Ostra Vetere: “montenovonostro” ha pubblicato i comunicati stampa di questa 105^ settimana |
|
|
|
Domenica 31 Maggio 2015 23:07 |
L’associazione di cittadinanza attiva “montenovonostro” ha nuovamente pubblicato tutti i comunicati stampa diffusi in questa 105^ settimana di attività appena conclusa con oggi, domenica 31 maggio 2015, apparsi anche sul nostro giornale on-line e che sono i seguenti in ordine strettamente cronologico: Lunedì 25 Maggio 2015 - Marche: Referendum su Regione forte e unita oppure smembrata? - http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/27278-marche-referendum-su-regione-forte-e-unita-oppure-smembrata; Martedì 26 Maggio 2015 - Perché tacete ora, voi “vecchi consiglieri” della “vecchia minoranza” sulla RSA? - http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/27299-ostra-vetere-perche-tacete-ora-voi-vecchi-consiglieri-della-vecchia-minoranza-sulla-rsa-; Mercoledì 27 Maggio 2015 - Paradossi dell’epoca sfascista - http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/27314-ostra-vetere-paradossi-dellepoca-sfascista; Giovedì 28 Maggio 2015 - Perchè
|
Ostra Vetere: Hai ‘ntèso, Memè, còmo fànne i cipollàri pe’ no’ avè’ n’àntra alluviò’? |
|
|
|
Sabato 30 Maggio 2015 23:27 |
Memè, èmo lètto na nudìzzia che avrìsci doùdo sapè’ ànca te. ‘Ntèl paèse de i cipollàri a Castelliò, chì vicìno da nuà, ènne ‘mpò’ più avànti de te e còrene a ‘rmedià’ per tèmpo, prìma che succedèsse quàlche àltra disgràzzia. Pe’ nò’ fà’ venì n’àntra alluviò’, còmo a Pongèlli l’ànno scòrso, hànne dàtto òrdine de pulì’ i fòssi (http://www.ccpo.it/gazzetta-dj/comunicati/27296-castelleone-di-suasa-abbattimento-
|
Ostra Vetere: Contrordine Istat, l'Italia esce dal tunnel? |
|
|
|
Venerdì 29 Maggio 2015 22:32 |
L’Istat conferma la svolta: stop a recessione e deflazione, l'Italia esce ufficialmente dal tunnel della recessione e si lascia alle spalle anche la deflazione. Dopo quattro mesi, secondo le stime preliminari dell'Istat, i prezzi al consumo tornano a crescere a maggio. Ma è vera svolta? Staremo a vedere, per ora è solo una stima e non una rilevazione puntuale. Il fatto è che da anni assistiamo ad annunci roboanti di svolte e riprese, puntualmente deluse dai risultati di medio e lungo periodo. Secondo le stime Istat, contenute nella Nota mensile, la crescita
|
Ostra Vetere: Perché tacete ora, voi anonimi critici di appena un paio di anni fa? |
|
|
|
Giovedì 28 Maggio 2015 23:14 |
L’abbiamo già detto l'altroieri. E la memoria non fa difetto a “montenovonostro”. Dove sono finiti i tanti critici di un paio di anni fa che sbraitavano contro l’amministrazione comunale dell’epoca e oggi tacciono inerti in cogitabondo silenzio? Dove sono oggi quelle anonime radici del dissenso? Si è forse ammansito l’anelito giustizialista che li spingeva a levare gli scudi contro i reggitori della cosa pubblica di allora? O forse che ora, cambiato registro con la sconfitta della maggioranza di allora, questa avversari stanno facendo cose a puntino e irreprensibili? Noi guardiamo la situazione del nostro miserando Comune per come era e per come è adesso. E vorremmo che il medesimo afflato civico tornasse a svegliarsi per guidare la comunità verso una nuova primavera. Le cose purtroppo non stanno così e un silenzio mortifero avvolge ormai il nostro disgraziato paese. Sappiamo solo che un tempo c’era una amministrazione criticabile e che lasciava criticare. Ora c’è una maggioranza che per non farsi criticare ottunde il dissenso e reprime le voci critiche. E contemporaneamente fa vittimismo, dopo aver esercitato le armi più brutali di ogni tirannia: quelle che servono a uccidere le voci libere. Perché succede tutto questo? Perché mai una certa parte politica fa la vittima prima e poi, quando potrebbe dimostrare come è bello essere liberi, funesta la comunità con prassi più che reprensibili? Il discorso è lungo e lo faremo per gradi. Incominciamo da tanti piccoli eventi del passato, come quello che il 24 gennaio 2013, dopo le stupefacenti dimissioni di 7 consiglieri di maggioranza e di cinque di minoranza che hanno causato il commissariamento del Comune e l’avvento della pagina più nera della storia paesana, spingendo qualcuno a scrivere un lungo commento pubblicato da un giornale informatico (http://www.viveresenigallia.it
