Santo del giorno 18 novembre Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo apostoli |
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Lunedì 18 Novembre 2013 00:00 |
Ricorre oggi la memoria della Dedicazione delle basiliche dei santi Pietro e Paolo, Apostoli, delle quali la prima, edificata dall’imperatore Costantino sul colle Vaticano al di sopra del sepolcro di san Pietro, consunta dal tempo e ricostruita in forma più ampia, in questo giorno fu nuovamente consacrata; l’altra, sulla via Ostiense, costruita dagli imperatori Teodosio e Valentiniano e poi distrutta da un terribile incendio e completamente ricostruita, fu dedicata il 10 dicembre. Nella loro comune
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Santo del giorno 17 novembre Sant'Elisabetta d'Ungheria religiosa |
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Domenica 17 Novembre 2013 00:00 |
Figlia di Andrea, re d'Ungheria e di Gertrude, nobildonna di Merano, ebbe una vita breve. Nata nel 1207 a Presburgo, Bratislava, ad appena quattro anni di età fu promessa in moglie a Ludovico, conte di Turingia, figlio ed erede del sovrano di Turingia, una regione tedesca che, all’epoca, era una signoria indipendente e il cui sovrano aveva il titolo di Landgraf, langravio. E subito viene condotta nel regno del futuro marito, per vivere e crescere lì, tra la città di Marburgo e Wartburg il castello presso Eisenach. Nel 1217 muore il langravio di Turingia, Ermanno I. Muore scomunicato per i contrasti
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Santo del giorno 16 novembre Beato Gherardo di Serra de’ Conti monaco camaldolese |
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Sabato 16 Novembre 2013 00:00 |
Uno dei più importanti monumenti della cittadina di Sassoferrato, nelle Marche, in provincia di Ancona (ma più vicina all'Appennino che non al mare Adriatico), è la chiesa di Santa Croce, prossima al quartiere Borgo. Presso Sassoferrato sorgeva un tempo la città umbra di Sentinum, che Ottaviano Augusto assediò invano, e venne poi conquistata di sorpresa e distrutta. La chiesa medievale di Santa Croce venne in parte costruita con materiali provenienti dalla distrutta Sentinum e oltre a questa curiosità di carattere archeologico, costituisce un edificio di solenne bellezza, con la sua struttura a tre navate, con tre absidi, più due sui fianchi. Edificata a partire dal XII secolo, è di stile romanico con influssi lombardi, di un tipo abbastanza frequente nelle antiche città marchigiane. E nella chiesa di Santa Croce, presso Sassoferrato, è sepolto il corpo del Beato Alberto, la cui immagine è rappresentata in alcune opere d'arte conservate in questa stessa chiesa, sull'altare del Beato e sull'altar maggiore. Insieme con il Beato Alberto, viene ricordato anche il Beato Gherardo, suo
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Santo del giorno 15 novembre Sant'Alberto Magno vescovo e dottore della Chiesa |
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Venerdì 15 Novembre 2013 00:00 |
Alberto, il cui nome in tedesco significa di illustre nobiltà, era figlio dalla nobile famiglia Bollstadt e nacque a Lauingen in Baviera nel 1206 circa. Molto giovane venne in Italia per studiare le arti a Padova e forse anche a Bologna e Venezia. Durante il soggiorno nella penisola conobbe i domenicani, dai quali fu inviato a Colonia per la formazione religiosa e per lo studio della teologia. Prese l’abito dei Predicatori dalle mani del Beato Giordano di Sassonia, immediato successore del Santo Patriarca Domenico. Alberto divenne sapiente in ogni ramo della cultura, tanto da essere acclamato Dottore universale e meritare il titolo di Grande, Magno, quando era ancora in vita. Approdò infine a Parigi dove tenne la cattedra di teologia per tre anni, durante i quali insegnò con sommo onore, con la parola e con gli scritti, filosofia e teologia ed ebbe tra i suoi discepoli un allievo
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Santo del giorno 14 novembre Sant'Ipazio di Gangra vescovo e martire |
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Giovedì 14 Novembre 2013 00:00 |
