Santo del giorno 17 ottobre: Beate 11 Martiri Orsoline di Valenciennes |
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Lunedì 17 Ottobre 2022 00:00 |
Il massacro delle orsoline di Valenciennes s'inquadra nella storia del Terrore scoppiato nella diocesi di Cambrai (nord Francia) durante la rivoluzione francese. Tutto cominciò il 30 settembre 1790. Quel giorno i commissari della municipalità di Valenciennes, in ottemperanza al decreto della Costituente, si presentarono al convento delle orsoline per fare l'inventario dei beni della comunità da requisire e chiedere alle suore se avevano l'intenzione di perseverare nella loro vocazione. Le suore erano allora trentadue e la loro superiora era madre Clotilde Paillot, che era stata eletta il 13 febbraio precedente. La loro risposta fu unanime: intendevano restare orsoline votate all'educazione delle giovinette della città. Per un paio d'anni le cose andarono avanti confusamente, e nonostante intralci di ogni genere, la comunità riuscì a sopravvivere. Ma la posizione strategica della città, al centro della zona di frontiera nel corso delle alterne vicende della guerra che allora si combatteva fra la Francia e il resto d'Europa, avrebbe finito per
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Santo del giorno 16 ottobre: San Gallo eremita a Bregenz |
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Domenica 16 Ottobre 2022 00:00 |
Il piú antico documento su Gallo è un frammento della Vita che B. Krusch data dalla fine del secolo VIII. Il monaco Vettino compose una seconda biografia tra l'816 e l'824. Valafrido Strabone scrisse, verso l'834, una terza Vita e rimaneggiò una raccolta di miracoli composta da Gozberto il Giovane, monaco di San Gallo. Una Vita ritmica, pervenuta sotto il nome dello stesso Valafrido, è in realtà di un anonimo del secolo IX. Altri documenti posteriori non apportano niente di nuovo. Nonostante queste Vitae, san Gallo è poco conosciuto. Scartate le leggende e ciò che è incerto, si può dire che, nato in Irlanda verso la metà del secolo VI, fu uno dei dodici discepoli di san Colombano, che lo accompagnarono nel continente. Visse prima a Luxenil col suo maestro, poi lo seguí di nuovo nei suoi spostamenti, specialmente quando partí per l'esilio l'anno 610. Insieme andarono fino a Bregenz, sulle rive del lago di Costanza, ma allorché Colombano dové partire per l'Italia, verso l'anno 612, si separarono e Gallo andò
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Santo del giorno 15 ottobre: San Sabino di Catania vescovo |
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Sabato 15 Ottobre 2022 00:00 |
San Sabino è stato un vescovo di Catania vissuto nel secolo VIII. Nella lista dei vescovi è collocato al sedicesimo posto dopo san Giacomo e prima di san Leone II. Secondo la tradizione è ricordato come uno dei vescovi stimati e apprezzati di Catania. Non sappiamo quando durò il suo episcopato; sappiamo che a un certo punto oppresso dalla gestione della diocesi decise di ritirarsi in un monastero alle pendici dell’Etna per dedicarsi completamente alla preghiera. La sua scelta di vita ascetica venne imitata da alcuni suoi discepoli che lo seguirono e lo vollero come maestro. Non sappiamo in quale località si ritirò; solo alcuni agiografi hanno individuato la località nel territorio dell’antica contrada, immersa nella pace e nella tranquillità dei boschi del luogo, detta Zafferana Etnea. San sabino morì in quella località il 15 ottobre 760. Le poche informazioni sulla biografia di san Sabino sono tratte dalla vita del suo successore Leone II. La festa per san
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Santo del giorno 14 ottobre: San Venanzio di Luni vescovo |
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Venerdì 14 Ottobre 2022 00:00 |
L’antica diocesi di Luni venerava quale primo vescovo san Basilio, annoverato dalla Bibliotheca Sanctorum, tanto che nel VII secolo era nota come Ecclesia Basiliana, come si evince da alcune monete. Altri pastori santi ancora oggi venerati sono Venanzio, Terenzio e Ceccardo. Il 14 ottobre è festeggiato San Venanzio, vescovo della città ormai scomparsa, dal 594 al 603. Nel 594 Venanzio succedette a Terenzio nell’episcopato di Luni ed ebbe particolare cura del clero e dei monaci. Esistono sul suo conto parecchi documenti biografici risalenti al periodo del suo episcopato, la sua santità e la sua attività apostolica sono infatti egregiamente documentate nella corrispondenza e ne “I Dialoghi” di San Gregorio Magno, papa suo contemporaneo e amico stimato, che lo cita varie volte e dove è presentato come viro venerabili Venantio, Lunensi Episcopo. Da lui apprese molti portenti ivi narrati: ad esempio il miracolo compiuto da san Frediano, vescovo di Lucca, che deviò il fiume Serchio servendosi di un semplice rastrello. Ben poco invece ci è pervenuto sui primi e sugli ultimi anni della vita di san Venanzio. Nel VI secolo fiorì il
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Santo del giorno 13 ottobre: San Romolo di Genova vescovo |
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Giovedì 13 Ottobre 2022 00:00 |
