Quando il Papa andò in cima alla Marmolada a pochi chilometri dai nostri anziani sulle Dolomiti |
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Sabato 05 Settembre 2009 14:02 |
Continuiamo a pubblicare qualche stralcio del diario di Beniamino Puerini "Vacanze che non saranno dimenticate" (1979), edito dal Centro di Cultura Popolare e ormai esaurito. Era la domenica 26 agosto 1979: "Oggi è domenica e la sveglia è più tardi, la S. Messa è alle 8.30 e poi la colazione ottima e abbondante. Alcuni decidono per la partita a carte, altri per qualche chiacchiera mentre alcuni si sono dedicati alla lettura fino a quando la televisione non ha trasmesso l'arrivo del Papa sulla cima della Marmolada a più di 3.000 metri di altezza: e noi eravamo proprio lì a pochi chilometri! Dopo
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Finalmente il lago Carezza con le cime imbiancate di neve d'agosto |
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Venerdì 04 Settembre 2009 13:28 |
Continuiamo a pubblicare qualche stralcio del diario di Beniamino Puerini "Vacanze che non saranno dimenticate" (1979), edito dal Centro di Cultura Popolare e ormai esaurito. Era il sabato 25 agosto 1979: "Sveglia singolare, appena aperta la finestra ci siamo ritrovati di fronte i monti ricoperti di neve, e nonostante il tempo fosse nuvoloso decidemmo di partire per il lago di Stramentizzo, dentro il quale nel 1956 è stato sommerso lo stesso paesino. Più avanti visitammo un altissimo ponte e una cascata non grossa. Per il ritorno percorremmo una meravigliosa strada in mezzo ad una fresca abetaia e giungemmo a Predazzo per il pranzo sempre puntuale alle 12 e 30. Mentre stavamo mangiando è arrivato il camion del Comune con il
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Dopo la conferenza di Rimini e la rottura delle trattative Alarico scende di nuovo nel Piceno e distrugge Ostra antica |
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Giovedì 03 Settembre 2009 16:03 |
Proseguendo il racconto della invasione barbarica dei visigoti di Alarico che abbiamo introdotto nei precedenti articoli, narriamo ora la terza fase dell'invasione. Fra l'estate e l'autunno 409, sotto la minaccia degli invasori visigoti, l'imperatore Onorio rinchiuso in Ravenna acconsentì a far tenere una conferenza a Rimini, per intavolare trattative di pace tra il Prefetto del Pretorio d'Italia, Giovio, e Alarico. Le nuove esorbitanti richieste del barbaro, che chiedeva un tributo annuo in oro e il permesso di stabilirsi in Dalmazia, nel Norico e in entrambe le Venezie, vennero trasmesse da Giovio all'imperatore, consigliandolo a cedere su tutti i fronti. Ma dura fu la risposta di Onorio, stupito e sdegnato con il suo Prefetto Giovio rimasto al campo goto, con la brusca interruzione dei colloqui contenuta in alcune lettere dell'imperatore a Giovio. Quest'ultimo, per stornare da sè
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Quando la grandine bloccò ancora la gita al lago Carezza |
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Giovedì 03 Settembre 2009 15:48 |
Continuiamo a pubblicare qualche stralcio del diario di Beniamino Puerini "Vacanze che non saranno dimenticate" (1979), edito dal Centro di Cultura Popolare e ormai esaurito. Era il venerdì 24 agosto 1979: "Sveglia in perfetto orario e poi la solita abbondante colazione, ma mentre ci preparavamo per la partenza per andare al lago Carezza il tempo è improvvisamente cambiato e si è messo a piovere: dobbiamo perciò rinunciare ancora a vedere questo ormai irraggiungibile lago e accontentarci di rimanere in albergo, chi per giocare a carte e chi per
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Quando fu impossibile raggiungere il Lago Carezza |
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Mercoledì 02 Settembre 2009 07:47 |
Continuiamo a pubblicare qualche stralcio del diario di Beniamino Puerini "Vacanze che non saranno dimenticate" (1979), edito dal Centro di Cultura Popolare e ormai esaurito. Era il giovedì 23 agosto 1979: "Solita, e qualche volta indesiderata, sveglia, S. Messa, colazione con burro e marmellata, panini e caffèlatte, poi tutti pronti per salire sui pulmanns e partire per il lago Carezza passando per Moena e Vigo di Fassa. Ma poco dopo aver iniziato i tornanti che conducono verso il lago,
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Il Lago di Fortebuso e il Passo Rolle 30 anni fa |
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Martedì 01 Settembre 2009 21:30 |
Continuiamo a pubblicare qualche stralcio del diario di Beniamino Puerini "Vacanze che non saranno dimenticate" (1979), edito dal Centro di Cultura Popolare e ormai esaurito. Era il mercoledì 22 agosto 1979: "Solita sveglia, abbondante colazione e partenza con i pulmanns per il Lago di Fortebuso e visita ad un recinto di caprioli. Mentre i nostri cari e simpatici turisti visitavano il Lago, noi autisti siamo stati a bere l'immancabile "grappino" al Passo Rolle poco lontano. Dopo di che ritorno con tutti gli altri per il pranzo. A questa gita non ha preso parte la Sig.ra Delia Fratini e Artibani Rosina per indisposizione. Il pomeriggio per noi autisti, Raoul e il padre Romaldo è