In data 14 novembre, il “Martyrologium Romanum” riporta: “Gangra in Paphlagónia, sancti Hypátii, episcopi, qui, a novantiánis haereticis in via lapídibus óbrutus, martyr occúbuit”. La stringata citazione, ci fa capire che di sant’Ipazio si sa ben poco e quel poco è condensato nei due righi scritti in latino sopra citati; fra l’altro contestato in alcuni punti da monsignor Joseph-Marie Sauget, scrittore e studioso della Biblioteca Apostolica Vaticana. Certo si può ammettere l’esistenza storica di un sant’Ipazio, vescovo di Gangra, città della Paflagonia regione storica dell’Asia Minore settentrionale (Turchia) nei dintorni del Mar Nero e dal III secolo provincia romana; seppure con cautela nell’ammettere tutti particolari e le inverosomiglianze che abbondano nella narrazione del ‘Martirio’ e nella ‘Vita’ raccontati dai Sinassari greci. Secondo la ‘Vita’, sant’Ipazio sarebbe succeduto al vescovo di Gangra Atanasio nel IV secolo e la sua attività pastorale si sarebbe evidenziata con l’accanita lotta contro i pagani, con la distruzione dei templi, con
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Santo del giorno 13 novembre Santi Florido (Fiorenzo) vescovo di Città di Castello e Amanzio sacerdote |
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Mercoledì 13 Novembre 2013 00:00 |
A Città di Castello in Umbria, commemorazione dei santi Fiorenzo, vescovo, del quale il papa san Gregorio Magno attesta la retta dottrina e santità di vita, e Amanzio, suo sacerdote, pieno di carità per gli ammalati e di ogni virtù. San Florido nacque a Città di Castello nel 520 (allora denominato Tiferno Tiberino). I suoi genitori morirono quando lui era ancora in giovane età. Studiò lettere e teologia e verso l'anno 542 il vescovo lo nominò diacono. Qualche tempo dopo Florido insieme ai suoi compagni Amanzio e Donnino, fuggirono a Perugia, poiché Città di Castello era stata assediata dalle truppe del re longobardo Totila. Qui il vescovo Ercolano, dopo averlo conosciuto e apprezzato le sue doti, lo ordinò sacerdote. Nel 544 a Pantalla, un villaggio nelle vicinanze di Todi, con la preghiera san Florido guarì un energumeno indemoniato: fu questo il suo primo miracolo. Dopo sette anni di assedio Perugia, cedette per la fame, il vescovo Ercolano fu ucciso e dopo un po’ di tempo si vide qualche spiraglio di pace, così Florido fece ritornò a Città di Castello, che trovò distrutta. Insieme ai concittadini superstiti, edificò una fortezza sopra le rovine della città. Furono ricostruite le case e le chiese; la città iniziò una nuova vita. Nel frattempo era morto anche il vescovo e il Papa Pelagio accolse la preghiera
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Santo del giorno 12 novembre Santi Benedetto, Giovanni, Matteo, Isacco e Cristiano monaci protomartiri della Polonia |
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Martedì 12 Novembre 2013 00:00 |
Nonostante siano purtroppo sconosciuti al grande pubblico, i santi Benedetto, Giovanni, Matteo ed Isacco, monaci camaldolesi, sono stati i primi cristiani ad avere avuto il privilegio di testimoniare la loro fede versando il sangue in terra polacca. Esistono principalmente due fonti utili per ricostruire la vicenda di questi martiri: la prima è costituita dal racconto di San Bruno (o Bonifacio) di Querfurt, amico di Benedetto, che non appena apprese dell’accaduto raccolse numerose testimonianze in Polonia, mentre la seconda è di uno scrittore successivo, Cosmas di Praga. Benedetto nacque in Campania a Benevento intorno all’anno 970. Scoperta la vocazione religiosa del figlio, i genitori riuscirono a farlo ordinare sacerdote all’età di soli 18 anni e divenire anche canonico. Ma il giovanissimo prete, compresa la gravità morale della situazione, desiderò espiare quella colpa prima ritirandosi in un monastero napoletano, poi intraprendendo la vita eremitica sul monte Soratte presso Roma e quindi a Montecassino. L’incontro che si rivelò decisivo per la sua vita fu però quello che ebbe con San Romualdo a Ravenna. Qui il fondatore dei camaldolesi lo invitò ad entrare nel suo nuovo ordine e
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Santo del giorno 11 novembre San Martino di Tours vescovo |
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Lunedì 11 Novembre 2013 00:00 |
Nato da genitori pagani in Pannonia, nel territorio dell’odierna Ungheria, a Sabaria, venne istruito sulla dottrina cristiana ma non venne battezzato. Figlio di un ufficiale dell'esercito romano, si arruola a sua volta, giovanissimo, nella cavalleria imperiale, prestando poi servizio in Gallia. È in quest'epoca che si colloca l'episodio famosissimo di Martino a cavallo, quando era ancora catecumeno, che con la spada taglia in due il suo mantello militare, per difendere dal freddo Cristo stesso celato nelle sembianze di un povero mendicante. Ricevuto il battesimo forse ad Amiens, lasciò
