Santo del giorno 21 agosto: Santa Ciriaca di Roma |
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Sabato 21 Agosto 2021 00:00 |
Ciriaca di Roma è commemorata il 21 agosto nel Martirologio Romano, inseritavi dal Baronio sull'autorità di una passio che si conservava nella Biblioteca Vallicelliana. Secondo questo testo, Ciriaca era una nobile romana che, rimasta vedova dopo undici anni di matrimonio, mise se stessa e i suoi beni a disposizione dei cristiani che, durante la persecuzione, si riunivano nella sua casa, sita sul Celio, per celebrarvi i divini misteri. Conobbe anche san Lorenzo che la guarì da un mal di capo; dopo la morte del santo, al tempo della persecuzione di Decio, fu arrestata e sottoposta a terribili tormenti, durante i quali morì il 23 agosto. Il suo corpo fu sepolto nell’ «agro Verano», non lontano da quello di san Lorenzo, in un suo podere. Già nella complessa passio Polychronii si accennava ai rapporti tra Ciriaca e Lorenzo, ma senza riferimento al martirio della vedova, mentre gli Itinerari del secolo VII indicano la tomba di Ciriaca accanto a quella del famoso
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Santo del giorno 20 agosto: San Bernardo di Chiaravalle abate e dottore della Chiesa |
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Venerdì 20 Agosto 2021 00:00 |
Bernardo, a ventidue anni si fa monaco, attirando con sé una trentina di parenti. Il monastero è quello fondato da Roberto di Molesmes a Cîteaux (Cistercium in latino, da cui cistercensi). A 25 anni lo mandano a fondarne un altro a Clairvaux, campagna disabitata, che diventa la Clara Vallis sua e dei monaci. È riservato, quasi timido. Ma c’è il carattere. Papa e Chiesa sono le sue stelle fisse, ma tanti ecclesiastici gli vanno di traverso. È severo anche coi monaci di Cluny, secondo lui troppo levigati, con chiese troppo adorne, "mentre il povero ha fame". Ai suoi cistercensi chiede meno funzioni, meno letture e tanto lavoro. Scaglia sull’Europa incolta i suoi miti dissodatori, apostoli con la zappa, che mettono all’ordine la terra e l’acqua, e con esse gli animali, cambiando con fatica e preghiera la storia europea. E lui, il capo, è chiamato spesso a
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Santo del giorno 19 agosto: Sant'Andrea il Tribuno e compagni soldati martiri |
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Giovedì 19 Agosto 2021 00:00 |
Il Martyrologium Romanum commemora oggi i santi Andrea, tribuno, e i soldati suoi compagni, che, come si tramanda, ottenuta per aiuto divino la vittoria sui Persiani in Cilicia, nell’odierna Turchia, si convertirono alla fede di Cristo: accusati per questo crimine, furono trucidati nelle gole del monte Tauro dall’esercito del governatore Seleuco sotto l’imperatore Massimiano, Gaio Galerio Valerio Massimiano (in latino: Gaius Galerius Valerius Maximianus; Serdica, 250 circa – Serdica, 5 maggio 311) che è stato imperatore romano durante la tetrarchia dal 293 fino alla sua morte nel 311, e conseguì una grande e prestigiosa vittoria contro i Sasanidi sul limes orientale, a seguito della quale i Romani ottennero condizioni di pace favorevolissime nel 298).
estratto da: http://www.santiebeati.it
da Centro Cultura Popolare
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Santo del giorno 18 agosto: Beati 64 Martiri nei Pontoni di Rochefort durante la Rivoluzione Francese |
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Mercoledì 18 Agosto 2021 00:00 |
La Rivoluzione Francese, come tutte le rivoluzioni che presuppongono un capovolgimento violento delle classi al potere con i rivoltosi, lasciò dietro di sé un lago di sangue, morti ingiuste, delitti e violenze. E la Chiesa Cattolica, che in ogni rivoluzione avvenuta nel mondo, sin dalle sue origini, ha dovuto pagare un tributo di sangue, anche in questa ebbe innumerevoli martiri, morti per il solo fatto di essere religiosi. L’Assemblea Costituente nel 1789, dopo aver confiscato tutti i beni ecclesiastici e soppresso gli Istituti religiosi, decretò la Costituzione Civile del Clero, per cui vescovi e parroci, dovevano essere eletti con il voto popolare e imponendo al clero il giuramento di adesione alla Costituzione stessa: Ci fu chi aderì (clero giurato) e chi non lo volle fare (clero “refrattario”). L’Assemblea Legislativa
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Santo del giorno 17 agosto: Sant'Anastasio di Terni vescovo |
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Martedì 17 Agosto 2021 00:00 |