Non vi sono notizie certe sul tempo in cui visse san Romolo vescovo di Genova, ma per deduzione si può pensare che sia stato nel secolo V perché l’ “Archa Tophea” in cui il Santo fu deposto e di cui si parla in un’unica biografia anonima del X secolo è una forma di sarcofago usato in Liguria appunto nel V secolo. Succedette sulla cattedra vescovile genovese ai gloriosi san Felice e san Siro. Nota caratteristica del suo ministero pastorale fu la bontà “sembrava più un padre che un signore…. era il padre dei poveri….” vero competente per eliminare discordie di ogni genere. Trovandosi a visitare l’estrema parte della Liguria Occidentale che allora faceva parte della Diocesi di Genova, precisamente ‘Matuta’ odierna Sanremo, fu colto dalla morte e venne sepolto nella chiesa di San Siro, divenendo subito oggetto di grande venerazione per i prodigi operati. Secondo la tradizione locale sanremese, Romolo aveva ricevuto una educazione nella terra di Matuta, fu quindi eletto vescovo di Genova e in seguito per
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Santo del giorno 12 ottobre: Sant'Opilio (Opilione) di Piacenza diacono |
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Mercoledì 12 Ottobre 2022 00:00 |
Sant’Opilio o Opilione è un diacono di Piacenza. Comunemente è ricordato insieme al fratello San Gelasio e al vescovo piacentino San Mauro. I tre santi vengono quasi sempre ricordati in un unico capitolo dai pochi biografi, e sono definiti sempre con le stesse caratteristiche. Sant’Opilio fu un grande esempio per la sua pietà, il suo spirito di austera penitenza e la sua viva carità verso il prossimo. La tradizione vuole che spartisse con i poveri il cibo che la madre gli inviava attraverso San Gelasio, suo fratello. In quanto accolito partecipò alla traslazione del corpo di Sant’Antonino, voluta da San Savino. La data di morte di Sant’Opilio si colloca nella prima metà del V Secolo. Le sue ossa riposano nella basilica di Sant’Antonino e alcune reliquie furono portate dal vescovo Giovanni Battista Scalabrini,
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Santo del giorno 11 ottobre: San Gramazio di Salerno vescovo |
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Martedì 11 Ottobre 2022 00:00 |
San Grammazio o Gramazio è il secondo vescovo di Salerno. Nella cronotassi della diocesi figura dopo il protovescovo San Bonosio. La sua attestazione è nel portale ufficiale della Diocesi, anche se in alcuni testi viene chiamato Gramazio (Bibliotheca Sanctorum). Della vita di questo santo non sappiamo nulla, in quanto non sono rimasti documenti sui primi vescovi di Salerno. Di sicuro sappiamo che nel 1026 esisteva in città una chiesa a lui dedicata, che essendo parrocchia, viene ricordata nel sinodo celebrato dall’arcivescovo Marco Antonio Marsilio Colonna nel 1579. Tale chiesa fu soppressa come parrocchia nel 1846. Inoltre sulla presenza di questo santo presule, il 29 marzo 1670, l’arcivescovo Gregorio Carafa, che aveva
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Santo del giorno 10 ottobre: San Germano di Verona vescovo |
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Lunedì 10 Ottobre 2022 00:00 |
San Germano è il diciannovesimo vescovo di Verona. Nella cronotassi ufficiale della diocesi scaligera figura dopo San Valenzio e prima di San Felice. Di questo vescovo non si può garantire la cronotassi esatta, infatti, nell’elenco dei vescovi fino al XI secolo la questione resta ancora aperta. Si presume sia morto intorno all’anno 475, e il suo corpo sepolto in San Procolo. I suoi resti sono stati traslati una prima volta, nel 1806 nella basilica di San Zeno maggiore e nel 1988 nel luogo originario. Nel “Catalogus Sanctorum Ecclesiae Veronensis”, monsignor Franco Segala ne trascrive l’elogium dal Martirologio della chiesa veronese: “Veronae sancti Germani eiusdem civitatis episcopi (qui Evangelicae disciplinae propagandae incredibili studio inflammatus, magnam apud populum
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Santo del giorno 9 ottobre: Beato Andrea da Domodossola canonico lateranense |
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Domenica 09 Ottobre 2022 00:00 |
Il beato Andrea da Domodossola, è un canonico lateranense vissuto nel XV secolo. Sentita la vocazione fin da giovane, come scrive il Massa: “Si avviò dalla sua adolescenza alla carriera Ecclesiastica, alla quale fin dalla sua puerizia si sentiva inclinato”. Divenuto sacerdote, dopo aver incontrato forti ostacoli nell’esercizio delle sue funzioni, decise di entrare nella congregazione dei Canonici Lateranensi. I Canonici erano arrivati a Novara intorno al 1470, chiamati dal vescovo Giovanni Arcimboldi. Il beato Andrea Viene ricordato come un religioso che visse con grande zelo il suo lavoro apostolico e che ebbe “grande fama di difensore dei diritti ecclesiastici e di vero operaio evangelico”. Sappiamo che morì a Novara, nel convento della Madonna delle Grazie nell’anno 1500. In quel convento era conservato il suo copro fino alla soppressione del suo ordine. Il beato Andrea da Domodossola era festeggiato nel giorno 9 ottobre.