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Santo del giorno 10 novembre San Leone I Magno papa e dottore della Chiesa |
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Domenica 10 Novembre 2013 00:00 |
Nato in Toscana, fu dapprima a Roma solerte diacono e Arcidiacono (430), consigliere dei papi Celestino I e Sisto III, venne inviato dall’imperatore Valentiniano III a pacificare le Gallie, dove c’era quasi una guerra civile tra le due più alte autorità romane: il generale Ezio e il prefetto del pretorio Albino. Il potere imperiale era così debole, che per pacificarli l’imperatore dovette mandare un uomo di Chiesa: il diacono
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Santo del giorno 9 novembre Beato Gabriele Ferretti di Ancona francescano |
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Sabato 09 Novembre 2013 00:00 |
Il Conte Frate e l’ultimo Papa Re: legati tra loro da un seppur lontano legame di parentela, accomunati dallo stesso destino di gloria, culminato con la beatificazione di entrambi. A legare il beato Gabriele e il beato Pio IX è il cognome, Ferretti, anche se li separano quasi 400 anni. Il beato Gabriele nacque in Ancona dalla nobile famiglia Ferretti nel 1385, in un ambiente nobile ed aristocratico ma non per questo meno cristiano. Il Conte Liverotto, suo padre, e Alvisia, sua madre, educarono Gabriele alle virtù cristiane, specialmente alla purezza che traspariva dal suo comportamento angelico. Famiglia numerosa, la sua, ben dieci figli maschi, che nonostante una tradizione di devozione alla Chiesa ed al Papa non reagisce molto bene all’idea di Gabriele di farsi frate, frate di “Santo Francesco”, di cui nelle Marche e soprattutto ad Ancona sembra ancora aleggiare lo spirito, sicuramente il fascino ed il richiamo. Una cosa è l’inclinazione di Gabriele per le cose di chiesa, la spiccata pietà, le numerose devozioni che contraddistinguono gli anni della fanciullezza e dell’adolescenza; altra cosa buttare alle ortiche titoli nobiliari e patrimoni di
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Santo del giorno 8 novembre Beata Maria Crocifissa Satellico clarissa |
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Venerdì 08 Novembre 2013 00:00 |
Elisabetta Maria Satellico nacque a Venezia da Pietro Satellico e da Lucia Mander, il 9 gennaio 1706; visse con i genitori in casa dello zio materno sacerdote, che provvide alla sua formazione morale e culturale. Dotata di precoce intelligenza poté molto presto applicarsi alla lettura, dimostrando una particolare disposizione per la preghiera, la musica ed il canto. Fin da fanciulla ebbe la vocazione religiosa e aspirava farsi cappuccina, ma il Signore con un atto provvidenziale le indicò l’Ordine delle Clarisse in cui consacrarsi. Nel frattempo una giovane insegnante veneziana di musica e canto, impegnata nel monastero delle Clarisse di Montenovo (ora Ostra Vetere) nella diocesi di Senigallia nelle Marche, dovette lasciare il convento per motivi di salute, al suo posto si accettò l’offerta di Elisabetta Satellico, che entrò come educanda e addetta alla direzione del canto e del suono dell’organo, aveva appena 14 anni. A causa della
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Santo del giorno 7 novembre San Prosdocimo di Padova protovescovo |
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Giovedì 07 Novembre 2013 00:00 |
Ci sono nomi che suonano familiari e addirittura tipici in certe città d'Italia, mentre altrove sono considerati insoliti, strani, addirittura inauditi. Sono nomi legati al culto di un Santo locale, in molti casi un antico Vescovo, in altri un Martire. E’ il caso di Lecce e del suo tipico Sant'Oronzo. Poi Brescia con San Giovita; Cagliari con San Lucifero; Carrara con San Ceccardo, Ancona con San Ciriaco, Senigallia con san Paolino, Jesi con San Fiorano. E finalmente Padova, con San Prosdocimo. Il nome di Prosdocimo per quanto oggi poco frequente, denunzia immediatamente una provenienza veneta, e in particolare patavina. A Padova, san Prosdocimo, che si ritiene sia stato il primo vescovo di questa città, viene onorato dalla tradizione come patrono della città euganea e anche, secondo la opinione di vari studiosi, come probabile evangelizzatore di tutta la Venezia occidentale. Anche la più bella immagine di San Prosdocimo venne dipinta da
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