Ignoto fino al secolo IX, le notizie esistenti sono del secolo XV, a cui risale la più antica copia del testo che ci riferisce l'invenzione e traslazione del suo corpo, avvenuta, pare, al tempo del re Lotario (840). Una notte il santo sarebbe apparso a un contadino di Castro San Geminiano ordinandogli di recarsi a Terni nella chiesa della Vergine e di ricercare il suo corpo sepolto a sinistra dell'ingresso. Il contadino dapprima trascurò l'ordine ricevuto, ma poiché il santo continuava nel suo comando si arrese; purtroppo le sue ricerche rimasero infruttuose. Poco dopo però, dovendosi seppellire un defunto nella stessa chiesa, si trovò occasionalmente il sepolcro di Anastasio. Apertolo apparve il corpo rivestito di abiti pontificali preziosi. L'accaduto fu riferito al vescovo di Spoleto che, accorso sul posto e convinto dai miracoli operati dal santo, gli fece erigere un altare. Se la predetta relazione merita fede almeno per la sostanza del fatto, bisogna ammettere che Anastasio sia
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Santo del giorno 16 agosto: Santo Stefano re d'Ungheria |
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Lunedì 16 Agosto 2021 00:00 |
Nell’anno 983 venne consacrato vescovo di Praga Adalberto, un personaggio dietro al cui nome germanico si celava in realtà un autentico slavo, Voytech, appartenente a una nobile famiglia della Boemia. Quando la principessa Adelaide gli chiese di inviare missionari in terra ungherese, egli finì per unirsi a loro e a lungo si è sostenuto che proprio ad Adalberto si dovesse la conversione del principe magiaro Geza, che venne da lui battezzato nel 985 insieme al figlio Vajk, al quale fu imposto il nome di Stefano e che diventerà il vero artefice della definitiva cristianizzazione dell’Ungheria. Stefano nacque fra il 969 e il 975, intorno al 995-996 sposò Gisella, figlia del Duca di Baviera e nel 997 succedette al padre sul Trono d’Ungheria. Ciò lo costrinse a un’aspra guerra contro un altro pretendente alla Corona, e nel 1000 Papa Silvestro II, con il beneplacito dell’Imperatore Ottone III, gli fece pervenire le insegne regali: nel Natale di quello stesso anno Stefano fu
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Santo del giorno 15 agosto: Sant'Arduino di Rimini sacerdote eremita |
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Domenica 15 Agosto 2021 00:00 |
San Pier Damiani, qualora si trovava a dover dimostrare la validità e l’efficacia dei sacramenti anche se amministrati da sacerdoti e prelati indegni, soleva citare l’esempio di Arduino di Rimini, morto da alcuni decenni, il cui ricordo era però ancora ben vivo in tutta la Romagna. Arduino, infatti, aveva ricevuto l’ordinazione presbiterale dal vescovo di Rimini Uberto, noto simoniaco, che aveva acquistato la sua carica in cambio d’oro. Eppure, l’ordinazione da parte di questo indegno prelato non impedì ad Arduino di vivere in modo esemplare e di morire in odore di santità. Pier Damiani, grande oppositore contro la simonia, poteva dunque trarre da ciò argomenti in favore alla sua tesi, cioè che l’efficacia dei sacramenti non dipende dai meriti di chi li amministra concretamente, bensì deriva dagli infiniti meriti del Cristo. Arduino era nato a Rimini verso la metà del X secolo ed era stato discepolo del rettore della chiesa di San Gregorio, Venerio. Spinti dal desiderio di raggiungere un maggiore grado di perfezione e di santità, maestro e discepolo si trasferirono nella piana ravennate, trovando rifugio nella solitaria chiesa di Sant’Apollinare in Classe, oggi famosa per la sua luminosa architettura e
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Santo del giorno 14 agosto: Santi Antonio Primaldo e 800 compagni martiri d'Otranto |
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Sabato 14 Agosto 2021 00:00 |
Nell’anno 1480, neppure trent’anni dopo l’occupazione di Costantinopoli da parte del sultano turco Maometto II che aveva fatto cadere l’Impero Romano d’Oriente, papa Sisto IV, giustamente preoccupato dalle mire espansionistiche musulmane, si prodigò inutilmente affinché si formasse una lega cristiana di difesa. Il progetto ottomano era grandioso: occupare Otranto, conquistare il sud d’Italia, poi su, fino alla Francia e ricongiungersi con i musulmani di Spagna. Il 28 luglio centocinquanta navi turche, con diciottomila uomini, sbarcarono sulla lunga spiaggia presso i Laghi Alimini. Il Re di Napoli, Ferdinando I d’Aragona, era in Toscana e la sua guarnigione, impaurita, si dileguò. Fu intimata la resa, ma i capitani, Francesco Zurlo e Antonio de’ Falconi, risposero gettando simbolicamente in mare le chiavi della città. Per dodici terribili giorni Otranto venne bombardata sia da terra che da mare, fino a quando i mori riuscirono a penetrare all’interno abbattendo una porta secondaria delle mura. Massacrarono tutti coloro
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Santo del giorno 13 agosto: San Ponziano papa martire |
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Venerdì 13 Agosto 2021 00:00 |