estratto da: http://www.santiebeati.it
da Centro Cultura Popolare
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Santo del giorno 8 ottobre: San Demetrio di Cassino martire |
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Sabato 08 Ottobre 2022 00:00 |
Demetrio è un martire vissuto nel Primo secolo. Chi ci fornisce alcune indicazioni biografiche, non troppo attendibili, è Pietro Diacono, un monaco cassinese del XII secolo. Nella sua leggenda su Demetrio di Cassino racconta che questi era il fratello di Dionigi Areopagita, che sarebbe stato mandato da Papa Clemente I in Gallia per nominare Sanl’Evurzio vescovo di Orléans. Una volta tornato in patria al tempo di Diocleziano, san Demetrio si sarebbe ritirato in una cripta di Montecassino, con due compagni,
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Santo del giorno 7 ottobre: San Quarto di Capua vescovo |
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Venerdì 07 Ottobre 2022 00:00 |
Tra le figure del mosaico absidale della chiesa di San Prisco presso Capua, risalente alla fine del secolo IV, c'era anche quella di Quarto. Il suo nome è ricordato poi nel Martirologio Geronimiano al 7 ottobre e al 5 novembre. Nessun dubbio che si tratti di un martire dei primi secoli, anche se nel secondo latercolo del Geronimiano è detto confessore, ma di lui niente si conosce. Il latercolo del Geronimiano fu trascritto dai martirologi storici e da questi passò anche nel Romano, in cui il Baronio vi aggiunse che i corpi di Quarto e Quinto sarebbero stati trasferiti a Capua. La notizia che Quarto sia stato vescovo di Capua apparve per la prima volta in un calendario diocesano della fine del secolo XV. Qualche studioso ha avanzato l'ipotesi che Quarto sia il martire romano sepolto insieme con Quinto sulla via Latina, sia perché anche questo santo nel predetto mosaico è raffigurato accanto a Quarto, sia perché quasi tutto il gruppo di destra dello stesso mosaico riproduce santi romani martiri, sicuramente dopo il 269. Gli “Itinerari” del VII secolo, comunque, indicano il loro sepolcro nella chiesa dei Santi Gordiano ed Epimaco con l'indicazione topografica ad
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Santo del giorno 6 ottobre: San Renato di Sorrento Vescovo |
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Giovedì 06 Ottobre 2022 00:00 |
Alcuni studiosi della chiesa sorrentina, dicono che fu il secondo vescovo della città, altri dicono che ne fu il primo, probabilmente fu uno di quegli eremiti, come Catello di Castellammare e Antonino di Sorrento, che vissero tra il VI e IX secolo, sulle colline della penisola sorrentina. L’omelia del santo composta sulla fine del secolo VIII, non gli dà il titolo di vescovo, né tantomeno è citato come tale nella ‘Vita’ di sant’Antonino abate, del secolo IX, dove è narrato che Renato appare nelle sembianze di vecchio venerando senza capelli e con la barba insieme ai santi patroni di Sorrento, Antonino, Atanasio, Bacolo e Valerio, al nobile napoletano Sergio Pipino alla vigilia della battaglia contro i saraceni dell’846. Il romitorio di Renato sembra sia diventato la prima cattedrale di Sorrento e affidato ai Benedettini di Montecassino, sin dal secolo. VIII, i quali nel 1603 eressero una grande basilica accanto al vecchio oratorio, durante i lavori vennero alla luce reliquie attribuite ai santi Renato e Valerio. Il culto si
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