|
Ostra Vetere: Paradossi dell’epoca sfascista |
|
|
|
Mercoledì 27 Maggio 2015 22:57 |
A essere maliziosi si commette peccato, ma spesso si indovina, diceva l’arguto Andreotti. Se le notizie ufficiali dovrebbero essere prese per vere, non si dovrebbe dubitare della loro genuinità. Eppure l’arguto Andreotti ci invita a dubitare. E certamente aveva ragione. Come avremmo ragione anche noi, se dubitassimo di un paio di notizie odierne. La prima notizia è questa: “A poche ore dall’assemblea di
|
Ostra Vetere: Perché tacete ora, voi “vecchi consiglieri” della “vecchia minoranza” sulla RSA? |
|
|
|
Martedì 26 Maggio 2015 22:36 |
E’ bello mantenere attiva la memoria. Serve a ricordare il passato, in modo che il futuro possa essere, se possibile, ancora più bello. Purtroppo talvolta la memoria ricorda anche cose che belle non sono. Ma poiché “montenovonostro” non ha mai “fatto lo struzzo”, nascondendo la testa sotto la sabbia per non vedere le cose brutte che ci stanno attorno, allora alza la testa e guarda. Per vedere. Ma anche per capire. E quando non capisce (capita talvolta anche a “montenovonostro” di non capire, come a tutti), allora chiede informazioni. Non c’è niente di male a chiedere informazioni. Anzi, quando c’è di mezzo un affare pubblico, che è di tutti, non solo è bene, ma è addirittura doveroso chiedere. E alle richieste di informazioni c’è chi ha l’obbligo di rispondere e chi quest’obbligo se lo dimentica. E c’è anche qualcuno che quell’obbligo ce l’aveva un tempo e oggi, invertite le parti, quell’obbligo non ce l’ha più. Però gli rimane almeno un dovere morale. E a questo ci appelliamo per chiedere informazioni ai “vecchi consiglieri” della “vecchia minoranza” per tentare di capire di più sull’intricatissima vicenda della RSA. Ricordiamo infatti che quei consiglieri divulgarono un comunicato stampa da titolo “Ostra Vetere: Impegno e Trasparenza, 'Alcune
|
Marche: Referendum su Regione forte e unita oppure smembrata? |
|
|
|
Lunedì 25 Maggio 2015 17:14 |
Fateci capire anche a noi montenovesi, che siamo marchigiani uguali a voi. Le Marche saranno davvero una regione forte e unità o verranno smembrate davvero? Ci ha scritto attraverso il suo profilo facebook il Coordinatore regionale marchigiano della DC dottor Franco Rosini, che è anche capolista per la Democrazia Cristiana nelle prossime elezioni regionali in alleanza con la lista di Marche 2020 del Presidente Gian Mario Spacca, per illustrarci un argomento di forte attualità. Quello del destino prossimo venturo della nostra Regione che uscirà dalle elezioni di domenica prossima. A seconda di chi le vincerà, applicherà la sua “ricetta” su questo e su altri argomenti. In campagna elettorale tutti promettono tutto, come sempre, e poi va a vedere come andrà davvero a finire. La politica ci ha insegnato tante cose in questi ultimi trent’anni e almeno una ne abbiamo imparata: ci sono politici che dicono ciò che pensano (pochi, pochissimi, quasi zero) e politici che dicono tutto e il contrario di tutto, promettendo mari e monti (e purtroppo molti abboccano). Per questo siamo portati a diffidare, come ci pare di capire che farà stavolta anche la stragrande maggioranza dell’elettorato. D’altra parte noi non siamo (e l’abbiamo detto tante volte) né di destra e né di sinistra e quindi non ragioniamo per “partito preso”. Ma anzi, per “partito perso”. “perso” nel senso che ci pare di capire che perde sempre, perché è il partito di quei pochi che dicono ciò che pensano, tutto l’opposto del partito dei bugiardi, con i quali “montenovonostro” non va proprio d’accordo. Se non fosse che ci andranno di mezzo gli interessi diretti del nostro paese di