposte del Comune alle nostre richieste di poter tenere alcuni comizi in piazza: “Le risposte non sono uniformi, evidentemente o chi dovrebbe fa difficoltà a inquadrare il problema o sta macchinando qualcosa”. No, non “sta macchinando qualcosa”, l’aveva già macchinato. E infatti ecco un’altra risposta inviataci dal Comune di Ostra Vetere che leggiamo proprio adesso: “Con la presente si comunica che l’importo dovuto con l’utilizzo del palco è soggetto al pagamento di una tariffa pari a € 200,00 al giorno, come previsto dalla Delibera di Giunta Comunale n° 29 del 19.04.2016. Pertanto per poter utilizzare tale struttura per lo svolgimento dei comizi la Vs.
|
Ostra Vetere: Arieccoli con la tassa Jizya |
|
|
|
Venerdì 18 Novembre 2016 18:51 |
Avevamo cantato vittoria troppo presto, l’altro ieri, Lunedì 14 Novembre 2016 con il nostro comunicato dal titolo “Ostra Vetere: Confermata dopo i fuochi la “concessione” per il comizio già trascorso” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/35367-ostra-vetere-confermata-dopo-i-fuochi-la-concessione-per-il-comizio-gia-trascorso), quando commentavamo le prime comunicazioni che ci pervenivano dal Comune senza alcuna indicazione sugli eventuali oneri da corrispondere al Comune per lo
|
|
|