Ponziano, romano figlio di un tale Calpurnio, venne eletto al pontificato di Roma nel 230. La fonte principale di questa e di altre notizie è il Catalogo Liberiano, che offre informazioni sull’episcopato di Ponziano, durato poco più di cinque anni. Una notizia abbastanza sicura riguarda l’assenso di Ponziano alla decisione del vescovo di Alessandria Demetrio di condannare il teologo Origene – legato alla Chiesa di Alessandria e allo stesso Demetrio – che, a insaputa di Demetrio, era stato ordinato sacerdote dai vescovi Teoctisto di Cesarea e Alessandro di Gerusalemme. La fine violenta dell’imperatore Alessandro Severo (222-235), tollerante con i cristiani, assassinato durante una rivolta militare che espresse come nuovo imperatore Massimino il Trace (235-238), segnò un brusco mutamento nelle condizioni generali
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Santo del giorno 12 agosto: Santi Aniceto e Fozio martiri |
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Giovedì 12 Agosto 2021 00:00 |
Aniceto e Fozio furono martirizzati a Nicomedia nell’odierna Turchia nel 305. Secondo i loro Atti, che i Bollandisti ritennero fittizi, avendo Aniceto, ufficiale (comes) dell'esercito, contestato pubblicamente a Diocleziano l'errore del paganesimo, fu condotto nel circo per essere sbranato dalle fiere: ma queste si ritrassero e, anzi, un leone gli lambì il volto per detergerne il sudore. Subito dopo, un terremoto, segno della collera divina, sconvolse la città, rovesciando gli idoli di Ercole e uccidendo numerosi pagani. Mentre il santo subiva torture terribili quanto inefficaci, Fozio, suo nipote, si presentò a Diocleziano rimproverandogli l'effusione di tanto sangue innocente; immediatamente associato ad Aniceto, ne condivise il glorioso destino. Aniceto e Fozio, infatti, furono bruciati vivi, ma i loro corpi non incenerirono e poterono essere sepolti cristianamente. Qualche anno dopo la loro morte il corepiscopo Dulcizio fece costruire un oratorio dedicato ai martiri a Defeusa, piccola isola situata tra Samo e Lesbo. I due martiri di
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Santo del giorno 11 agosto: Santa Chiara di Assisi vergine |
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Mercoledì 11 Agosto 2021 00:00 |
La sera della domenica delle Palme (1211 o 1212) una bella ragazza diciottenne fugge dalla sua casa in Assisi e corre alla Porziuncola, dove l’attendono Francesco e il gruppo dei suoi frati minori. Le fanno indossare un saio da penitente, le tagliano i capelli e poi la ricoverano in due successivi monasteri benedettini, a Bastia e a Sant’Angelo. Infine Chiara prende dimora nel piccolo fabbricato annesso alla chiesa di San Damiano, che era stata restaurata da Francesco. Qui Chiara è stata raggiunta dalla sorella Agnese; poi dall’altra, Beatrice, e da gruppi di ragazze e donne: saranno presto una cinquantina. Così incomincia, sotto la spinta di Francesco d’Assisi, l’avventura di Chiara, figlia di nobili che si oppongono anche con la forza alla sua scelta di vita, ma invano. Anzi, dopo alcuni anni andrà con lei anche sua madre, Ortolana. Chiara però non è fuggita “per andare dalle monache”, ossia per entrare in una comunità nota e stabilita. Affascinata dalla predicazione e
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Santo del giorno 10 agosto: Sant'Erico (Erik) IV re di Danimarca martire |
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Martedì 10 Agosto 2021 00:00 |
Erico, primo figlio di Valdemar Sejr e di Berengaria, nacque nel 1216 e visse in uno dei più tormentati periodi che la Danimarca abbia attraversato. Era stato nominato duca della regione di Sonderjylland nel 1218 ed era stato incoronato re nel 1232, ma cominciò a regnare nel 1241. Uno dei suoi fratelli, Abele, rifiutò di riconoscerlo re e ne nacque una guerra intestina fra i numerosi fratelli durante la quale la più gran parte del Sonderjylland fu devastata. Nel 1249 progettò una crociata in Estonia e per sostenere le spese mise un'imposta su ogni aratro, provocando una sommossa nella Scania, la parte meridionale dell'attuale Svezia, che allora apparteneva alla Danimarca. Da questa imposta gli derivò il soprannome di Plovpennings, con il quale è passato alla storia (da plov = aratro e penning — moneta, danaro). La crociata fu rimandata, ma l'anno dopo Erico entrò improvvisamente nel paese di Abele e costrinse il fratello a sottomettersi. Poco dopo, durante una discussione, Abele fece prendere il fratello a tradimento e lo consegnò a uno dei suoi nemici mortali, che, fattolo decapitare, ne buttò il cadavere in mare (10 agosto 1250). Quando, il giorno dopo, il cadavere fu trovato da alcuni pescatori, fu sepolto dai «frati neri» (così si chiamavano allora nel Nord i Domenicani) nella loro chiesa. Nel 1257 fu trasportato nella chiesa di Ringsted, dove sono sepolti molti re danesi. La impressionante morte di Erico e la sorte che, come un castigo di Dio, era toccata ai suoi assassini (tutti morirono di morte violenta), fecero sì che il popolo danese lo considerasse come un martire e molte confraternite sorgessero in suo onore e col suo nome. La sorte tragica del re Erico offrì materia al grande poeta danese Ohlenschlager (1779-1850) per un dramma, Enrico ed Abele, scritto nel 1820. La
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