Montenovo (pensiamo alla salute, alla sanità, all’Ospedale, alla RSA, ai servizi socio-sanitari, alle case popolari, alla protezione civile e al pronto intervento, ai finanziamenti per le scuole, per le strade comunali, eccetera eccetera) avremmo potuto anche disinteressarci del problema. Ma c’è qualcosa che non quadra, come ci ha giustamente segnalato il dottor Rosini ed è questo: il partito di Spacca, Marche 2020, ha diffuso un manifesto intitolato “Le Marche forti e unite. No allo smembramento”. Illustra una recente proposta di riforma (è proprio vero che ormai bisogna dire “deforma” invece che “riforma”) che prevede lo scombussolamento delle aree territoriali con la riduzione del numero delle regioni. Alle Marche verrebbe tolta la provincia di Pesaro e le altre province (quindi anche la nostra di Ancona) verranno assorbite con la Regione Abruzzo e addirittura con la provincia di Rieti nel Lazio. E il manifesto di Marche 2020 dichiara: “Noi lottiamo per le Marche unite nella riforma delle Regioni. Loro assecondano lo smembramento delle Marche. Sarà referendum tra NOI e LORO” e per “loro” intende il PD, che da Partito Dimissionatico si trasformerebbe in Partito Dismissionatico. Dalle dimissioni finora insistentemente richieste a tutti (gli altri) alle dismissioni e alle svendite (che impongono a noi marchigiani, tale e quale a Montenovo con le deleghe svendute). A quel manifesto ha risposto risentita la vicesegretaria nazionale del PD e Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Debora Serracchiani, in visita elettorale nelle Marche: “In Parlamento ci sono tante proposte relative al riassetto delle Regioni, ma il Pd non ne ha presentato neanche una. Non c’è alcuna nostra proposta; basta leggere la riforma del Titolo V della Costituzione, non c’è alcun testo relativo al riassetto delle regioni, non è un tema all’ordine del giorno, quelle usate in questa campagna elettorale sono strumentalizzazioni fuori luogo”. Così Debora Serracchiani sulla pagina ufficiale del PD delle Marche. E “Il resto è noia”, ha concluso. Sarà anche noia, ma quando ci sono di mezzo gli interessi così grossi come la sanità, la RSA, le case popolari, le scuole, il pronto intervento e la viabilità, “montenovonostro” si allarma e vuole sapere com’è la verità, se è vero o no che il PD non vuole la dismissione e lo smembramento della Regione. Così siamo andati proprio a vedere le carte e abbiamo scoperto che la Serracchiani non è nuova a simili scappatoie. Già lo scorso anno, il 10 marzo 2014 su un articolo dell’agenzia Adnkronos aveva dato la colpa dello smembramento a Beppe Grillo che avrebbe proposto di creare in Italia 5 macroregioni: "Prendendo posizione a favore dello smembramento dell'Italia, finalmente Grillo – aveva affermato la Serracchiani - ha fatto un po' di chiarezza sui suoi obiettivi politici a lunga distanza". Il PD non c’entra niente con gli smembramenti, è tutta colpa d’altri, sembrava dire un anno fa la Serracchiani. Adesso che Marche 2020 da la colpa al PD di volere lo smembramento, imperterrita risponde di nuovo la Serracchiani che di proposte di riassetto delle Regioni non ce n’è neanche una. Marche 2020 gli ha rinfacciato allora di aver detto addirittura, insistendo: “Ma quale smembramento delle Regioni, questo è puro terrorismo. Non c’è alcuna proposta del PD sul riassetto delle Regioni”. Dovremmo crederle? Ormai “imparati” sulle rapide giravolte che fanno tanti politici bugiardi, non è che non vogliamo crederle. Ma è meglio toccare con mano. E così Marche 2020 gli ha immediatamente risposto pubblicando l’articolo del giornale ToDay dello scorso 17 dicembre 2014 con il quale il deputato del PD Roberto Morassut e il senatore, anche lui del PD, Raffaele Ranucci, avevano presentato la proposta di riforma (deforma) del PD per passare da 20 a 12 Regioni proprio con lo smembramento delle Marche divise in due che la Serracchiani tenta di negare: Pesaro all’Emilia Romagna e le altre Province con l’Abruzzo. Dire la verità sarebbe "terrorismo" per la Serracchiani? Prima di dare della bugiarda alla Serracchiani e al PD, vorremmo invitare i responsabili (?) a riflettere su quali conseguenze di profonda sfiducia derivino da simili “disinvolture” (eccole, chiamiamole così, per