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Il giro delle Dolomiti di trent'anni fa |
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Lunedì 31 Agosto 2009 17:22 |
Continuiamo a pubblicare qualche stralcio del diario di Beniamino Puerini "Vacanze che non saranno dimenticate" (1979), edito dal Centro di Cultura Popolare e ormai esaurito. Era il martedì 21 agosto 1979: "Sveglia alle 6.45 dalla campana della vicina Chiesa, poi l'andirivieni dei corridoi e poco dopo tutti a Messa officiata dall'Abate (mentre io sto scrivendo). Alle 8.30 pronti per la prima colazione ottima e abbondante servita da due graziose ragazze: Patrizia e Gabriella. Poi io,
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Una vista allo zoo-safari di trent'anni fa per gli anziani di Ostra Vetere |
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Lunedì 31 Agosto 2009 11:04 |
Accontentiamo subito il nostro lettore "Montenovo_nostro", che, nel commento all'articolo di ieri, ci chiede di pubblicare qualche stralcio del diario di Beniamino Puerini "Vacanze che non saranno dimenticate" (1979), edito dal Centro di Cultura Popolare e ormai esaurito. Era il lunedì 20 agosto 1979: "Questa modesta pubblicazione è dedicata a tutti quelli che hanno avuto la fortuna di vivere la meravigliosa esperienza della vacanza per anziani organizzata, con felice
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Oggi si ricorda la decollazione del patrono San Giovanni Battista |
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Sabato 29 Agosto 2009 10:04 |
Il 29 agosto si ricorda la "decollazione" del patrono del paese, San Giovanni Battista, nell'anniversario del suo martirio. Giovanni Battista morì a causa della sua predicazione. Egli condannò pubblicamente la condotta del re Erode Antipa che conviveva con la cognata Erodiade. Questi lo fece prima imprigionare e poi, per compiacere la bella figlia di Erodiade, Salomè, che aveva ballato durante un banchetto, lo fece decapitare, come si legge nei vangeli di Matteo 14,1-12 e Marco 6,14-29. Il primo descrive l'evento con le seguenti parole: «In quel tempo il tetrarca Erode ebbe notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: "Costui è Giovanni il Battista risuscitato dai morti; per ciò la potenza dei miracoli opera in lui". Erode aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione per causa di Erodìade, moglie di Filippo suo fratello. Giovanni infatti gli diceva: "Non ti è lecito
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All'inizio del 409 d.C. anche il cognato del barbaro Alarico, Ataulfo, invase l'Italia |
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Giovedì 27 Agosto 2009 20:02 |
Proseguendo il racconto della invasione barbarica dei visigoti di Alarico che abbiamo introdotto nei precedenti articoli, narriamo ora la seconda fase dell'invasione. Nell'autunno del 408 i visigoti erano giunti presso Roma dopo aver attraversato il Piceno e si dispongono al primo assedio della capitale dell'impero romano. Nell'inverno del 408 la città eterna assediata è straziata dalla carestia, dalla pestilenza e addirittura dal cannibalismo. Così, un giorno d'inverno 408, i Senatori autorizzano aruspici etruschi a invocare senza esito l'aiuto delle
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Nel 408 d.C. i visigoti del re Alarico invasero l'Italia |
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Mercoledì 26 Agosto 2009 10:07 |
Proseguendo il racconto della invasione barbarica che abbiamo introdotto nel precedente articolo, narriamo ora la prima fase dell'invasione. A Ticinum (Pavia), all'indomani della tragica giornata del 13 agosto 408 in cui Stilicone era stato decapitato, il potere effettivo era passato nelle mani di Olimpio, che riuscì a ottenere la carica di magister officiorum, la più importante della corte imperiale. Olimpio scatena la persecuzione contro i
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Prossimo il 1600° anniversario della distruzione di Ostra antica |
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Martedì 25 Agosto 2009 16:54 |
Nel 1600° anniversario della distruzione di Ostra antica da parte del re visigoto Alarico, ripercorriamo le tragiche vicende che vanno dalla morte di Stilicone, avvenuta il 23 agosto 408, decapitato per ordine dell'imperatore Onorio all'indomani dell'insurrezione antigermanica dell'esercito romano radunato a Ticinum (Pavia), fino al sacco di Roma del 24 agosto 410 da parte delle orde del re dei barbari visigoti Alarico, che parve ai contemporanei una svolta epocale, molto più della silenziosa caduta dell'Impero d'Occidente che avvenne alcuni decenni più tardi, e colpì fortemente l'immaginazione di tutti, sia dei pagani che dei
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