|
Ostra Vetere: “montenovonostro” ha pubblicato i comunicati stampa di questa 104^ settimana |
|
|
|
Domenica 24 Maggio 2015 22:34 |
L’associazione di cittadinanza attiva “montenovonostro” ha nuovamente pubblicato tutti i comunicati stampa diffusi in questa 104^ settimana di attività appena conclusa con oggi, domenica 24 maggio 2015, apparsi anche sul nostro giornale on-line e che sono i seguenti in ordine strettamente cronologico: Lunedì 18 Maggio 2015 - Provincia: Come è duro calle lo scender e il salir per l’altrui scale - http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/27176-provincia-come-e-duro-calle-lo-scender-e-il-salir-per-laltrui-scale; Martedì 19 Maggio 2015 - Tanto va la cozza al ladro che ci lascia lo zampino - http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/27191-ostra-vetere-tanto-va-la-cozza-al-ladro-che-ci-lascia-lo-zampino-; Mercoledì 20 Maggio 2015 - “Sinigàja, mèzzi abbrèi, mèzza canàja” per vecchio detto popolare ormai superato. Ehh! Come no! - http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/27209-ostra-vetere-sinigaja-mezzi-abbrei-mezza-canaja-
|
Ostra Vetere: L’insostenibile leggerezza dell’essere |
|
|
|
Sabato 23 Maggio 2015 23:42 |
Lapsus è parola poco usata e per di più poco comprensibile. Un lapsus (in latino "caduta") è un errore non intenzionale che viene compiuto quando a una azione mentale volontaria non corrisponde la rispettiva e normale concretizzazione. In psicoanalisi, i lapsus sono considerati forme di espressione indiretta dell'inconscio: l'errore che prende corpo nel lapsus, secondo Freud, è solo apparentemente
|
Ostra Vetere: Come cambia la delinquenza, per noi che amiamo la GIUSTIZIA |
|
|
|
Venerdì 22 Maggio 2015 21:43 |
Apprendiamo oggi dalla stampa quello che già le cose accadute ci aveva fatto intuire mesi fa. La delinquenza è una piaga sociale che sembra purtroppo indebellabile. E’ connaturata con l’uomo. E’ il frutto della sua “debolezza” umana. Ma è pur sempre un fatto sociale intollerabile, che deve essere affrontato. Come? C’è chi prova la strada della repressione e chi quella della prevenzione. Soluzioni diverse per sensibilità sociali diverse, tenuto anche conto che la storia dimostra come talvolta si sviluppino anche sensibilità acquiescenti e conviventi, se non addirittura conniventi. Purtroppo. Tuttavia “montenovonostro” aborrisce gli estremismi e quindi non si schiera certo né dalla parte della
|
Ostra Vetere: Ben altro che “Mosca sovietica”. Da piangere a dirotto |
|
|
|
Giovedì 21 Maggio 2015 23:10 |
La perversa eredità della mai sufficientemente aborrita “legge Fornero”, che “montenovonostro” continua a considerare il primo e più perverso frutto della distorsione antidemocratica propinata agli italiani tre anni fa per la totale incapacità politica dei partiti a reagire alla crisi economica mondiale, ci regala ora una nuova allarmante propaggine. Andiamo per ordine: la ministra Fornero pianse in diretta, forse nemmeno lei percependo quale falla si fosse aperta nella democrazia italiana con la nomina
|
Ostra Vetere: “Sinigàja, mèzzi abbrèi, mèzza canàja” per vecchio detto popolare ormai superato. Ehh! Come no! |
|
|
|
Mercoledì 20 Maggio 2015 22:24 |
Un vecchio detto popolare voleva “Sinigàja, mèzzi abbrèi, mèzza canàja”. Era un modo di dire della popolazione dell’entroterra non proprio benevolo nei confronti dei senigalliesi, che venivano così coloritamente descritti un po’ come “tìrchi ‘mbrojòni” e spregiudicati, per non dire peggio. E non si pensi che in tutto questo c’entrano né c’entravano gli ebrei, come qualcuno pensa, bensì solo gli “abbrèi” come dato caratteriale qualificativo e non certo razziale. Ma questo succedeva una volta, tanto,
|
|
|